CAPITOLO 33

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Questa mattina, quando mi sono svegliata, non l'ho trovato a letto.

Avevo chiesto a Tanya se sapesse qualcosa della sua scomparsa e mi aveva risposto che era andato a finire un lavoro insieme ai suoi fratelli, ma che non avrebbe ritardato molto.

Ho passato tutta la mattinata con le ragazze in libreria, a parlare di Giorgia e la sua cotta per Ernest e riguardo al fatto che eravamo state invitate dai tre fratelli, a questa strana cena.

Poi loro sono andate a fare una passeggiata in giardino mentre io avevo deciso di restare, per leggere un libro che avevo da poco iniziato.

Sono così fissata con la lettura che passerei giorno e notte a leggere questi meravigliosi libri.

Il loro odore di carta pulita e nuova di zecca mi fanno letteralmente impazzire.

Ad un tratto sento la porta aprirsi e dei passi farsi sempre più vicini.

Abbasso il libro dal viso e noto che lui è già arrivato.

Si avvicina a me mentre sul suo viso si forma un piccolo sorriso, facendo mostrare i suoi denti bianchissimi.

"Buongiorno, principessa.
Passata bene la mattinata?" si siede vicino a me, appoggiando un braccio sulle mie spalle.

"Buongiorno.
Sì, tutto bene, grazie.
Apparte il fatto che mi fa male ancora il sedere, ma questi sono dettagli.
Te, invece?" lo sento emanare un piccolo sorriso.

Bastardo, non sa neppure quanto diamine mi stia trattenendo dal non sbattergli questo libro in pieno volto.

"Tutto bene" abbasso di nuovo la testa sul libro e continuo a leggere, ma vengo interrotta di nuovo dalla sua voce profonda.

"Come mai ti piace così tanto leggere?
Da quando sei entrata in questa libreria ne hai già fatto fuori tre" senza alzare la testa dal libro, inizio a parlare.

"A dire il vero, non c'è un valido motivo.
Mi basta qualche pagina, per perdermi immediatamente in un mare di sogni. Almeno...per come la vedo io, non c'è nessun'altra forma espressiva al mondo in grado di farmi avvicinare alla coscienza più profonda dell'autore.
È come se questo mi permettesse di seguire le sue orme, facendomi ripercorrere con estrema precisione gli eventi che descrive.
Sai...immergerci nella lettura, può portarci a dimenticare addirittura la nostra vera identità.
Cosa che aiuta molto, considerando il fatto che viviamo in una realtà schifosa.
È soprattutto grazie ai libri che ho potuto superare i miei momenti più difficili" confesso mentre resto con lo sguardo rivolto verso il basso.

Per tutto il tempo lui non ha proferito parola, ha solo guardato ed accarezzato il mio braccio.

"E qual è stato il tuo momento più difficile da superare?" mi chiede di punto in bianco mentre io mi paralizzo sul posto.

Non sono ancora pronta a confessarlo, è troppo presto ed è una cosa troppo intima.

Non mi sento in una degna condizione di parlare della mia famiglia e dei nostri problemi, con un criminale del quale non conosco molte cose.

Inizio a sudare freddo e il corpo diventa gelido come quello del ghiaccio mentre inizio a sbiancare completamente.

"I-io non v-voglio parlarne o-ora" lo sento prendermi per le gambe e appoggiarmi alle sue, stringendomi tra le sue larghe, muscolose e calde braccia.

"Shhh...tranquilla.
Va tutto bene, Sara.
Me lo dirai quando ti sentirai pronta e sicura, d'accordo?" annuisco con la testa mentre appoggio la fronte nell'incavo del suo collo, riempiendomi le narici del suo buonissimo profumo di colonia.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora