-Quanto è dolce!- esclamò Giada, standosene in piedi accanto a Caterina, abbassandosi per vedere meglio Francesco.
-Ma è sempre così tranquillo? Sembra un angelo- fece a sua volta Alice, sorridente, allungando il volto per vederlo meglio.
-Per la maggior parte del tempo sì. Dorme e mangia, in pratica- Caterina rivolse loro un sorriso imbarazzato, spostando lo sguardo da uno all'altro dei presenti – Ci riteniamo piuttosto fortunati-.
-Deve aver ereditato la calma e compostezza naturale dal padre, evidentemente- ironizzò Pietro, in piedi accanto a Nicola in un angolo della stanza, rivolgendogli poi una risata. Quello era stato l'unico accenno di allegria di Pietro nelle ultime settimane, e Giulia non si stupì nel rendersi conto che fosse avvenuto proprio in quel momento: la presenza di Francesco non sembrava lasciare nessuno di indifferente tra coloro che si trovavano lì dentro.
-Quando avrai dei figli tuoi, vedrai quanto pregherai perché siano così- replicò Nicola, restituendo il ghigno astuto all'amico.
-Non c'è fretta, Tessera. Ma proprio nessuna-.
-I tuoi genitori sono ancora qui a Venezia?-.
Stavolta era stato Alessio a parlare, per la prima volta da quando erano entrati lì. Si era rivolto a Caterina, ma continuava a tenere fissi gli occhi su Francesco; Giulia non seppe decifrare bene il suo sguardo, troppo intenso ed impenetrabile per riuscire a dargli una giusta interpretazione.
-Sono ripartiti l'altro ieri. Ci hanno dato una mano nei primi giorni, ma non potevo certo costringerli a rimanere qui per sempre- sospirò a fondo Caterina, alzando le spalle. Riuscì ad alzarsi lentamente dal letto, fino a rimettersi in piedi e dirigersi verso Nicola, passandogli il figlio tra le braccia.
-E poi tanto si è già offerta Giulia come baby sitter per il piccolo- cercò di sdrammatizzare Filippo, ricevendo come prima risposta un'occhiata minacciosa dalla diretta interessata:
-Esattamente. Crescerà con l'ottimo esempio della sottoscritta in qualità di zia adottiva-.
-Ergo, finirà dritto in manicomio nel giro di poco tempo- ribatté Pietro che, girandosi verso Nicola che cullava dolcemente Francesco, non si accorse minimamente dello sguardo fulminante che Giulia aveva rivolto anche a lui – Comunque, è una sorpresa vederti così allegro, Tessera: non ti vedevo così felice dalla vacanza in Puglia di qualche anno fa-.
Giulia trattenne a stento le risate: l'espressione maliziosa di Pietro e il viso improvvisamente arrossato di Nicola non lasciavano dubbi a ciò che Pietro aveva appena alluso, e a salvare la situazione dovette intervenire Caterina, schiarendosi la voce:
-Alessio, passami il mio cellulare. È sulla libreria, lì vicino a te-.
-Hai intenzione di chiamare la polizia per cacciarci fuori di casa a forza?- Alessio rise piano, prima di girarsi verso la libreria che si trovava proprio dietro le sue spalle. Prese in mano il cellulare, e poi si allungò verso Caterina, passandoglielo sopra le spalle di Alice.
-No, mi è venuto in mente solo ora di dover ancora dare la notizia a un vecchio amico- Caterina abbassò lo sguardo verso lo schermo del telefono, apparentemente ben intenzionata a non incrociare gli occhi con nessuno dei presenti – Intendo Giovanni-.
Giulia alzò gli occhi al cielo, tirando un sospiro profondo e seccato, cercando di trattenersi dall'imprecare. Nicola, invece, non sembrava né sorpreso né troppo interessato alla questione: era occupato nel fare strane facce al figlio, con l'intento di divertirlo, ma riuscendo ben poco nell'impresa.
-Vuoi scrivergli sul serio?- domandò Giulia, non nascondendo il tono irritato, e tornando a guardare Caterina, che sembrava abbastanza convinta di quel che stava facendo:
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Walk of Life - Growing
Roman d'amourLa vita da ventenni è tutt'altro che semplice, parola di sei amici che nei venti ormai ci sguazzano da un po'. Giulia, che ha fin troppi sogni nel cassetto ma che se vuole realizzarli deve fare un passo alla volta (per prima cosa laurearsi) Filippo...