CAPITOLO 70

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15/8/2020 Terra

Quel giorno toccava ad Elisa e Morios.

Morios era appoggiata con la schiena al cristallo. Fissava il soffitto mentre ripensava a tutto quello che aveva dovuto studiare e ai lunghi allenamenti con il dio bianco, che lei poteva chiamare per nome, ovvero Leonardo. Ricordava quanto era stanca all'inizio e che credeva di non essere all'altezza. Rammentava anche quando Leonardo la tranquillizzava e cercava di darle fiducia. Aveva appreso molto, soprattutto le questioni che riguardavano gli altri alieni.

Flashback

La biblioteca era grande, con scaffali in legno e un grande camino in fondo ad essa. Le pareti erano bianche, perfette per illuminare bene la grande sala. Era piena di libri, sia antichi che recenti. Il camino bruciava abbastanza da poter cucinare un arrosto di volatile gigante, forse più grande di uno struzzo.

La lista dei volumi da studiare della dea blu era lunga. Morios stava leggendo il sesto libro quel giorno, ed era affaticata per gli allenamenti con la spada che aveva praticato con il dio bianco, il quale non era affatto fiacco. Al momento stava leggendo un testo che parlava della manipolazione della luce, uno dei suoi elementi di dea. Doveva imparare la teoria e la pratica della manipolazione dell'acqua, dell'aria, della luce, della fortuna e della guarigione. Studiava come curare chiunque sia malato e non sia morto, ferite superficiali e profonde, per non parlare di come salvare la vita alle persone colpite da patologie terminali.

Il suo ruolo era difficile, doveva portare sia la fortuna che la positività. Il suo unico problema era che sebbene fosse la guaritrice cosmica, non sapeva nulla di medicina. Aveva sempre investigato e risolto casi, ma non aveva mai avuto a che fare con il pronto soccorso, certo ha partecipato al corso obbligatorio prima di essere inserita nella squadra di Jenna. Però questa volta occorreva esperienza avanzata e lei non ricordava neanche le basi. Doveva sapere anche quali rimedi naturali poteva usare per curare i feriti o malati, ad esempio alcuni liquidi disgustosi ma efficaci venivano prodotti con fluidi provenienti da insetti. Altri invece spiegavano come comporre ricette chimiche per guarire in maniera rapida. Avvolte però si approfittava di quei momenti di studio e si faceva procurare dalle cameriere fantasma del palazzo, i giornali che riguardavano Azaltieri che parlavano di tutti i pianeti, così da poter comprendere a che punto erano gli altri alieni e gli azaltas, più di una volta lesse anche di articoli che riguardavano la Terra. Senza volerlo si incantava a leggerli, trovandoli interessanti e precisi. A differenza dei giornali della Terra di prima del virus, che erano corrotti e che quindi in molti articoli c'erano delle ombre nascoste, i giornali di Azaltieri erano senza peli sulla lingua.

Ma quella sera stava ancora leggendo i manuali d'istruzione, mentre il fuoco del camino le faceva compagnia.

-"dovresti fare una pausa, sarai stanca"- commenta una voce maschile.

Morios alza gli occhi dalle pagine. I suoi occhi verdi puntano sulla figura vestita di bianco di fronte a lei –"Leo... che ci fai qui?"- domanda quasi sorpresa.

Il dio bianco sorrise dolcemente –"io da piccolo passavo molto tempo fra i libri, amavo sapere e imparare... sia su di me che sugli altri"- racconta calmo e rilassato. Morios lo fissò rimanendo seria –"eri della categoria, topo da biblioteca, eh?"- commenta voce bassa, ritornando a ridere. Leonardo si siede di fronte a lei.

La parte frontale, dove stava seduta Morios era piena di libri e una tazza di caffè sul fianco di essi. Mentre Leonardo era libero da ogni oggetto –"scommetto che hai cercato di fare delle ricerche sul virus della Terra, vero?"- chiede, anche se sapeva già la risposta. Morios si accigliò –"si, ammetto di aver cercato qualcosa, ma i risultati non sono stati quelli sperati... però... un dio con l'onniscienza potrebbe dirmi tutto quello che voglio sapere"- informa lanciando uno sguardo d'intesa. Leonardo sorrise divertito –"purtroppo non ne so molto neanche io, ma uno spiritello mi ha detto che ami bere alcool... quindi ti ho portato un assaggio di quello di Azaltieri"- disse sollevando una bottiglia di vino da una mano. Come se l'avesse fatta apparire dal nulla o da sotto il tavolo, intanto che nell'altra aveva due bicchieri semplici.

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora