La giornata del 27 luglio non poteva essere più calda di come era. Era tardo pomeriggio, ma a Giulia sembrava di essere sotto il sole di mezzogiorno: stava patendo lo stesso caldo, e stava sudando come se fosse stata davvero lunga distesa sotto i raggi solari, senza alcuna protezione per mitigarli.
Il nervosismo non la stava aiutando: continuava a passarsi le mani sul vestito, con l'impulso irrefrenabile di allontanare la stoffa dal ventre. Razionalmente sapeva che era impossibile che già si potesse vedere un accenno di pancia più gonfia, ma non riusciva a frenarsi. Continuava a ripetere quel gesto ormai automatico, alternato solo a veloci carezze sul grembo che aveva ripetuto anche troppe volte negli ultimi due giorni.
Arrivare a quel momento – al rinfresco post proclamazione- non era stato per niente semplice. Il senso di colpa verso Filippo non era tramontato nemmeno un po', e riacquisiva forza ogni volta che posava gli occhi su di lui. Nemmeno vederlo felice e sorridente subito dopo la proclamazione l'aveva fatta sentire meno colpevole; semplicemente, sperava che quella festa finisse il prima possibile per parlargli sul serio di tutto quello che, con tanta fatica, si era tenuta dentro in quei due giorni.
Il locale dove si stava svolgendo il rinfresco era sempre quello dove lavorava Nicola come cameriere. A Giulia, quel particolare, ricordava tremendamente la sua laurea. Era passato solo un anno, ma a ben pensarci e guardandosi indietro, le sembrava fosse passato almeno un secolo. Inutile dire che si sentiva una persona diversa: in un anno si era ritrovata catapultata in una dimensione completamente differente.
Invidiava un po' la Giulia che era stata, quella che in quello stesso bar aveva festeggiato senza limiti il traguardo della laurea triennale: era di sicuro una Giulia più spensierata, forse più immatura perché la vita ancora non l'aveva davvero messa alla prova come invece stava succedendo alla Giulia di quel momento.
Era strano, quel giorno, non potere nemmeno bere un goccio di birra, tanto per affogare nell'alcool tutte le sue pene. Si era inventata una scusa per giustificare la sua sobrietà forzata, e sperava che nessuno sospettasse troppo. Certo, Caterina le aveva lanciato sguardi inconfondibili per tutto il rinfresco, ma a lei bastava solo non far intuire nulla a Filippo, alla sua famiglia e magari al più degli invitati.
Nessuno aveva badato troppo a lei, in ogni caso: le attenzioni erano state riservate tutte a Filippo, che in quel momento, quando ormai il rinfresco stava per giungere al termine, versava in uno stato piuttosto pietoso su una delle sedie riservate al loro tavolo.
Non era molto ubriaco – o magari la sbronza cominciava già a diminuire, dopo tutte quelle ore e tutto il cibo che avevano mangiato-, ma aveva comunque un'aria stravolta: i capelli completamente in disordine, la camicia sbottonata quasi completamente, e le gote arrossate. Gli mancava solo la corona d'alloro in testa per farlo sembrare del tutto un vecchio re decaduto.
Giulia si alzò lentamente, cercando di non incespicare sui suoi stessi piedi – aveva scelto i tacchi più bassi che aveva a disposizione per evitare cadute- per raggiungerlo. Si sentiva in colpa anche per non essergli rimasta troppo accanto durante tutta la giornata: aveva preferito godersi i festeggiamenti un po' in disparte, incapace di divertirsi davvero e di distogliere la mente da tutti i problemi che avrebbero dovuto affrontare dal giorno dopo.
-Oh, non mi ero accorto fossi qui nei paraggi-.
La voce di Filippo le giunse più biascicata del solito, ma poté comunque constatare che, in effetti, non era così ubriaco come poteva apparire. Giulia si voltò verso di lui, mentre si sistemava meglio sulla sedia vicino alla sua, lasciata libera da chissà quale invitato recatosi al buffet:
-Come va?- gli chiese, apprensiva. Era una domanda che avrebbe dovuto rivolgere più a se stessa, ma in quel momento decise che testare il benessere di Filippo fosse più importante.
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Walk of Life - Growing
RomanceLa vita da ventenni è tutt'altro che semplice, parola di sei amici che nei venti ormai ci sguazzano da un po'. Giulia, che ha fin troppi sogni nel cassetto ma che se vuole realizzarli deve fare un passo alla volta (per prima cosa laurearsi) Filippo...