Capitolo 19 - Making today a perfect day (Pt. 3)

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Si strinse nelle spalle, rabbrividendo per l'aria piuttosto gelida che aveva iniziato a tirare. Attorno a lui la sera era ormai calata del tutto, il cielo reso ancora più plumbeo per la pioggia che continuava a scendere, seppur ora in gocce più rare.

Pietro strinse tra le dita della mano destra il manico dell'ombrello, accelerando il passo per arrivare a casa prima: si stava davvero congelando, nonostante fosse solo fine settembre.

"Perché diavolo sembrava letteralmente geloso?".

Se l'era domandato per tutte le ultime due ore, senza mai trovare una reale risposta. Di certo se l'avesse chiesto al diretto interessato, cioè Alessio, dubitava che ne sarebbe venuto a capo più in fretta.

Forse era stato lui a leggere male la situazione – forse era solo la sua speranza a volergli far sembrare Alessio mosso da gelosia-, e in realtà Alessio reputava Fernando semplicemente antipatico. Certo, avevano parlato con lui a malapena per un minuto mesi prima, ma poteva trattarsi di un'antipatia a pelle.

Però era davvero sembrato geloso. Terribilmente geloso.

Si rendeva conto che non poteva permettersi di sperare in qualcosa di simile, non dopo quel che era successo ad aprile. Erano stati ad un passo dal baciarsi, eppure Alessio aveva continuato a vivere come se nulla fosse stato – e a quel punto a lui era toccato adeguarsi-, e davvero poteva pensare che sarebbe cambiato qualcosa per un ragazzo sconosciuto che aveva flirtato con lui un sacco di tempo prima e probabilmente solo per scherzo? Sarebbe stato tutto piuttosto ironico.

La verità era che avrebbe dato qualsiasi cosa per entrare nella testa di Alessio anche solo per un minuto. Era così difficile capire cosa gli passasse per la mente in certi momenti che Pietro si sentiva inevitabilmente perso.

E chissà cosa sarebbe mai potuto succedere se avesse colto l'occasione di poche ore prima, e gli avesse detto una volta per tutte che, in realtà, erano i ragazzi ad interessargli. Non Giada. Non qualsiasi altra ragazza.

Alessio come avrebbe reagito ad un suo coming out così improvviso?

"Probabilmente andrebbe nel panico".

O forse gli avrebbe chiesto se era stato Fernando a dargli quell'illuminazione divina, e a quel punto Pietro sarebbe inevitabilmente scoppiato a ridergli in faccia.

L'unica certezza che aveva era che era tutto un gran casino.

Sapeva che avrebbe dovuto fare coming out per se stesso e non per qualcun altro – in fondo Alessio aveva già Alice, cosa mai avrebbe potuto spingerlo a lasciarla quando molto probabilmente per lui non provava lo stesso?-, ma avrebbe davvero voluto vedere quale sarebbe potuta mai essere la reazione di Alessio ad una notizia simile. Di sicuro le cose sarebbero cambiate molto, solo non sapeva in che modo preciso.

Pietro sospirò a fondo, inquieto. Avrebbe voluto parlare con qualcuno, sfogarsi almeno con Alberto, che sapeva almeno alcune cose riguardanti la sua vita che ad altri ancora erano ignote, ma era consapevole che anche con lui non sarebbe stato lo stesso come parlare con qualcuno che aveva vissuto le sue stesse esperienze.

Si sentì in trappola, come spesso capitava ogni volta che si ricordava di star vivendo una bugia, e la leggerezza che aveva contraddistinto buona parte di quella giornata sembrò svanire all'orizzonte come aveva visto soccombere alle tenebre la poca luce pomeridiana di qualche ora prima.

*

Stesa sul letto, Caterina teneva gli occhi chiusi, mentre ascoltava il ticchettio ritmico della pioggia contro il vetro della finestra. Era rilassante rimanersene lì ad ascoltare la pioggia scendere, una sensazione di benessere e tranquillità che sembrava potesse durare a lungo.

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