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CAPITOLO TRENTATRÉ
«Q-Quello è sangue?»

Una settimana.
Erano già passati sette giorni da quando aveva scoperto la verità al capannone.

Da quando era in Cina, Sujin era rimasta nella camera singola che Xiaojun le aveva assegnato, senza mangiare o bere, seduta costantemente sul suo letto a fissare il vuoto, mentre si alzava solo poche volte per lavarsi o fare i bisogni nel bagno collegato alla stanza.

Quella mattina si svegliò con un mal di pancia lancinante ed una fame imponente. Fu costretta ad alzarsi dal letto, trascinandosi, controvoglia, verso la porta della camera.

Il gruppo cinese, riunitosi al tavolo della cucina, sobbalzò quando sentirono il rumore scricchiolante della serratura che veniva sbloccata.

Con passo lento e stanco, Sujin si mosse verso la cucina, incontrando, per la prima volta, il suo nuovo team.

"B-Buongiorno" balbettò timidamente, squadrando rapidamente ogni volto. Riconobbe quelli di Lucas, il Raptaquo, e di suo fratello Dejun.

Era piuttosto insicura, non sapeva se i ragazzi l'avrebbero capita. Xiaojun sì, poiché al capannone aveva parlato la sua lingua, ma gli altri?

"Come ti senti?" domandò un ragazzo dai capelli neri con un sorriso rassicurante. "H-Ho un po' di mal di pancia" disse. Parlavano tutti, bene o male, la sua lingua.

Dopodiché un altro demone dai capelli biondi, simili a quelli di Jisung, si alzò, aprendo un mobiletto, estraendo un pacchetto di carta rosa e bianco.

"Tieni, sono delle pillole che gli umani usano, so che funzionano anche per i demoni, però prima dovrai mangiare qualcosa" spiegò, anche lui, con un sorriso sincero, porgendole la scatolina.

"M-Mi chiamo Bae- insomma... Huang Sujin" si corresse con un colpo di tosse, ancora poco abituata a quel cognome. "Dejun ci ha parlato di te, sei sua sorella giusto?" domandò il biondo. Lei annuì.

"Io sono Kun, il capo gruppo, loro sono Hendery-" il biondo presentò tutto il suo team, partendo da sé stesso e dal ragazzo dai capelli neri che le aveva sorriso in precedenza. "-WinWin, Lucas, Ten e-" il leader fu interrotto da un ragazzo che entrò disinvolto in cucina. "Sujin?" disse con le sopracciglia aggrottate, confuso dalla presenza della ragazza.

"YangYang?" domandò lei, incredula. "V-Voi vi conoscete?" domandò Winwin. "Ero il suo Protagora" spiegò fissando il marchio sul collo della ragazza.

Le sue guance si fecero rosse e la sua mano salì al suo collo, coprendo le cicatrici imbarazzata.

"Ti hanno già marchiata?" domandò Hendery, facendola annuire. "Park Jisung, il fratello di quel cacciatore di demoni" Yangyang parlò, ruotando gli occhi al cielo.

"U-Un attimo" balbettò Lucas. "Lei non era un demone bianco?" Sujin mimò un 'sì' con le labbra. "Mi state dicendo che nascerà un nuovo argentato?!"

"Non lo sappiamo, Sujin è un demone completo, potrebbe nascere un argentato come un altro demone nero più potente di Jisung" spiegò Ten in modo saggio. "Se fosse più forte di lui... potrebbe esserci la possibilità che sconfigga i vampiri?" chiese, quindi, Yangyang.

"Forse" questa fu l'unica risposta che il Protagora ottenne dal suo capo, poi cadde il silenzio.

Un'improvvisa fitta di dolore colpì l'addome della ragazza, facendola ripiegare leggermente. Kun lo notò, quindi le consegnò una mela, poi la scatola di pillole ed un altro pacchetto leggero e soffice color lilla. "Va in bagno e prenditi il tempo che ti serve" disse in tono rassicurante.

PRISONER [The ONEIRATAXIA series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora