CAPITOLO 82

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Pianeta Desi

La squadra stava combattendo e tenendo testa ai tre Desi, non sapendo che degli individui sospetti e vestiti di bianco li osservava di nascosto. Il bagliore della luna non poteva illuminarli abbastanza da essere notati, almeno non con la vista.

Ma ad Anna non servivano gli occhi per sentire tramite le brezze del suo potere, che c'era qualcuno che li osservava. Prima ancora che potesse dirlo ai compagni, venne attaccata da un soldato, usò la sua spada per attaccare, come se cercasse di infilzarle la testa. Anna riuscì a difendersi creando un vortice d'aria che fece volare via non solo i soldati illumix, ma anche alcune strutture. Asciugandosi il sudore con il polso, capisce di essere quasi circondata; gli altri si sono allontanati troppo, devo trovare un modo che non li faccia avvicinare mentre combattono. Riflette preoccupata. I suoi pensieri vengono interrotti, quando un illumix l'attacca con dei proiettili di luce che la colpiscono sulle mani e le attraversano il petto. Cade in ginocchio, cercando di tenersi sollevata con le mani.

Alcuni soldati si avvicinano. Intanto che Anna usa tutta la sua forza per alzarsi, sputando sangue dalla bocca e sentendosi molto stanca. Le ferite bruciavano molto e qualcosa dentro di lei le diceva che non ce l'avrebbe fatta. Un soldato le corre incontro, sfoggiando una spada simile ad una katana grigia, la punta verso il petto.

Del soldato non si poteva vedere il viso, ma lei sapeva che c'era un ghigno sotto quella maschera. Un momento di gloria per il nemico, se non fosse che... la sua lama si spezza. Anzi viene spezzata.

Coprendole completamente la visuale, qualcuno si mette davanti ad Anna che allibita spalanca gli occhi.

I soldati iniziano a cadere a terra sanguinanti, il loro sangue azzurro scivola via attraverso il terreno sporco. Non c'è alcun rumore. Semplicemente cadono e muoiono dissanguati. Non avevano nemmeno il tempo di rendersi conto chi era che li uccideva. Però il cappotto rosso e lungo, di fronte a lei, non lasciava dubbi, era un alleato.

Le strade prima nere, adesso erano dipinte dello stesso colore della terra naturale del pianeta. Un blu si sparse anche sui muri, mostrando a chiunque passasse di lì che degli illumix erano stato fermati. La grande luna adesso mostrava i corpi distesi e senza vita degli avversari.

-"sapevo che voi umani avevate bisogno di aiuto, siete ancora dei novellini"- dice una voce maschile profonda. Proveniva dalla persona di fronte ad Anna, un tipo più alto di lei che le dava le spalle, con il lungo cappotto rosso scarlatto. Anna non riusciva a muoversi a causa delle ferite profonde, quindi anche volendo non poteva aggirarlo per guardarlo in faccia. Il maschio si volta a guardarla con gli occhi dello stesso colore del classico nastro rosa che si appende quando nasce una bambina. Al centro c'era un cuore nero –"ti ricordi di me? Sono il generale dei Desi, mi chiamo Heha"- precisa severo. Anna gli sorrise gentilmente, anche se non era il momento –"si, la ringrazio"- risponde. Heha le diede un'altra occhiata –"quelle ferite sono pericolose, non dovresti muoverti molto, però intanto usa questo"- informa, porgendole una boccetta simile ad un profumo –"questo spray creerà una protezione sulle ferite, così che non peggiorino, non è molto ma è meglio di niente"- conclude.

La piccola boccetta era azzurra e con dei fiori disegnati sul fondo di essa di colore rosso, con accanto una piccola croce bianca, mentre dei fiori gialli stavano sui contorni del tappo e scendevano sui lati come piccole siepi dalle foglie viola e infine decorato da perle verdi come un bracciale attaccato sulla boccetta. Sebbene Anna avesse dei buchi sulle mani, cercò di premere il bottone e si spruzzò tutto il liquido addosso sentendo un sollievo non indifferente. Adesso poteva muoversi senza provare altro dolore. Riprendendosi dall'agitazione di essere in trappola, Anna non poté trattenersi dal chiedere –"come faceva a sapere che ero qui?"- incuriosita.

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora