Chiudendosi alle spalle la porta della sua stanza, mosse, in modo forzato, le gambe lungo il corridoio.
Aveva il cuore sospeso e pesante come se dovesse affrontare l'esame scolastico più complicato e significativo, quando invece doveva semplicemente incontrare i suoi compagni di gruppo.
E in fondo, non erano loro a renderla così irrequieta. Non era l'idea di farsi vedere in quelle condizioni, dopo aver passato l'intera notte sveglia.
Aveva paura di quel paio d'occhi così scuri da sembrare neri e della capacità d'osservazione, intensa e profonda, di quelle iridi.
Punzecchiandosi la pelle del gomito, deglutì entrando nel soggiorno dove alcuni dei volontari erano intenti a sorseggiare un caffè o un succo di frutta, mentre guardavano la tv o si concentravano sui loro laptop o cellulari.
La salutarono dandole il buongiorno, e lei si limitò a piegare le labbra verso l'alto per poi voltarsi verso la cucina dove le ragazze erano sedute attorno al tavolo, facendo colazione e chiacchierando tra loro.
Paige le dedicò un lieve sorriso prima di tornare a bere il suo tè e Cassadra le spostò una sedia costringendola a sedersi accanto a lei.
<< Dov'è Sam?>> domandò, guardando la ragazza, dai lunghi capelli biondi, addentare un biscotto alla marmellata.
Cassandra, ridacchiando, fece un cenno con la testa verso il giardino dove Isabella, dopo essersi voltata, individuò la sua amica intenta a chiacchierare con Diego.
Scuotendo il capo, non poté far altro che sorridere.
<< Ti sei svegliata presto oggi?>> domandò Cassandra, pulendosi le labbra con un tovagliolo di carta e guardando di sottecchi Isabella.
La ragazza, schiarendosi la voce e sedendosi composta sulla sedia, annuì distogliendo lo sguardo e posandolo sui biscotti.
<< Stamattina...>> bisbigliò Paige, avvicinandosi con la sedia a Isabella e Cassandra.
<< Ho visto il signor McLaren e Jonathan litigare >> sussurrò, perlustrando, con i suoi occhi color caramello, la cucina e assicurandosi che nessuno stesse ascoltando la loro conversazione.
<<Litigare? Come fai a saperlo?>> domandò Cassandra, la voce intrisa di curiosità mentre Isabella, al sol pensiero di lui, rabbrividiva silenziosamente.
<<Erano in giardino quando mi sono svegliata, il signor McLaren stava letteralmente sbraitando >>affermò, alzando le spalle e arricciando le labbra, carnose e a forma di cuore, in un sorriso malizioso.
<<Cosa stavano dicendo?>> bisbigliò Cassandra, sporgendosi verso Paige e appoggiando i gomiti sul tavolo.
Isabella, mentre ascoltava il loro scambio di parole, cercava invano di nascondere le emozioni che, solo pensando a lui, percepiva. Si sentì scaldare da un calore intenso, avvolgente e carnale, e pregò che nessuna delle due compagne notasse il suo disagio.
<<Non sono riuscita a collegare ciò che si dicevano. Jonathan gli stava dicendo che doveva smetterla di intromettersi, che è stato irrispettoso e che deve starne fuori questa volta>> spiegò Paige, girandosi tra le dita una ciocca di capelli.
<< Magari stavano parlando di lavoro, ho sentito che il signor McLaren è il braccio destro e il consigliere di fiducia del signor Thompson>> borbottò Cassandra, appoggiandosi allo schienale della sedia e arricciando le labbra, delusa di non aver niente su cui chiacchierare.
<< E a proposito, da quando in qua lo chiami Jonathan e non signor Thompson?>> indagò Cassandra, tornando a sporgersi verso Paige che alzò le labbra in un sorrisetto.
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Perso Senza Di Te
Roman d'amour☆COMPLETA☆ Dopo lo scandalo che segnò duramente il suo cognome prestigioso, disegnandolo come un uomo violento e senza cuore, Jonathan Thompson, l'uomo d'affari più influente del Paese, tenta in tutti i modi, aiutato dai suoi consiglieri di fiducia...