CAPITOLO 40 🔞

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DANILO'S POV

"E ha un grande culo?"

"No"

"Quindi è una tettona?"

"No, no"

"Allora perché la vuoi così tanto?
Minchia amico, stai praticamente con una tavola da surf.
Dove sta il divertimento se stai con una piadina?"

"Guarda, campione.
Tette e culo non sono tutto, il fisico finisce.
Devi guardare meglio al suo interno, nella sua anima, nei suoi sentimenti, nel modo in cui tratta le persone, gli animali e soprattutto te.
Perché tutte hanno il culo ed un paio di tette, ma non tutte si prenderanno cura di te nei buoni e specialmente nei cattivi momenti" dall'altro capo del telefono sento calare il silenzio per un bel po' di tempo e credo che probabilmente mi avrà già chiuso il telefono in faccia da così tanto tempo che ho parlato ininterrottamente.

Invece, dopo un po' sento un sonoro sbuffo, segno che è ancora lì che mi ascolta.

"Cazzo, amico.
Da quando sei diventato così filosofico con le parole?
Stavi per strapparmi una piccola lacrimuccia dalle emozioni.
Per un momento giuro che mi è sembrato stessi parlando con il mio professore, defunto, di filosofia" un piccolo sorriso si forma sulle mie labbra.

Lui non cambierà mai.

"Comunque, da quando tu porti così tanto rispetto per il genere femminile? Non eri tu quello del non provare mai sentimenti, ma solo usarle per una bella scopata antistress-post-lavorativo?"

"Lei è diversa"

"AHAHAHA!
Lei è diversa...cazzo!
Ci mancava ancora che tu, spietato e temuto boss Danilo Volkov, ti innamorassi di una fottuta piccola mocciosa ragazzina di soli diciassette anni" lo sento ridere in modo ironico.

Figlio di puttana, mi sta veramente facendo incazzare adesso.

"Vlad, quando ti innamorerai pure tu di una donna, allora ne verremo a parlare di come ci si sente"

"No, mi dispiace, ma a me piacciono le puttane, Dan.
Non sono il tipo di uomo da relazione seria, innamorarsi realmente, dire quelle cazzate smielate per conquistarle il cuore.
No, no, amico.
A me piace cambiare figa e tu questo lo sai benissimo, perché così facevi anche te" con questa frase è riuscito a portarmi indietro nel tempo.

Quando l'unica parola che conoscevo e che mi faceva esultare euforicamente, peggio dell'assunzione delle pasticche dell'extasy, era scopare.

Potevo letteralmente scopare dalla mattina alla sera, sprofondare in dieci tipologie di fighe diverse, che non ne avevo mai abbastanza.

Ne volevo ancora ed ancora, sempre di più.

"Beh...per questo non posso che darti ragione" dico ridendo, ripensando ai vecchi tempi.

"D'accordo, Dan.
Ora vado a finire il lavoro che mi hai dato e domani, alle due, sarò a casa tua. Così vediamo un po' cos'ha di così tanto speciale questa ragazzina che è riuscita a conquistare il tuo marcio cuore" ci salutiamo e chiudo la telefonata mentre riporto il telefono in tasca ed inizio ad allenarmi.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora