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CAPITOLO SESSANTA
«Sujin è sparita»

La paura scorreva limpida nelle sue vene, il terrore lo frastornava. Avrebbe avuto un attacco di cuore se non si fosse calmato, eppure non poteva. La reazione che aveva avuto non appena Lee Donghyuk aveva nominato quell'uomo, non sarebbe dovuta essere così drastica.

"E' il braccio destro di Taeyong, il più fidato. Si chiama Jung Jaehyun" Haechan aveva detto. Anche se Park Jisung poteva apparire invincibile ed apatico, perfino lui aveva delle fobie, ed una di quelle era proprio lui: Jung Jaehyun.

La bestia che aveva assassinato a sangue freddo i suoi genitori per ottenere quella potenza che Jisung aveva, ma che lui no. Sapeva di aver sbagliato target da uccidere perché necessitava di Jisung.

Il capitano dell'Est era certo che avrebbe ucciso a tentativi prima di arrivarci, proprio come aveva fatto con Renjun, infatuando la sua donna per arrivare a lui, ma - fortunatamente - senza successo.

Era certo che avrebbe cercato perfino suo fratello Jihwan e lo avrebbe torturato fino a che non gli avrebbe estorto la posizione di Jisung e che quel potere era in suo possesso.

Si trattava di un potere, una fortificazione genetica che si tramandava di padre in figlio, di demone in demone, permettendogli una certa potenza nel campo di battaglia ed un'apatia per quanto riguardava l'omicidio ed i piani di battaglia per la squadra. E quel potere si otteneva uccidendo il possessore.

Jisung era terrorizzato da Jaehyun. Così tanto che - durante le sue paralisi del sonno - riusciva a vederlo. Vederlo avvicinarsi alla sua fidanzata e al letto di sua figlia.

E adesso che sapeva che lo stava cercando... non sapeva come reagire se non sudare freddo.

"Il foglio che ti ha dato Jaemin..." parlò Donghyuk, risvegliandolo dai suoi pensieri. "... guardalo. Capirai che non sto temporeggiando. Io e Mark conosciamo ogni piano e dobbiamo essere svelti ad agire o lui li ucciderà tutti"

Prima di domandargli di chi cosa stesse parlando, Jisung abbassò lo sguardo sul volantino piegato in quattro. Lo aprì notando quattro foto di volti più che familiari capeggiati da una grande scritta in grassetto che diceva: "Ricercati vivi".

Quattro volti rappresentanti lui stesso, suo fratello maggiore Jihwan, ovviamente Sujin e, per sua sorpresa e sgomento, Kim Doyoung. Inarcò un sopracciglio, poi si voltò verso il neo-vampiro.

"Che cosa vuole da Sujin?" Domandò, furioso. "Credevo mi avresti chiesto di Doyoung, ma vedo che l'amore adesso viene prima del dovere" beffeggiò, irritandolo.

"Rispondimi e forse ti libererò e ti farò vedere tuo fratello"

"Una minaccia?" Domandò, fingendo di pensare. "Va bene, ma voglio anche Mark fuori da quella cella"

"Allora dammi ogni informazione che conosci, ogni singolo dettaglio, ogni postazione di ogni soldato; voglio tutto quello sai, Donghyuk e libererò anche il tuo amico"

Il vampiro sorrise soddisfatto. "Andata"

"Lee Taeyong ha messo su il suo esercito per cercare l'Ametista e - per qualche motivo - tutte le sue piste sono arrivate a Renjun. Ancora non so se sa che anche Jaemin e Dejun sono suoi figli oltre a Sujin, ma so per certo che l'ha seguita, l'ha osservata per mesi attraverso l'unico punto di appiglio che aveva-"

"Kim Doyoung" lo interruppe il capitano, conoscendo perfettamente chi fosse quell'appiglio. Donghyuk annuì. "Come sai che Renjun ha altri figli?"

PRISONER [The ONEIRATAXIA series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora