Capitolo 29 - Parte di me (Pt. 9)

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Caterina si risistemò Francesco tra le braccia, cullandolo appena e cercando di calmarlo quando si lasciò andare a qualche lamento.

-Non dovresti, è solo ... - Giulia non fece nemmeno in tempo a finire la frase, e forse fu meglio così: non sapeva bene cosa avrebbe potuto dire per cercare di tranquillizzare Caterina, né come spiegare bene la situazione senza doverla spiegare sul serio. Si era bloccata appena in tempo per non farsi sentire da Pietro, sopraggiunto alle spalle di Caterina e diretto verso di loro:

-Oh, finalmente la sposa e il braccio destro della sposa insieme- esordì, strascicando le parole. Non ci voleva molto per capire che doveva aver bevuto leggermente troppo, e a sentirlo parlare in quel modo sia Giulia sia Caterina trattennero a stento una risata.

-Alzato un po' troppo il gomito?- Caterina lo prese in giro, voltandosi verso di lui ed alzando lo sguardo per guardarlo meglio in faccia.

-Sto benissimo- Pietro annuì con convinzione, anche se era piuttosto evidente che, in effetti, il gomito l'avesse alzato eccome. Dopo un attimo si rivolse direttamente a Giulia:

-Ehi, sposa- Pietro indicò subito dopo Caterina, come a voler far capire a Giulia in anticipo ciò che voleva dire – Devi concedere un ballo a Caterina. D'altro canto è lei la tua persona-.

-Tu sei davvero ubriaco- lo apostrofò Caterina, scuotendo il capo e ridendo ancor più forte di prima.

Anche Giulia rise, ma l'idea che le aveva appena suggerito Pietro non le era sembrata affatto campata in aria. Aveva ballato con tante persone quella sera ... E per chiudere in bellezza quella festa, nulla le sembrava migliore di un ballo con lei.

-Ma non ha tutti i torti- disse, sorridendo maliziosa all'amica. Il discorso su Lorenzo e Filippo sembrava essere distante anni luce in quel momento, mentre lei tratteneva a stento le risate per lo sguardo pieno di panico che Caterina stava posando prima su di lei e poi su Pietro.

-Stai dicendo sul serio?- tornò a rivolgersi solamente a Giulia, non meno preoccupata di prima.

-Eccome- replicò lei, alzandosi già in piedi per evidenziare la propria convinzione – Non vorrai deludere la sposa con un rifiuto-.

-Non ho alcuna scelta, vero?- Caterina si lasciò andare teatralmente ad un sospiro profondo. Le ci volle qualche altro attimo prima di rassegnarsi all'idea di accompagnare Giulia, ed alzarsi a sua volta dalla sedia.

-Visto che sei stato tu a darle questo brillante suggerimento- Caterina stavolta si rivolse direttamente a Pietro, che fino a quel momento aveva assistito al loro scambio di battute sogghignando silenziosamente – Vuoi fare da baby-sitter temporaneo al tuo nipote acquisito?-.

Quella proposta di Caterina ebbe il potere di lasciarlo basito e a bocca aperta. Pietro alternò gli occhi sgranati dall'amica a Francesco, inconsapevole di tutto in braccio alla madre, incapace però di articolare qualsiasi risposta. Ciò bastò a Caterina per trarne una conclusione:

-Ok, forse è meglio che vada a chiedere a Nicola di tenere suo figlio per un po'-.

Quando si allontanarono da Pietro, sia Giulia che Caterina stavano ancora ridendo per la sua faccia all'idea di dover badare al bambino. Stavano ancora ridendo quando finalmente raggiunsero Nicola, impegnato in una discussione con Alessio ed Alice, e smisero a fatica solo quando arrivarono nei pressi della band. Era appena iniziata She's the one quando giunsero alla meta.

-Deve essere un segno del destino, questo- commentò Giulia, meno rigida di Caterina nel muoversi a ritmo della musica.

-La degna chiusura della serata- Caterina rise appena, scostandosi velocemente una ciocca di capelli castani dagli occhi – D'altro canto è anche un po' a causa mia se hai conosciuto Filippo-.

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