CAPITOLO 50

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Sabato sera – in ufficio

Jenna aveva detto a Elisa di avvertirla quando Maria si sarebbe svegliata e così lo ha fatto. Jenna spiegò subito quello che era successo e che avevano una riunione, anche se in realtà le stava ricordando l'incontro.

In quel momento, Jenna era seduta su un tavolo lungo ovale, mentre Maria era in piedi dietro di lei. Di fronte a loro erano accomodate la leader Ingrid e Adara con delle cartelle e il suo tablet. Stavano aspettando che la comandante arrivasse per le spiegazioni delle procedure.

-"ma quanto ci mette? La conosco dovrebbe essere già qui"- si lamenta Adara guardando l'orologio della stanza.

-"forse ha avuto un imprevisto"- propone Ingrid con serietà.

-"com'è andata la vostra prima missione con quell'essere?"- domanda Adara.

-"beh... direi che è andata abbastanza bene, dobbiamo abituarci tutto qui"- risponde Jenna, con un certo imbarazzo. Adara la fissa infastidita, sapeva che stava mentendo –"bene, ora dimmi la verità"- ribatte puntando l'indice sul tavolo, mostrando molto bene anche le unghie ben curate. Jenna non si sorprese del suo comportamento, conosceva la sua incapacità di mentire –"all'inizio è stato problematico, ma poi ci siamo compresi... in qualche modo"- cerca di spiegare, senza rivelare altre informazioni. Del resto Adara era una ex poliziotta e spesso le capitava di interrogare i sospettati, non aveva mai fallito nel trovare il colpevole.

Subito dopo, sentirono una porta aprirsi e videro la comandante entrare con calma. Senza salutare o rivolgere uno sguardo a qualcuno, si mette a capo tavola. Dalle tasche dei pantaloni, prende un oggetto di metallo, rotondo con uno schermo azzurro al centro. Lo appoggia sul tavolo e da esso esce una schermata chiara e limpida, come una televisione che mostrava il dio.

Con i soliti abiti bianchi, senza il cappuccio bianco e con la maschera argentata che li copre il naso e la bocca. Ma lasciava che gli occhi si vedessero molto bene, uno verde e uno blu. Incrocia le mani di fronte a tutti e comincia a parlare –"salve a tutti, prima di tutto voglio informarvi che posso sia vedervi che sentirvi"- informa passivamente. Adara sospirò –"meno male"- con un tono infastidito. Il dio continuò, ignorando il commento –"ora che siamo tutti dalla stessa parte per salvare l'universo, vi spiegherò bene il piano attuale"- dice severo e aggiunge –"noi azaltas abbiamo scoperto che gli illumix non sono gli unici nemici, essi fanno parte di un'organizzazione chiamata Dark Rose, formata da razze di alieni ben conosciute, vi daremo la lista a fine riunione. La Dark Rose ha come scopo quello di conquistare l'universo distruggendo tutte le civiltà per popolarle con le loro uniche razze. Inizialmente se la presero solo con noi azaltas, ma poi puntarono anche agli alleati. Voi adesso fate parte della nostra alleanza, composta da varie razze disposti a tutto per mantenere la propria libertà e cultura. Questa guerra va avanti da moltissimi secoli. Tuttavia, ai nostri nemici servono ben 12 oggetti creati dalle divinità, alcuni sono in nostro possesso e nascosti, altri però sono dispersi, come ad esempio le cinque pietre primordiali degli elementi... "- spiega severo. Intanto che la comandante prende delle cartelle bianche dall'interno della giacca nera, e le consegna alla leader, Jenna e Adara.

Leonardo intanto continuò con la spiegazione –"... voglio avvertirvi, non sarà facile soprattutto per voi che siete senza poteri o abilità. Dovete tenere al sicuro qualsiasi cosa possa essere considerata un'arma, proteggete il vostro popolo, perché il loro scopo è quello di distruggere, estinguere razze e conquistare pianeti. Inoltre, la Dark Rose non è l'unica cosa di cui dovrete preoccuparvi, ci sono anche altri alieni che vogliono conquistare l'universo, sebbene non facciano parte della Dark Rose, possono essere comunque molto pericolosi. Parlando d'altro, il vostro stile di combattimento è piuttosto semplice e non può aiutarvi nella lotta corpo a corpo tra alieni, quindi meglio che scegliate una squadra e la mandiate tra una settimana nella nostra accademia, essa verrà addestrata dal nostro maestro di combattimento migliore"- illustra assennato. Tutte si guardarono, Ingrid che prende il comando della conversazione –"va bene, nessun problema"- risponde amichevolmente. Leonardo non aveva ancora finito –"alla squadra fornirò attrezzature apposite per combattere e tute resistenti a colpi forti"- spiega severo e dopo aver salutato chiude la chiamata. La comandante raccoglie il dispositivo dal tavolo e se lo rimette in tasca, per poi inchinarsi leggermente per salutare e andarsene. Maria avrebbe voluto fermarla per parlarle, ma non fece in tempo. 

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora