CAPITOLO 7

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DANILO'S POV

Me lo sarei aspettato che i siciliani non avrebbero mollato così facilmente.

Siamo in questo ristorante da, più o meno, due ore e mezza e continuano a ripetere la stessa cosa. Ovvero, vorrebbero avere il quindici per cento dei profitti dei miei locali.

Mi chiedo perché siano così deficienti.

Gli ho risposto un milione di volte di no, ma loro fanno finta di non aver sentito o capito e questa cosa mi fa veramente incazzare.

"Singor Volkov, è giusto che il quindici per cento dei profitti dei vostri locali sia nostro" mi dice uno dei cinque siciliani qui presenti a tavola.

È vestito con un completo marrone e con una cravatta rossa.

Devo dire che il senso del buon gusto è proprio una merda.
E pensare che mi sarei aspettato da loro un po' più di eleganza, siccome gli italiani si mantengono come la popolazione con il miglior gusto nella moda.

"E perché mai mio fratello dovrebbe darveli?" interviene mio fratello Alexandr.

"Perchè i vostri locali sono nel nostro territorio.
Dovreste anche ringraziarci che non vi stiamo chiedendo il cinquanta per cento.
Anche se ve lo avessimo proposto, sarebbe stato inutile, perché si sarebbe risolto con una guerra piena di sangue, siccome i russi la trovano come unica soluzione a qualsiasi problema.
Sono sicuro che questa volta sarete d'accordo e ce li darete, che lo vogliate o no" risponde quella testa di cazzo.

Non lo vogliono proprio capire che ciò che è mio, rimarrà sempre e solamente mio.

Siccome per adesso se ne stanno occupando i miei fratelli, mi guardo intorno e un tavolo in lontananza attira la mia attenzione.

Intorno ad esso sono sedute tre ragazze bellissime.

Due di esse stanno ridendo come delle pazze mentre quella in mezzo ha un viso un po' pensieroso e triste, anche se, qua e là, cerca di ridere.

La osservo molto attentamente da testa a piedi e devo dire che la prima cosa che mi ha colpito è stato il fatto che non si comporti come le altre ragazze che sembrano delle viziate.

Il suo abbigliamento, anche se molto elegante, è semplice.
Non sembra uno di quei vestiti che indossano le puttane, troppo aperto, corto e stra-sfarzoso.

Il suo trucco è molto semplice, i suoi capelli lunghi e legati a coda di cavallo sono meravigliosi.

Un'immagine sovrasta immediatamente la mia mente.

Me la immagino davanti a me, piegata a novanta, mentre la sto scopando intanto che impugno forte i suoi bellissimi capelli castani, lunghi, lisci e setosi.

L'intera stanza immersa dai suoi melodiosi gemiti.

Una voce mi ridesta dai miei erotici pensieri.

"Брат, с тобой все в порядке?" (Fratello, va tutto bene?) mi chiede un po' preoccupato mio fratello Ernest.

"Сделай мне одолжение" (Fatemi un favore) gli rispondo mentre mi avvicino al suo orecchio.
"Позади вас, в 11 утра, стоит столис с тремя девушками" (Dietro di voi, ore undici, c'è un tavolo con tre ragazze) rispondo mentre indico con la testa il tavolo.

Lo vedo girarsi leggermente verso il tavolo e rivoltarsi verso di me con un leggero sorriso malizioso.

"Мы здесь по работе, а ты думаешь трахнуть девушку?" (Siamo qui per lavoro e tu pensi a scoparti una ragazza?) mi chiede in modo divertito.

"Tu ed Alexandr dovete invitare le due biondine a ballare, così da lasciarmi la piccola brunella da sola" gli rispondo mentre lui inizia a riferire tutto ad Alexandr.

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