Capitolo 7 - London rain (Pt. 4)

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We used to walk Mancunian Way

We used to swagger, we used to sway

Up until the lights took us away

Do you know what you meant to me?

(Take That - "Mancunian way")*

Il tempo che avevano avuto a disposizione per visitare il centro di Liverpool era stato troppo poco: ad Alessio avrebbe fatto piacere rimanere almeno un giorno in più, piuttosto che andarsene già il giorno dopo.

Alice aveva cercato di fargli vedere più cose possibili della sua città, pur con il poco tempo a disposizione. Dopo aver lasciato le valigie nel piccolo bed & breakfast, dove avevano prenotato per quella notte, avevano passeggiato per tutto il centro di Liverpool, passando davanti al Bluecoat – il palazzo più antico del centro storico- e arrivando fino all'Albert Dock poco prima che la sera cominciasse a scendere, lasciando le acque del Mersey illuminate soltanto dalle luce delle imbarcazioni e dai lampioni delle strade. Ad Alessio, di fronte a quella vista, era tornata in mente Venezia: l'atmosfera che si respirava lì era la stessa che c'era ogni sera al molo vicino piazza San Marco. Solamente, il cielo nuvoloso inglese dava un tocco più lugubre al tutto.

L'ultima visita alla città, prima di tornare nella loro stanza, era stata riservata al Cavern Club: Alessio, nel varcare la soglia di quello storico locale, aveva sentito il proprio cuore accelerare, in una sorta di emozione primordiale. Tra quei muri di mattoni rossi, dove risuonava la musica di una band che suonava proprio quella sera, gli sembrava di essere tornato un po' agli anni Sessanta, quando gli stessi Beatles avevano dato spettacolo lì dentro.

A quell'atmosfera ci stava pensando anche quella mattina, mentre lui ed Alice stavano varcando la soglia della Lime Street Station. Pur essendo rimasto per pochissimo, sentiva già un moto di nostalgia mentre dava un ultimo sguardo a quella città, prima di lasciarla. Non aveva alcuna voglia di muoversi da lì, ma non aveva altra scelta: un impegno già li aspettava per mezzogiorno.

Non ci sarebbe voluto molto, in treno, da Liverpool a Manchester.





Un'ora dopo, nemmeno il tempo di rischiare di prendere sonno durante il viaggio, erano a destinazione.

-Dovremo prendere il tram per arrivano all'Old Trafford- lo avvertì Alice, non appena furono usciti dalla stazione di Piccadilly. Non sembrava entusiasta di trovarsi a Manchester: come aveva cercato di spiegare ad Alessio durante il viaggio in treno, non aveva mai provato grande simpatia per i Mancunians, le loro fabbriche e il loro pessimo accento. Non che Alessio si sentisse molto in vena di darle torto: era mattina presto, e l'aria di Manchester era ancor più fredda di quella che si respirava a Liverpool o a Londra. La nebbia sembrava avvolgere tutta la città, in un effetto che lo fece sentire quasi a casa: gli ricordava terribilmente la stessa nebbia che si poteva trovare quasi ogni giorno durante l'inverno in certe zone del Veneto.

-Sei già stata qui, prima di adesso?- le chiese Alessio, mentre svoltavano l'angolo per raggiungere il capolinea della linea del tram che avrebbero dovuto prendere.

-Sì, per mia sfortuna-.

-Andate davvero d'accordo voi di Liverpool con i Mancunians- rise lui, già pronto ad un eventuale sguardo torvo da parte di Alice, che non tardò ad arrivare:

-Aspetta di sentirli parlare tra di loro, e comincerai a non sopportarli anche tu-.

Alessio rise ancor di più, non fermandosi affatto nemmeno quando Alice provò a farlo smettere dandogli una leggera pacca sulla spalla.

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