Filippo si sistemò meglio sul divano, lasciandosi andare ad un sorriso beffardo:
-Avevo pensato anche io ad un nome lungo e dalla lunga storia, ma ora che mi ci fai pensare potremmo virare su altri nomi. Nicole non mi piace molto, ma a Petra ed Alessia darei una possibilità-.
Giulia afferrò il primo cuscino che le capitò sottomano, e percosse Filippo alcune volte, prima di fermarsi perché rischiava di soffocarlo dalle troppe risate.
-Stavo parlando seriamente!- sbottò lei, mentre lo osservava continuare a ridere a più non posso.
Filippo si ricompose solo dopo qualche minuto, rosso in viso come un frutto maturo e completamente senza fiato. Giulia aveva atteso che la smettesse di ridere in completo silenzio, continuando a guardarlo malamente e tenendo le braccia incrociate contro il petto. Forse erano istinti guidati solo dagli ormoni della gravidanza, ma in quegli attimi aveva accarezzato l'idea di defenestrarlo definitivamente.
-Anche io parlavo seriamente, comunque- disse infine Filippo, dopo aver ripreso sufficiente fiato. Bastò lo sguardo feroce di Giulia per convincerlo a correggere il tiro:
-Ok, scusa- disse, alzando le mani – La smetto-.
-Ottimo- Giulia cercò di ammorbidire l'espressione, anche se a causa del nervoso le risultò difficile – Non hai ancora risposto alla mia domanda, in ogni caso-.
Filippo annuì silenziosamente, e per qualche attimo non rispose, assumendo un'aria pensierosa. Giulia rimase ad osservarlo comunque, chiedendosi quale nome avrebbe detto: forse era un nome che in un qualche modo implicito aveva già proposto, o che derivava da qualcuno facente parte della sua vita. Per un attimo Giulia ebbe il timore di avere qualche brutta sorpresa, ma già il secondo dopo si dette della stupida: dubitava che Filippo avrebbe scelto un nome che avrebbe potuto in qualsiasi modo ferirla.
-Premetto che non ho motivazioni personali e profonde come le tue per il nome che dirò- iniziò lui, infine, dopo almeno un minuto di silenzio – Ma come nome lo trovo comunque particolare. Credo mi sia cominciato a piacere da quando alle superiori abbiamo studiato Dante-.
Giulia aggrottò la fronte, prima di esclamare, sorpresa:
-Beatrice?-.
Filippo annuì di nuovo, a confermare che Giulia aveva appena indovinato sul serio. Lei si ritrovò ad annuire a sua volta: non aveva mai davvero pensato a Beatrice come nome da dare ad una delle sue figlie, ma più se lo ripeteva in testa, più riusciva a farci l'abitudine.
-Caterina e Beatrice- disse a mezza voce, quasi tra sé e sé, come ad assaporare il suono dei due nomi insieme – Suonano bene, devo dire-.
-Infatti- Filippo le sorrise, portandole di nuovo un braccio a cingerle le spalle.
-Anche se visto il tuo livello di conoscenza della letteratura, non avrei mai detto che ti saresti messo a scegliere nomi danteschi per le tue figlie-.
Stavolta fu Filippo a guardarla in cagnesco, e ad afferrare il cuscino per farlo atterrare – pur se più dolcemente- sul capo di Giulia. A lei non rimase altro che ridere, cercando di ripararsi con le mani, sentendosi leggera e con un pensiero in meno in vista del parto.
*
-Sto per rotolare come una palla- Alessio tirò un sospiro profondo, la voce insolitamente strascicata – Forse ho mangiato troppo-.
-Ehi, guarda che quella che dovrebbe sentirsi una mongolfiera sono io- Giulia gli lanciò addosso lo straccio che stava usando per asciugare i piatti.
-D'altro canto tu non stai portando avanti una gravidanza gemellare- le dette corda Caterina, rivolta ad Alessio, scuotendo il capo come se avesse appena detto qualcosa di deplorevole.
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Walk of Life - Growing
RomanceLa vita da ventenni è tutt'altro che semplice, parola di sei amici che nei venti ormai ci sguazzano da un po'. Giulia, che ha fin troppi sogni nel cassetto ma che se vuole realizzarli deve fare un passo alla volta (per prima cosa laurearsi) Filippo...