TW//: In questo capitolo verrá trattato, seppur in modo non grafico e solo accennato, il tema dell'interruzione di gravidanza. Se pensate che possa essere un argomento troppo delicato per voi vi consigliamo di saltare questa parte. Se invece siete contro l'interruzione, vi ricordiamo che è un diritto sancito dalla legge e che quindi potete portare le vostre proteste altrove e non certo qui.
Came to you with a broken faith
Gave me more than a hand to hold
Caught before I hit the ground
Tell me I'm safe, you got me now
Nicola attese in silenzio, sforzandosi di rimanere voltato verso Caterina senza scostarsi. La verità era che sapeva che, da quel momento in avanti, pronunciare qualsiasi parola sarebbe stato difficile e duro. Avrebbe voluto abbracciarla, sporgersi verso di lei anche solo per un contatto minimo.
Avrebbe voluto essere sostenuto da lei, in quel momento, ma era lui che doveva darle forza se ne avesse avuto bisogno.
-Abbiamo parecchie difficoltà nel pensare di tenerlo, è inutile girarci attorno. Non abbiamo molti soldi messi da parte, e lo sai che per un neonato le spese possono essere esorbitanti- iniziò Caterina, esitante, torturandosi già le mani e guardando altrove – Con una gravidanza sulle spalle non so se mi faranno continuare a lavorare, potrebbero non rinnovare il contratto ... Anzi, quasi sicuramente non lo faranno. Noi donne andiamo bene solo quando dobbiamo sgobbare, poi non ci pensano due volte a farci fuori quando non serviamo più-.
Caterina lavorava ormai da un anno in una libreria della città; la paga non era molto alta, anche se non era male per essere un part-time. Il contratto però era a termine, e anche Nicola, suo malgrado, si ritrovò a pensare che no, in quelle condizioni probabilmente non gliel'avrebbero più rinnovato.
-Potrei comunque laurearmi nei prossimi mesi e decidere di rimandare l'iscrizione alla magistrale, ma tu continueresti gli studi comunque per l'ultimo anno- proseguì lei, ora più velocemente, come se avesse finalmente trovato la forza per dire ad alta voce quei particolari scomodi – E poi, vero che io potrei rimanere a casa con il bambino, ma nelle situazioni di emergenza? Le nostre famiglie sono lontane, e non possiamo certo obbligare i nostri amici a venire qui a badarci solo perché noi non ci siamo. E gli asili costano-.
Nicola si ritrovò ad annuire di nuovo, una sorta di tristezza sconosciuta che cominciava ad assalirlo. Non c'erano dubbi sul fatto che Caterina avesse ragione: non erano nella situazione migliore, probabilmente non avevano un'ottima copertura economica alle spalle, e altrettanto probabilmente si sarebbero ritrovati completamente soli nell'accudire il figlio.
Non riusciva ad essere ottimista neanche sforzandosi.
-Quindi, in definitiva, non abbiamo abbastanza soldi?- si ritrovò a domandare, come a cercare un'ulteriore conferma.
Caterina gli rivolse di nuovo lo stesso sorriso triste e finto, come quando si cerca di consolare una persona prima di darle una cattiva notizia.
-Già-.
Nicola accusò il colpo nonostante sapesse già quanto fossero vere tutte le cose che avevano appena detto, ma cercò di non darlo troppo a vedere. Doveva riflettere, cercare di essere come Caterina e ragionare su tutti gli aspetti rilevanti nella vicenda.
Per un attimo, però, pensò che ci doveva pur essere una soluzione da qualche parte, un appiglio al quale aggrapparsi e riporre anche le ultime speranze.
-Ok, ragioniamo: se tu ti laurei entro una delle prossime sessioni non dovresti pagare un'altra tassa universitaria. Poi potresti aspettare per l'iscrizione alla magistrale- cominciò, a bassa voce, come se stesse più ragionando tra sé e sé – A me rimangono pochi esami, potrei non frequentare le lezioni e cercarmi un secondo lavoro part-time almeno fino alla laurea. E poi ne cercherei uno migliore a tempo pieno. Nel campo dell'informatica assumono molta gente-.
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Walk of Life - Growing
RomanceLa vita da ventenni è tutt'altro che semplice, parola di sei amici che nei venti ormai ci sguazzano da un po'. Giulia, che ha fin troppi sogni nel cassetto ma che se vuole realizzarli deve fare un passo alla volta (per prima cosa laurearsi) Filippo...