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A/N: Da ora tenetevi pronti perché le persone iniziano a morire <3

CAPITOLO CINQUANTUNO
«Ti ucciderò Park Jisung»

Hendery correva veloce con il quadrupede sotto di lui. Aveva faticato un po' per i primi chilometri di galoppo poiché fra le sue braccia c'era il corpo sanguinante e privo di sensi di Huang Sujin.

Non conosceva la strada, proprio per questo pedinava la figura incappucciata che aveva ucciso a sangue freddo quei vampiri. Era certo che quel cavallo fosse diretto ad Est. Quell'assassino era sicuramente un traditore della sua stessa specie, non poteva fare altro che fuggire altrove se non voleva morire per mano delle truppe di Lee Taeyong.

La seguiva da lontano: aveva paura di quella persona, però era la sua unica possibilità di riuscire a portare Sujin a casa per essere curata da qualsiasi cosa improvvisa avesse.

Vide il cavallo curvare, poi scomparve fra gli alberi. Anche lui fece la medesima cosa, ma dopo la curva il panorama mostrava solo il verde del terreno e degli alberi. Quell'assassino era sparito nel nulla.

Hendery arrestò il galoppo del cavallo tirando verso di sé le redini con una sola mano. Si guardò attorno, ma non vide nulla. Non sapeva a cosa pensare: come avrebbe fatto?

Improvvisamente una mano piccola, ma forte, si aggrappò alla sua uniforme, tirandolo giù dal cavallo. Hendery fu svelto a lasciare il corpo di Sujin o sarebbe caduta al suolo con lui. Invece adesso lei dormiva ancora sdraiata, anche se in una posizione scomoda, sulla schiena del cavallo.

La mano che lo afferrò fu svelta a spostarsi sulla sua bocca, tappandogliela, mentre quella libera stringeva un pugnale dalla lama affilata, appoggiato fermamente a contatto con la pelle del suo collo. Deglutì.

"Chi sei e perché mi stai pedinando?" domandò una voce femminile. Non si aspettava che fosse una donna. Ci mise un po' a rispondere. Alla donna non piacque l'attesa. "Se capisci la mia lingua allora ti consiglio di parlare perché vado di fretta e dovrò ucciderti"

"Wong Kunhang" sussurrò, incapace di parlare più forte. Lei non attese che il ragazzo rispondesse alla sua seconda domanda, tantoché strinse la presa sul pugnale, facendogli strizzare gli occhi dalla paura. "T-Ti prego" balbettò lui a denti stretti, ma nessuno lo sentì.

"Ho già risentito il tuo nome, Hendery, e so che vieni dal Nord" ringhiò la donna serrando la mascella. "Dammi un motivo valido per non ucciderti"

Lui non ce la fece a parlare, era terrorizzato, sapeva che ogni mossa falsa lo avrebbe ucciso, quindi indicò il suo cavallo. In particolare la ragazza stesa sul quadrupede. "S-Si chiama Sujin, ha soli diciotto anni e morirà se non la porto dal dottore del mio gruppo" disse.

Le orecchie della donna si drizzarono una volta udito il nome. "Perché dovrei fidarmi di te? Provieni dal clan cinese, sei nemico sia di Est che di Ovest-" la ragazza aveva ragione ad essere dubbiosa, ma Hendery sapeva già come rispondere.

"E' stata creata un alleanza per sconfiggere i vampiri che ci minacciano, poi ci dedicheremo alla ricerca dei due membri scomparsi" confessò. Percepì la presa sul pugnale diminuire lentamente. Gli occhi della donna, anche se non poteva vederli, erano lucidi.

"Perché mi stavi seguendo?" domandò, tornando seria. "Io e quella ragazza siamo stati mandati in missione qua alla ricerca di tracce di vampiri, ci siamo allontanati troppo dalla città e adesso che lei è svenuta non conosco la strada. Poi ho visto te ed ho creduto che scappassi proprio lì"

PRISONER [The ONEIRATAXIA series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora