CAPITOLO 14

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Ore 16:00. Luen, dopo aver preso il diamante ed esser salita in sella alla sua moto nera a neon fuxia, si stava dirigendo a tutta velocità verso la Città dell'Acqua. Al momento stava attraversando il Deserto dei giganti, abitato da azaltas con il potere del gigante. La sabbia gialla come il sole, le case che si trovavano sopra a dossi di sabbia, e i rumori dei mercati. Un posto vivace anche se molto caldo. Dopo 10 minuti, arriva al confine con le Montagne del Principe di Ghiaccio, un luogo gelido e avvolte silenzioso, per sorvolarlo attivò nella moto la versione "no ruote" così che potesse volare. Attraversa i Giardini del cielo. Per proseguire tra la grande Foresta dell'Antichità.

Dopo 20 minuti, arriva al confine della Città dell'Acqua. Non appena si inoltra nei primi strati di terra, nota delle fontane all'ingresso della città e nei fianchi di esse delle enormi cascate che facevano un gran baccano. Un posto bellissimo e perfetto per l'estate. Non appena entra in città vede tutte le case e i palazzi, negozi e alcuni mercati. Con la moto sorvola sopra al fiume di Succo di Cocco, infatti si potevano vedere delle microscopiche falene azzurre che si nutrivano del succo. Attraversato un piccolo bosco di alberi di sapone, bianchi come la neve, si poteva sentire un buonissimo profumo di pulito. Anche se indossava il casco. La città era colma di fiumi di vario genere, non venivano navigati da barche, ma solo usati per nuotarci. Il tutto era governato dalla Regina dell'acqua che è anche la custode del drago del caos che spesso usa solo in battaglia. Luen doveva incontrarla, anche se la conosceva molto bene, hanno sempre avuto un'amicizia di penna, anche se nel loro caso erano messaggi sul telefono.

Arrivata a palazzo tira fuori la sua carta d'identità e la mostra alle guardie del palazzo. Indossavano dei cappotti azzurri a maniche corte blu, sui polsi avevano delle fasce blu, pantaloni lunghi fino al ginocchio celesti, scarpe celesti. Dopo che la lasciarono passare, attraversa un piccolo ponte, sotto c'era un lago con dei pesci rossi molto grandi. Arrivata dall'altra parte entra all'ingresso, sale 3 rampe di scale con tappeti azzurri. Arrivata alla sala del trono, vede una donna dai capelli biondi e occhi celesti. I capelli corti fino alle spalle, con vari ciuffi biondi. Occhi celesti come il mare. Indossava un cappotto blu, con il cappuccio rosso, sulle spalle aveva spaghi bianchi e maniche azzurre. La maglietta sotto era divisa a metà orizzontalmente da azzurri e bianco. Una cintura rossa. Con una frusta azzurra e una punta d'ora sul fondo. Jeans celesti. Stivaletti azzurri, blu e con bracciali dorati sulle caviglie. Aveva anche una corona d'argento con zaffiri incastonati. Un bracciale rosso che di solito si usa come scudo.

Una volta entrata, nota subito le rifiniture azzurre sul soffitto bianco. Le colonne erano acquari con dentro dei pesci che nuotavano avanti e indietro. Erano di vari colori, ma sempre della stessa specie.

La donna si avvicina sorridendoli gentilmente –"Com'è andato il viaggio?"- chiede cortesemente. Luen si toglie il casco, mostrando il suo volto, in pochi conoscevano la faccia della Comandate, a parte i reali –"molto bene, è stato piacevole, sono venuta in moto"- dice ricambiando il sorriso. La donna si chiama Chemi Rageshade una donna alfa –"potevi usare il treno, avresti faticato di meno"- informa con attenzione. Luen alza le spalle –"mi piace viaggiare, ma sai che in realtà sono qui per quello"- le dice a bassa voce. Chemi diventa seria e annuisce –"lo so, ma non capisco a cosa ti serve quel mostro, ci ho messo anni per addomesticarlo e adesso dovrei consegnarlo ad un altro padrone?"- domanda sconcertata, anche se in realtà sapeva la risposta. Luen entra subito in empatia con lei –"ascolta, so che ti sto chiedendo un favore molto grande, ma quello spirito del caos mi serve per salvare una vita"- spiega preoccupata della risposta. Chemi la guarda per un attimo, vedendo che le fa gli occhi da cucciolo bastonato –"credi davvero che possa aiutare questo azaltas?"- domanda quasi pronta a rinunciare. Luen si acciglia –"in realtà è un umano che diventerà azaltas"- specifica sorpresa. Chemi spalanca gli occhi –"COSA?! E io dovrei sprecare il mio drago per un umano?!"- urla offesa. Luen ritorna in sé, iniziando a parlarle da persona seria –"hai ragione, non lo farei neanche io... ma un mio sottoposto conferma che sono veramente innamorati... probabilmente gli darei la possibilità di dimostrarmelo"- confessa con un dolce sorriso. Chemi non poteva resistere a quello sguardo, sapeva bene che l'avrebbe convinta in un modo o nell'altro –"va bene"- sbuffa e aggiunge –"ma dovesse succedere qualcosa ti giuro che lo porterò via e l'umano ritornerà cadavere"- le dice severa. Luen sorride e annuisce velocemente prima che cambiasse idea –"fidati di me"- le assicura.

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora