CAPITOLO 34

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DANILO'S POV

Avete mai provato a respirare una donna?

Anche senza il bisogno di averla davanti ai vostri occhi?

Sì, ho proprio detto respirare...non desiderarla o possederla.

Quando tutto il resto intorno a te non esiste, quando non pensi a dove sia o con chi, quando non sai più quanti anni hai...né tu...né lei.

Quando ti manca il respiro ogni volta che la senti, quando tremi a vederla arrivare, quando solo le sue parole placano ogni tuo tormento.

Solo allora la tua bocca vive della sua...il suo corpo è il tuo, lei entra in te quando tu entri in lei.

Ed è ciò che inconsciamente e involontariamente io sto iniziando a provare.

All'inizio pensavo che mai sarei riuscito a provare una sola briciola di compassione o tenerezza per un qualsiasi essere umano, ma poi è arrivata lei, come un tornado.

Lei che lentamente sta iniziando a cambiare qualcosa in me.

Con le sue gentili meniere, con le sue delicate parole (anche se qualche volta esagera con le parolacce), con il suo comportamento da forte e coraggiosa ragazzina che non si fa comandare facilmente, con la sua esagerata testardaggine, con il suo menefreghismo, con le sue spietate provocazioni e sfide che un giorno mi faranno impazzire, con la sua voce melodiosa, con il suo bellissimo corpo da dea, con la sua morbida pelle, con il suo incantevole sorriso.

Ecco...tutti questi suoi pregi e difetti stanno iniziando a piacermi e a travolgermi ogni giorno di più.

Ogni giorno, ogni minuto e ogni secondo mi fanno venire delle erezioni enormi ed incontrollabili che fanno un cazzo di male.

Lei, nel suo piccolo, mi ricorda mia madre.

Una donna forte, testarda e coraggiosa.

Finiamo di ballare e l'accompagno al tavolo.

Ci sediamo e iniziamo tutti insieme a mangiare il secondo.

Ad un tratto sento picchiettare sulla mia spalla sinistra, mi volto e trovo Dmitri farmi segno di seguirlo.

"Приходите ко мне в офис со своими братьями.
Нам нужно поговорить о чем-то важном" (Vieni nel mio ufficio insieme ai tuoi fratelli.
Dobbiamo parlare di una cosa importante) mi sussurra all'orecchio.

Dal tono serio della sua voce posso capire che la questione è molto importante e riguarda proprio noi quattro.

"Sara, principessa, io e miei fratelli dobbiamo andare un'attimo a parlare con Dmitri.
In nostra assenza vi terranno d'occhio Igor e Andrey.
Per nessun motivo non vi dovete muovere assolutamente da qui, ripeto...per NESSUN motivo.
Sono stato chiaro?" mi volto verso di lei e la vedo guardami con occhi leggermente spaventati.

"Danilo, che succede?
C'è qualche problema?" dal suo tono di voce si capisce che è spaventata, probabilmente dal modo serio in cui mi sono rivolto a lei poco fa.

"Shhh...tranquilla, non ti agitare.
Non ti devi preoccupare, non è nulla che ti riguardi.
Tornerò subito, promesso" le do un bacio casto sulla fronte, mi alzo dalla sedia, faccio segno ai miei fratelli di seguirmi e ce ne andiamo all'ufficio di Dmitri a passo sicuro e veloce, mentre vedo con la coda dell'occhio i miei due migliori amici, vestiti nei loro smoking neri, avvicinarsi al tavolo e sedersi ai lati di Sara.

Saliamo al piano superiore ed entriamo nel suo ufficio, prendendo posto sulle poltrone in pelle nera di fronte alla sua scrivania di vetro.

"I miei informatori mi hanno riferito che Viktor, insieme a quel bastardo di Ivan, stanno iniziando a farsi notare un po' troppo nel nostro territorio.
Pensavo di essere riuscito a farlo fuori cinque anni fa, quando ha cercato di fottermi l'impero della droga, ma a quanto pare mi sbagliavo.
Quel figlio di puttana è riuscito a svignarsela" inizia subito a parlare mentre si appoggia alla scrivania, mettendo le mani in tasca ed accavallando le caviglie.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora