Capitolo 3 - Do I wanna know? (Pt. 2)

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Cercava di apparire il più naturale possibile, e in una qualsiasi altra situazione, in una qualsiasi altra giornata, probabilmente ce l'avrebbe fatta. In quegli istanti, invece, riusciva a malapena a prestare attenzione a Giada, che le si era rivolta nuovamente, forse per sopperire al disagio che doveva provare per la presenza di Alessio.

Alice si sforzava di ascoltare, di annuire mentre le parlava velocemente di qualcosa che era riuscita a cogliere a fatica. Cercava di non perdere il filo, di trovare delle risposte sensate e coerenti per non farle capire che la stava ascoltando a malapena, ma gli occhi andavano inevitabilmente altrove, puntati nella direzione di Pietro e Alessio.

Aveva notato subito che si erano spostati un altro po', quasi a volersi staccare da loro e rimanere più isolati, quasi alla ricerca di un po' di solitudine da condividere solo tra loro due. Parlavano anche loro, e per quanto non fossero poi così distanti, Alice non riusciva a cogliere nulla di ciò che si stavano dicendo. Riusciva a notare solamente le iridi di Alessio che sembravano aver recuperato un po' di quel calore che avevano perso negli ultimi giorni, quella luminosità che rendevano i suoi occhi di quell'azzurro limpido che li caratterizzava.

Tutto come previsto, tutto come al solito.

Cercò di non fissarli troppo, ma la tentazione era troppo forte, mischiata ad una sorta di curiosità che non riusciva ad ignorare del tutto.

Seguiva lo sguardo di Pietro dardeggiare sulla figura di Alessio, gli occhi scuri posati su di lui come se non esistesse altro intorno a loro.

Se l'era sempre chiesto, in tutti quegli anni, come facesse Pietro a guardare Alessio, e solo Alessio, in quel modo che nemmeno lei avrebbe saputo descrivere.

E si era sempre domandata, in tutto quel tempo, come sarebbe stato più giusto definire il loro rapporto.

Aveva sempre notato quegli sguardi, certi gesti e molte parole, alcune dette ed altre lasciate al silenzio soffocante. E si era sempre chiesta se fosse lei a vedere fin troppe cose, ad equivocare tutto, o se davvero non tutto era come poteva sembrare.

Li guardò ancora una volta di sottecchi, e l'impressione che da un momento all'altro potessero finire per abbracciarsi, o anche solo scambiarsi una carezza, la colse sin da subito. C'era tensione, talmente tanta che perfino lei poteva sentirsela addosso.

Cercò di ignorare quei pensieri, ancora una volta. In fin dei conti Alessio e Pietro erano amici da anni, da ancor prima che lei li conoscesse. Come poteva essere sicura, o anche solo pensare, che tra di loro potesse esserci qualcosa che andasse oltre la ben semplice amicizia? E anche in quel caso, inevitabilmente, non avrebbe saputo classificare quel genere di relazione.

Cercava di convincersi che, in fin dei conti, Alessio stesse con lei per sentimenti sinceri, e non certo per usarla come rimpiazzo. E lo stesso sperava per Pietro, anche se i mille dubbi che l'avevano accompagnata per tutto quel tempo non sembravano volersene andare affatto. D'un tratto le sembrava di non avere più alcuna certezza, che la realtà non fosse del tutto tangibile o comprensibile a colpo d'occhio.

-In ogni caso, l'inizio della convivenza è sempre uno dei momenti più difficili ed emozionanti della vita. Anche se non sempre finisce nel modo sperato- sembrò concludere Giada, dopo un discorso che Alice aveva ascoltato solo per metà e piuttosto distrattamente.

Si voltò verso di lei, annuendo e sorridendo, non trovando alcuna risposta sensata che potesse risultarle comoda sul momento.

Aveva spostato gli occhi da loro, ma nella sua mente era ancora fissa l'immagine di Alessio e Pietro, a parlare e guardarsi tra di loro come se intorno non fosse mai esistito altro.

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