Giulia allargò il sorriso, una punta di malizia ad accompagnarlo; fece qualche passo verso la band di musicisti, trascinandosi Filippo dietro:
-Vuoi farmi da cavaliere per il primo ballo della serata?-.
Filippo rise piano, mentre la seguiva più convintamente:
-Cercherò di non pestarti troppo i piedi-.
Arrivarono a destinazione pochi attimi dopo, fermandosi proprio davanti allo spazio dove si trovavano i musicisti. Filippo chiese loro velocemente di passargli un microfono, per riuscire a farsi sentire meglio dal resto degli invitati:
-Come vi avevamo promesso, questa parte della festa sarà dedicata a un po' di movimento. Un po' di ballo, per concludere in bellezza la serata-.
-E soprattutto per aiutare la digestione- Giulia si era sporta verso il microfono per farsi sentire, e alla sua rase tutti scoppiarono in una fragorosa risata.
-Ringraziamo già in anticipo i musicisti che per questa sera ci accompagneranno- Filippo lanciò loro un veloce cenno, prima di tornare con gli occhi su Giulia – Ed ora vorrei dare il via alle danze con Giulia, se è rimasta della stessa idea di poco fa-.
-Certo che sì-.
Filippo ridette il microfono al cantante della band, prima di portarsi verso il centro dello spazio lasciato libero apposta per chi volesse ballare. Giulia l'aveva seguito a passi incerti: non si era resa conto fino a quel momento di quanto ritenesse importante anche quel momento. Temeva di sentirsi troppo sotto l'occhio di tutti, di sbagliare qualcosa e pestare i piedi a Filippo, o di inciampare sul vestito, ma le sue paure cominciarono a diminuire quando posò le mani sulle spalle dell'altro, e quando sentì lui posare le proprie sui suoi fianchi.
Avevano concordato già con i musicisti le canzoni che sarebbero state suonate, e Giulia non si stupì, quindi, quando intonarono la prima nota di Always. Non si stupì, ma le sue gote si arrossarono ugualmente e gli occhi si fecero più lucidi, mentre cercava di seguire il ritmo di Filippo a passi incerti, muovendosi lentamente.
-Stai andando bene- le sussurrò Filippo, accostando le labbra all'orecchio di Giulia, che rise sommessamente:
-In effetti ancora non siamo inciampati sui nostri stessi piedi, e tantomeno siamo caduti-.
-Dovresti avere più fiducia nelle mie capacità di danzatore- Filippo fece finta di essersi offeso, prima di lasciarsi andare ad un sorriso ben più sincero – Affidati a me, e non inciamperai mai-.
-Come siamo galanti, stasera- Giulia passò lentamente le proprie mani sulla lunghezza delle spalle di Filippo, sentendo al tatto la morbidezza del tessuto della camicia chiara.
-Sai che devo sfogare il mio essere protettivo in qualsiasi modo-.
Giulia rise di nuovo. Stava andando decisamente meglio del previsto: si stava lasciando andare, ignorando gli sguardi dei presenti, che li seguivano ad ogni singolo passo. Si sentiva osservata, ma tutto ciò che circondava lei e Filippo era su un piano minore d'importanza, in quel momento. Contavano solo loro, e quel che si stavano dicendo, il loro essere vicini e liberi.
Avrebbe voluto che quel momento durasse per sempre, anche se era consapevole che non sarebbe stato così. La canzone era già a metà, e di lì a poco anche il loro ballo sarebbe terminato.
Inconsapevolmente una lacrima le scese lungo il viso; Filippo studiò a lungo l'espressione di Giulia, prima di parlare di nuovo:
-Sicura di stare bene?-.
-Ormai dovresti sapere come funzionano gli ormoni della gravidanza- staccò per un attimo una mano dalla spalla di Filippo per asciugarsi il viso, prima di riportarla velocemente su di lui.
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Walk of Life - Growing
RomanceLa vita da ventenni è tutt'altro che semplice, parola di sei amici che nei venti ormai ci sguazzano da un po'. Giulia, che ha fin troppi sogni nel cassetto ma che se vuole realizzarli deve fare un passo alla volta (per prima cosa laurearsi) Filippo...