Faceva maledettamente caldo, e Giulia sembrava essersene resa conto solo in quel momento, quando finalmente si era potuta sedere dopo ore passate in piedi. Non ci avevano messo molto ad arrivare all'agriturismo dove avevano deciso di dare luogo al rinfresco e alla festa che ne sarebbe seguita, ma sia lei che Filippo avevano poi dovuto aspettare tutta la processione di auto degli invitati che da Verona si era spostata fino al paese dove si trovava l'agriturismo; solo dopo che erano arrivati tutti si erano finalmente spostati nella zona riservata a loro, e Giulia aveva finalmente potuto far riposare il proprio corpo sulla sua sedia al tavolo degli sposi.
Era ancora abbastanza incredula riguardo a tutto ciò che era successo fino a quel momento, e non aveva ancora trovato un attimo per rifletterci davvero. Lanciava solamente qualche occhiata ogni tanto alla fede dorata che ora portava all'anulare, e che le restituiva il proprio riflesso.
Filippo, seduto accanto a lei, era sorridente come non mai, quasi luminoso. Giulia ricordava di averlo visto così poche altre volte, e non poteva che considerarsi felice nel rivederlo così sereno e genuinamente emozionato.
La commozione, comunque, aveva colto un po' tutti: prima di lasciare la sala comunale, Giulia aveva intravisto sua madre, Ilaria e la madre di Filippo ugualmente in lacrime. Caterina aveva retto un po' meglio l'emozione, anche se poi qualche lacrima era sfuggita al suo controllo durante le promesse.
Giulia, invece, era sicura che avrebbe avuto il secondo crollo emozionale di lì a poco: seppe che il momento del discorso in onore degli sposi era finalmente giunto quando Caterina, Nicola, Pietro ed Alessio si erano alzati dal tavolo riservato a loro – più Giada ed Alice, e a Gabriele e Alberto-, per avvicinarsi invece a quello di Giulia e Filippo.
Caterina circumnavigò il tavolo per prima, arrivando di fianco a Giulia con un sorriso trionfante – Giulia si chiese con terrore cosa poteva avere in serbo-; si chinò su di lei per sussurrarle:
-Sai, vero, che ora piangerai di nuovo?-.
-Dalla commozione, dal ridere o dalla disperazione per quello che direte?- le tenne il gioco Giulia, sussurrandole di rimando.
-Chi lo sa- Caterina si rialzò, mentre Nicola, Pietro ed Alessio erano finalmente giunti accanto a lei – Penso lo scoprirai tra poco-.
Giulia rise, senza troppo nervosismo nella voce: immaginava che il discorso sarebbe stato tutt'altro che serio – come voleva la miglior tradizione dei discorsi ai matrimoni-, ma aveva anche la sensazione che ne avrebbe ascoltato uno tutt'altro che buttato a caso.
Caterina prese un coltello in mano, picchiettandolo appena sul bicchiere di Giulia: il ticchettio richiamò l'attenzione di tutti i presenti all'istante, che si girarono verso il tavolo degli sposi.
Caterina si schiarì la voce, prima di prendere un respiro profondo ed iniziare:
-Salve a tutti. Oddio, non so bene come iniziare questo discorso, non sono per niente abituata a fare discorsi solenni ai matrimoni. Innanzitutto volevo dire che è davvero una bella cosa che voi tutti siate qui a festeggiare Giulia e Filippo, e che questa senz'altro rimarrà una giornata storica- fece una piccola pausa ad effetto, prima di stendere le labbra in un sorriso sarcastico – Non che nessuno di noi abbia mai dubitato anche solo per un attimo che ci saremmo giunti. Voglio dire, sembra quasi che questo matrimonio fosse scritto nel destino di entrambi-.
Giulia si sentì arrossire, ma cercò di non apparire troppo imbarazzata: rimase immobile, gli occhi puntati verso l'amica e pronta ad ascoltare tutto ciò che sarebbe venuto dopo.
-Io sono una delle amiche di più lunga data della nostra amata sposa, e posso dire di aver assistito in diretta al suo primo vero incontro con quello che, ormai possiamo dirlo, è appena diventato suo marito. Sì, esatto, ho avuto proprio questa fortuna- qualcuno degli invitati fece partire qualche esternazione di entusiasmo, mentre Caterina si mordeva il labbro inferiore per non scoppiare a ridere troppo presto – E a dire il vero, più che un incontro, è stato uno scontro: durante un normalissimo intervallo, ai tempi del nostro secondo anno di liceo, Giulia si era appena presa un caffè ai distributori automatici. Sin qui nulla di strano, se non fosse che non riuscì mai a bere quel caffè-.
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Walk of Life - Growing
RomanceLa vita da ventenni è tutt'altro che semplice, parola di sei amici che nei venti ormai ci sguazzano da un po'. Giulia, che ha fin troppi sogni nel cassetto ma che se vuole realizzarli deve fare un passo alla volta (per prima cosa laurearsi) Filippo...