74."Gli sguardi valgono mille parole"

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Vi chiedo di leggere lo spazio autrice.

Buona lettura!

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Parandosi dal colpo mettendo le mani congiunte davanti al viso, e attutendo la botta con i guantoni spessi, si spostò velocemente evitando un altro attacco da una Kylie piuttosto agitata, se non arrabbiata.

<<Fottuto bastardo! Non gli ho chiesto una relazione o un anello al dito, ma nemmeno che il giorno dopo si scopasse un’altra, nel bagno della palestra >> braitò la biondina, fiondandosi verso Isabella con il pugno alzato, obbligando quest’ultima a scostarsi per l’ennesima volta per evitare di essere colpita in pieno viso.

Voleva aiutare la sua adorata cugina a sfogare la sua rabbia, certo, ma preferiva continuare a vivere senza un naso rotto o alcuni denti mancanti, e dallo sguardo ostinato e ossessionato sul volto di Kylie, dubitava che l’avrebbe risparmiata.

<<Lo odio>>

Disse, tirando l’ennesimo pugno contro Isabella.

<<Lo odio>> Isabella chinò la testa all’ultimo secondo.

<<Lo odio>> ennesimo colpo.

Isabella, a quel punto, sospirando con il sudore che le colava sulla fronte, e i ciuffi scappati dalla coda disordinata che le sfiorava il viso, afferrò di colpo il braccio esile di sua cugina, e stando attenta a non farle davvero del male, glielo girò fino a farla voltare di spalle, e con un colpo preciso e svelto, prendendo Kylie alla sprovvista e impedendole di dimenarsi, le fece lo sgambetto facendola precipitare contro il tappetino imbottito che attutì la caduta violenta, e che fece strillare Kylie, mentre guardava Isabella con un’espressione arrabbiata, sorpresa e scocciata.

<<Penso tu abbia bisogno di calmarti, non voglio diventare violenta, Kylie>>  mormorò ansimante Isabella, appoggiando le mani suoi fianchi per riposarsi, il petto stretto nella canottiera sportiva, che saliva e scendeva ad un ritmo incontrollato.

<<No, ho solo bisogno di spaccare la sua faccia da stronzo >> sbottò Kylie, mettendosi seduta è togliendosi con furia i guantoni neri, cosa che fece anche Isabella.

<<L’unica faccia che stavi per spaccare era la mia>> borbottò quest’ultima, porgendo poi una mano a sua cugina, aiutandola a sollevarsi in piedi.

<<Secondo me, dovresti solo far finta di niente, e non mostrargli quanto ti abbia ferita quel gesto.  Gli darà solo ulteriore potere su te>> consigliò Isabella, avvicinandosi alla panca in fondo alla stanza dove afferrò il suo asciugamano e la borraccia d’acqua fresca.

<<Pensi che non l’abbia fatto? Ho provato davvero a farmene una ragione, ma non è così facile>> ribatté Kylie, sedendosi sulla panca di legno con uno sbuffo.

<<Prova solo a metterti nei miei panni, e immagina Jonathan con un’altra donna. Immagina di trovarlo mentre scopa con un’altra quando pochi giorni prima era stato con te>> disse poi, incrociando le braccia e guardando Isabella, che rabbrividì a quell’immagine che cercò di scacciare via dalla sua mente.

Il solo pensiero le stringeva così forte lo stomaco da minacciare di farle vomitare tutte le fragole fresche e i pancake che aveva mangiato quel mattino in compagnia di Jonathan.

Perso Senza Di TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora