-C'era da aspettarselo, no?-.
Erano state le prime parole pronunciate da Pietro appena erano usciti dall'appartamento di Giulia e Filippo. Adesso era pomeriggio inoltrato, e Alessio si sentiva insonnolito e spossato come era tipico dopo un pranzo piuttosto ricco. Faceva caldo, e il sole entrava prepotentemente dalle finestre del piccolo corridoio su cui si affacciavano un altro appartamento e le scale. Lui e Pietro si diressero in quella direzione, camminando lentamente.
-Voglio dire ... - Pietro si schiarì la voce, esitante – Tra tutti noi Giulia e Filippo erano quelli più probabili nello sposarsi per primi-.
-Sì, era probabile- replicò Alessio, indifferente.
Quando Giulia lo aveva invitato lì quel giorno per pranzo non aveva davvero pensato ad una notizia del genere. Non aveva pensato a nulla in particolare, ma ora si rendeva conto di essere stato cieco ed ingenuo: era evidente che sia lei che Filippo fossero un po' cambiati negli ultimi mesi. Non certo caratterialmente, ma nel modo di approcciarsi l'uno all'altra: erano più felici, più complici, come se stessero vivendo il loro miglior momento. Ora aveva tutto più senso, anche se Alessio non poteva fare a meno di continuare a storcere il naso anche solo a sentire la parola matrimonio.
-Non sembri molto entusiasta-.
Pietro si voltò verso di lui, mentre si accingevano a scendere le scale.
-Almeno con loro potevi sforzarti di sembrarlo-.
Non sembrava lo stesse rimproverando, ma Alessio provò comunque una leggera stizza.
-E fare la parte del falso?- lo rimbrottò – Lo sanno già come la penso. Non credo si aspettassero chissà che reazione-.
Alessio si strinse nelle spalle. Effettivamente si sentiva ancora un po' in colpa per come aveva reagito alla notizia data da Giulia e Filippo, ma d'altra parte che impressione avrebbe dato nel fingere di scoppiare di gioia? Non sarebbe stato credibile neanche per un secondo.
-Sì, credo che sappiamo tutti che tu sei quello meno papabile per il matrimonio- mormorò Pietro, continuando a scendere lentamente le scale al suo fianco.
In quel momento Alessio provò molto più disagio nell'essere solo con lui che non nei primi tempi dopo quella cosa – qualsiasi cosa fosse- accaduta la sera del suo compleanno. C'era stato qualcosa alla festa di laurea di Giulia ad aver cambiato l'atmosfera tra di loro, ma nemmeno lui ricordava cosa. Sapeva solo che da quel giorno Pietro gli appariva molto più distaccato e in imbarazzo quando era in sua compagnia, e di conseguenza Alessio aveva preso a sentirsi allo stesso modo.
Immaginava che, come era iniziata, sarebbe anche finita, prima o poi.
-È una scelta legittima. Non credo nel matrimonio, quindi non mi sposo- disse, con voce ferma – Non mi sposerò mai, punto e basta-.
Pietro alzò le spalle:
-Sì, è del tutto legittimo-.
Passarono alcuni secondi di silenzio prima che Pietro gli rivolgesse un'occhiata di sottecchi, e come a percepirne l'esitazione Alessio si voltò verso di lui, trovandolo rosso in viso.
-Però, ecco ... - Pietro si passò la lingua sulle labbra – C'è sempre tempo per cambiare idea, eventualmente-.
-E cosa dovrebbe farmi cambiare idea?- chiese Alessio, scettico.
"Di certo non Alice, e di certo nessun altro".
Stavolta Pietro si arrischiò a guardarlo dritto in faccia:
-Magari incontrare la persona giusta-.
Alessio si ritrovò a sbuffare più sonoramente – e più sfrontatamente- di quel che avrebbe voluto, ma non cercò di cancellare il sorriso amaro che gli si era appena disegnato sulle labbra.
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Walk of Life - Growing
RomanceLa vita da ventenni è tutt'altro che semplice, parola di sei amici che nei venti ormai ci sguazzano da un po'. Giulia, che ha fin troppi sogni nel cassetto ma che se vuole realizzarli deve fare un passo alla volta (per prima cosa laurearsi) Filippo...