Mi scuso per l'assenza.
Buona lettura!
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Schiarendosi la voce, come se il suono potesse in qualche modo attutire la vibrazione del suo telefono, appoggiato proprio accanto al suo piatto, Isabella afferrò il suo bicchiere di vino e prese un paio di sorsi generosi, mentre i suoi occhi si sollevavano sul volto divertito di Kylie, che ghignava sotto i baffi.Era la terza volta che il suo telefono vibrava avvertendola dell'arrivo di un messaggio, e nonostante morisse dalla voglia di sbirciare il contenuto degli SMS, in quanto era pienamente consapevole di chi glieli stava inviando, resistette alla tentazione, e cercò di godersi la cena con suo zio e sua cugina.
<<È il signor Thompson che continua a mandarti messaggi in modo insistente?>> domandò infatti suo zio, facendola quasi strozzare con il vino rosso gustoso.
Riappoggiando il bicchiere, alzò la testa su suo zio che, seduto a capotavola, teneva lo sguardo fissò sul suo piatto e sulle sue mani che tagliavano diligentemente la lasagna ancora fumante.
Schiarendosi per l'ennesima volta la gola, immediatamente secca, Isabella lanciò uno sguardo accigliato a sua cugina, nella speranza che potesse salvarla dalla situazione imbarazzante.
Si sentiva sempre a disagio quando suo zio apriva l'argomento "Jonathan", che sembrava essere divenuto un vero e proprio punto debole della loro relazione.
Era consapevole della poca simpatia che suo zio nutriva verso quello che era il suo ragazzo.
Perché sì, nonostante le mille incertezze iniziali, le paure, le insicurezze e gli ostacoli, Jonathan era davvero il suo ragazzo.
E per quel che la riguardava, niente le avrebbe impedito di star con lui. Purtroppo, nemmeno l'affetto che nutriva per uno degli uomini più importanti della sua vita, suo zio.
Ma una parte di lei voleva a tutti i costi che lui potesse accettare Jonathan, perché la paura di renderlo triste e deluso la colpiva nel profondo.
<<Sì, è lui. Si sta solo assicurando che io sia arrivata sana e salva>> rispose Isabella, sentendo l'imbarazzo scaldarle il petto.
Di certo non avrebbe detto a suo zio che le stava scrivendo messaggi colmi di sconciate. Avrebbe solo aumentato la sua disapprovazione.
<<Molto gentile da parte sua. Avresti potuto invitarlo ad unirsi a noi>> affermò suo zio, facendo accigliare sia Isabella che Kylie, che si scambiarono uno sguardo confuso e stranito.
Probabilmente stavano pensando entrambe alla possibilità di misurare la febbre all'uomo, in quanto ciò che era uscito dalle sue labbra era stato del tutto inaspettato.
<<Non pensavo ti avrebbe fatto piacere. Soprattutto dopo il vostro ultimo incontro>> scrollò le spalle Isabella, inclinando la testa per osservare suo zio, che prese un sorso d'acqua.
E sì, sapeva dello scontro che i due uomini avevano avuto quando Isabella e Jonathan avevano litigato a causa della raccolti fondi alla quale lui non aveva partecipato, nonostante glielo avesse promesso.
Lo sapeva perché, quando Jonathan le aveva accennato al fatto che fosse andato all'associazione nella speranza di arrivare in tempo, lei aveva notato quanto si fosse irrigidito e aveva insistito, usando metodi anche poco signorili, per fargli uscire di bocca le parole.
Suo zio non si scompose, a quella quasi accusa, e non batté ciglio mentre scrutava Isabella, prima di sospirare profondamente e riprendere a mangiare.
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Perso Senza Di Te
Romansa☆COMPLETA☆ Dopo lo scandalo che segnò duramente il suo cognome prestigioso, disegnandolo come un uomo violento e senza cuore, Jonathan Thompson, l'uomo d'affari più influente del Paese, tenta in tutti i modi, aiutato dai suoi consiglieri di fiducia...