CAPITOLO 19

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Dire che ho dormito bene è un eufemismo.

Per tutta la notte non ho sentito nemmeno un minimo dolore alla mano o al piede e il dolore alla testa sembra essere quasi sparito.

Non ho fatto nemmeno un incubo, cosa molto strana siccome mi accadono molto spesso.

Non so come e perché, ma ogni volta che sono accanto a lui, al suo corpo, mi sento così strana, così...vulnerabile.

Ogni volta che sento il suo respiro accanto al mio, il suo profumo riempire le mie narici, il mio cervello va fuori funzione e i battiti cardiaci iniziano ad essere più veloci.

Certe volte mi sembra di comportarmi come quando si hanno le primissime cotte adolescenziali.

Non che io non ne abbia mai avute, ma con lui è molto diverso da quelle.

Ogni volta mi fa provare qualcosa di nuovo, qualcosa di inspiegabile.

Non riesco ancora adesso a capire come queste piccole cose riescano ad attirarmi così dannatamente a lui.

Lui che all'inizio mi ha trattata nei modi peggiori e inimmaginabili che una persona possa fare, ora si trova nella situazione di confessarmi ciò che molto probabilmente prova e vorrebbe realizzare con me.

Ma lui deve sapere che con me non si scherza.

Io non sono un gioccatolo con la quale puoi giocare quando sei annoiato, solo o eccitato.

Non sono una fantasia erotica, un oggetto o un territorio da conquistare.

Se veramente è come dice lui, cioè che mi vuole e vorrebbe passare il resto della sua vita con me, allora dovrà imparare a conquistare la mia fiducia e il mio amore, perché se continuerà così l'unica cosa che avrà da parte mia sarà solamente odio e disprezzo.

Non mi fido tanto delle sue parole, perché tutti sono bravi a recitare una poesia, ma vedrò se con il passare del tempo ciò che ha detto si avvererà.

In questo momento iniziano a tornarmi in mente le parole che mi diceva mia madre ogni volta che mi comportarvo in modo freddo e distaccato quando i miei amici o familiari mi deludevano profondamente.

"Tesoro, se non provi a perdonare una persona e a dare una seconda opportunità, non uscirai mai da quella tua corazza.
Tutti facciamo degli errori, ma siamo esseri umani, possiamo sbagliare. Importante è che quell'errore non si ripeta una seconda volta"

Spero mamma abbia ragione, perché ho deciso di dare una seconda opportunità a Danilo, per vedere se manterrà la parola.

Però voglio andarci piano, non voglio ancora prendere la decisione definitiva, perché potrebbe essere affrettata. Quindi mi servirà ancora un po' più di tempo per pensarci molto bene, perché dopo non si tornerà più indietro.

Ad un tratto i miei pensieri vengono interrotti dal suono di un pianoforte.

Mi volto alla mia destra e mi accorgo che il posto è vuoto e freddo, segno che è da un bel po' che si è alzato.

Può darsi che sia lui, colui che in questo momento sta suonando?

Mi volto verso il piccolo orologio sul comodino e noto che sono le cinque del mattino.

Si è seriamente alzato così presto?

Mi concentro sulla melodia e mi accorgo che è il primo movimento della "Sonata al chiaro di luna" di Beethoven.

Una melodia molto triste ed emozionante, alla quale io vado matta.

La ascolterei giorno e notte, all'infinito, fin quando non mi addormenterei sotto il suono bellissimo e travolgente di quelle note.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora