CAPITOLO 41

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Passò una settimana – 18/5/2020 – venerdì

Dopo una settimana. Ore 07:30. Maria si alza e si prepara una colazione che comprendeva un bicchiere di rum con un biscotto all'interno. Lo preferiva per far colazione, e poi le faceva mantenere il buonumore. Era al settimo cielo, aveva trovato la sua amica ed era viva, non poteva desiderare qualcosa di più. Andò in camera e si mette dei jeans blu, una canottiera verde e la giacca in pelle verde scuro. Come scarpe indossava: stivali alti fino alle caviglie. Era pronta a ritornare in ufficio, e di questo non era molto entusiasta. Avrebbe preferito una pallottola al braccio che ritornare in quel noioso ufficio, ma era da tutta la settimana che era felicissima per aver incontrato la sua amica e cosa più importante aver scoperto che è viva. Salì in macchina e accese il motore.

Alle 08:00. Arrivò in ufficio, tutti si sorpresero per la puntualità. Solitamente arrivava dopo le 09. Era incredibile. Elisa la fissò con un sorriso, sapendo il motivo di tanta contentezza –"ultimamente sei più felice del solito, vero?"- domanda divertita. Maria annuisce, mentre si siede al solito posto. Jenna era molto contenta, non credeva che un giorno avrebbe visto quel tipo di sorriso della sua detective preferita. Ivan rise per un attimo per poi ritornare serio –"Maria... la tua amica, sembra piuttosto forte, non vorrei pensare al peggio ma, è da un po' che me lo chiedevo, come pensi di reagire? ... voglio dire... hai intenzione di stare al nostro fianco?"- domanda perplesso con le braccia incrociate intanto che la fissa. Maria si sorprende della domanda, non sapevo cosa dire in quel caso –"... non vedo perché dovrebbe succedere, gli azaltas sono nostri alleati adesso, perché dovrebbero rimangiarsi la parola data?"- interroga severa. All'improvviso l'atmosfera comincia a farsi molto pesante. Deepa sospira insoddisfatta –"quindi, stai evitando la domanda"- conferma seria. Maria si acciglia –"affatto, dico solo che è inutile parlarne, io non ho intenzione di tradirvi, ma non ho neanche intenzione di lasciare Luen al suo destino"- spiega lanciando uno sguardo alla collega. Deepa si impuntò –"come puoi preferire lei a noi?! Non hai visto come ti trattava? Non ti voleva tra i piedi, meglio che te ne fai una ragione. Lei si è costruita una vita con quei mostri e mentre lo faceva ha ucciso i miei genitori!"- esclama furiosa, si alzò in piedi e fissò la detective. Maria mise le mani a pugno, trattenendo la rabbia, stava per ribattere ma venne interrotta. Jenna si alzò in piedi e fissando con altezzosità le due donne –"smettetela! Deepa... non sai perché la comandante ha ucciso i tuoi genitori, ma se vuoi investigheremo a riguardo. Maria... spero che tu stia usando la testa, non è il caso di farsi comandare dal cuore in queste questioni"- rimprovera seria con tutta la calma che aveva in corpo. Anna non riusciva più a trattenersi, si alzò in piedi sbattendo le mani sulla scrivania, tremavano per il nervoso –"l-la comandante non è cattiva! Mi ha salvato la vita, ha realizzato il mio sogno di vedere la Terra, quale azaltas farebbe una cosa del genere per un'umana?! Deepa, io e te saremmo sempre in disaccordo a riguardo, ma io ammiro quella donna e se ha ucciso i tuoi genitori... beh, mi dispiace ma deve aver avuto le sue ragioni!"- esclama con occhi pieni di tristezza. Maria spalanca gli occhi sconvolta –"Anna..."- sussurra dispiaciuta. Deepa ribatté subito –"ti dispiace?! Quella è un'assassina! Per me dovremmo sterminarla al momento buono!"- sostiene la donna, sbattendo un pugno sul tavolo. Thomas provò a fermarle –"ragazze, calmatevi, non mi sembra che valga la pena litigare"- obbietta determinato. Ivan annuisce, serio come sempre, rivolge uno sguardo alla moglie che non accetta alla ritirata della discussione –"ha ragione Thomas, litigare non serve a nulla"- afferma appoggiando la schiena alla sedia. Anna non smise di difendere il soggetto della discussione –"e poi... vorrei sapere cosa ne pensano gli altri, quando abbiamo fatto un patto con gli azaltas non avete mai aperto bocca"- conferma seccata, mentre si guardava attorno. Howie sorrise nervosamente, non sapendo cosa dire –"beh, io sono felice che la abbiamo dalla nostra parte creature così potenti, voglio dire... li stiamo combattendo da anni, era ora che facessimo un patto di pace"- spiegò grattandosi la testa, non era abituato ad avere una scena nel famoso palco della squadra. Thomas annuì felice, era contento di non essere l'unico con quell'opinione –"anch'io sono tranquillo a riguardo"- afferma sorridente. Anna sorrise insieme a suo marito. Vanessa si unì a loro –"io sono un po' incerta a riguardo, ma finché non faranno brutte mosse a me sta bene, avremmo un po' di tranquillità e ora sappiamo che il vero nemico sono gli illumix"- racconta con semplicità e serietà. Thomas annuì –"appunto, inoltre, finora hanno sempre rispettato l'accordo, se abbiamo bisogno di aiuto in guerra loro ci difenderanno. Certo, sono alieni, ma come vedi non è come nei film"- spiega il detective. Tutti si risiedono, la conversazione si era tranquillizzata e quindi anche l'atmosfera. Vanessa annuisce dando ragione al collega. Jenna si calmò –"visto? Non c'è bisogno di mettersi a litigare, l'unica persona in questa squadra che non accetta le cose sei tu Deepa"- commenta seccata. Deepa mette il broncio, con le braccia incrociate, guardò Ivan furiosa –"potevi almeno difendermi"- dice a bassa voce. Ivan alza le spalle –"ma io sono d'accordo con te, gli azaltas si sentono superiori e quello che mi fa incazzare e che credono di capire i mortali come noi, ma in realtà non hanno la minima idea di cosa vuol dire vivere per poi morire"- risponde severo, cominciando a scrivere al computer. Fearghal sbuffa –"meno male che questa conversazione è finita"- dice passivamente. Howie sospirò –"perché?"- curioso di sapere la risposta che non tardò ad arrivare –"perché odio chi pensa di conoscere una persona solo perché ha fatto cose di cui non sanno neanche i motivi"- spiegò serio. Jenna sentì il suo computer emettere un trillo, guardò verso le mail e cliccò sopra l'icona, lì trovò un messaggio: Cara Jenna, tu e la tua squadra siete invitati a fare un controllo medico per verificare possibili danni, ferite interne e maledizioni. Vi preghiamo di presentarvi alle 12:00 nell'infermeria della centrale, così che si possa fare il tutto. Inoltre, il dio mi ha mandato delle informazioni sugli illumix in modo da stare molto attenti, visto che siete la squadra scelta per affrontare questo genere di situazioni, siete pregati di impararvelo molto bene dato che tu e un membro della tua squadra a tua scelta siete convocati alla riunione tra me la Leader e il dio, domani alle 20:00 di sera. Grazie e buona giornata.

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora