8

221 23 24
                                    

CAPITOLO OTTO
«Che il divertimento abbia inizio»

"Come avete trovato così tanti soldi? Voglio dire- siamo in un posto costosissimo, con i soldi che guadagnavo ad ovest, l'unica cosa che potevo permettermi era di guardare e basta" domandò improvvisamente la ragazzina, sorseggiando il suo bubble tea alla pesca.

I tre avevano da poco cominciato il loro giro di shopping in un lussuoso centro commerciale a qualche isolato dal loro palazzo e si erano fermati per prendere una bibita fresca.

"Uccidiamo e guadagniamo" rispose Jaemin con nonchalance. "Yah! Potresti essere meno meschino!" borbottò Renjun, ma il moro scrollò le spalle.

"Forza, continuiamo il nostro giro!" esclamò Sujin, elettrizzata.

Jaemin e Renjun la guardarono come se avesse appena detto una bestemmia.

"Adesso mi ricordo perché sono gay" mormorò il maggiore. "Yah! Che vorresti dire!?" gridò la ragazza. "N-Niente!"

"Chenle non ama fare shopping" rivelò il moro, ricevendo una gomitata dal maggiore in cambio. "Stronzi" borbottò lei, facendoli ridere, lei compresa, prima di tornare a passeggiare per i negozi.

Renjun camminava più lentamente, mordicchiando la cannuccia del suo frappè ormai finito, mentre messaggiava al telefono, sorridente, con la mano libera.

Davanti a lui camminavano l'uno vicino all'altro Sujin e Jaemin. "Come mai hai voluto tagliare i capelli? Ti stavano così bene prima" ammiccò lui, nonostante conoscesse già la risposta.

Le guance della ragazza iniziarono a bollire di un rosso tenue.

Odiava Park Jisung e quel suo maledetto profumo che la faceva cadere ai suoi piedi.

Però, forse, doveva ammettere che il biondino aveva ragione: si piaceva di più con quello stile. "Credo sia una lunga storia, non ti interesserebbe" sorrise lei. Lui sospirò.

"Ti piaccio, non è vero?" constatò dal nulla, facendo sgranare gli occhi alla ragazza.

"B-Beh, a chi non potresti piacere- voglio dire, sei sexy, sei Na Jaemin, pendi dalle labbra di ogni ragazza-" balbettò, ridendo nervosamente.

Il moro sorrise a quel discorso impacciato. "E tu? Tu sei una di quelle ragazze?"

"I-Intendi se sono a-attratta da te?"

"Già" rispose il maggiore guardandola negli occhi.

Si erano fermati e lui le sollevava la testa con due dita sotto al suo mento, costringendola a guardarlo.

Jaemin desiderava catturare quelle labbra con le sue, per assaporare ogni emozione, ma forse era presto. Era decisamente troppo presto.

Renjun, nel mentre, ricevette una chiamata alla quale rispose con altrettanta gioia.

"Chenle-yah, per messaggio ti faceva schifo parlare?" domandò con finta rabbia, ridendo subito dopo.

"Mi mancava sentire la tua voce, hyung" rispose il minore con voce dolce.

"Anche a me mancava, ma stasera ho intenzione di fare un po' di buon sesso, è un mese che non vedo un cazzo oltre al mio, sta diventando stressante" borbottò il maggiore, lamentandosi.

"E chi se lo sarebbe mai aspettato!" esclamò Chenle, retorico. "Huang Renjun sei senza pudore!" scherzò il fidanzato, facendo ridere anche il maggiore.

PRISONER [The ONEIRATAXIA series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora