CAPITOLO 55

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Miunes era arrivato al palazzo bianco divino e dopo aver superato le guardie vestite di bianco all'entrata, arriva nell'atrio di esso e aspetta. Leonardo possedeva l'onniscienza quindi, con i capitani, a parte la comandante, non gli serviva un cellulare. Una volta che il dio bianco arriva nell'atrio, Miunes si inchina subito e si rialza –"dio bianco, non hai idea di quello che abbiamo scoperto"- dichiara severo. Leonardo alza un sopracciglio –"non ne ho idea? Intendi che è una scoperta divina?"- chiede severo. Miunes consegna la cartella che aveva in mano –"una donna azres, secondo i registri è la figlia di Chemi Rageshade ed è anche colei che è destinata a diventare la dea guaritrice, o almeno secondo i registri riservati"- spiega. Leonardo apre la cartella, ma lui rimase passivo, sapeva che quella ragazza era diversa dal resto degli umani e ora ne aveva la conferma –"uhm... va bene, ma adesso calmati, sento il tuo cuore che sta per uscirti dal petto, non ti ho mai visto così agitato"- dice serio –"ora va a casa, riposati, io farò degli accertamenti e poi vedremo cosa fare"- informa passivo.

Miunes obbedisce, fa un ultimo inchino e si invia verso l'uscita. Mentre Leonardo con la sua solita calma, si teletrasporta al palazzo oscuro divino, ovvero il palazzo delle famiglie dell'origine. Dopo aver attraversato qualche corridoio lungo dal soffitto alto, arriva finalmente davanti alla porta che era già aperta.

Leonardo entra e si ritrova in una specie di vortice stellato e dalle sfumature pastello chiare. C'era qualche scintilla che svolazzava attorno all'uomo seduto a gambe incrociate al centro della stanza senza pavimento e senza soffitto. L'uomo aveva capelli lunghi e neri, ma dai riflessi brillanti e dorati, con vari colori sulle punte di ogni ciuffo. Erano raccolti come nell'antica Cina degli umani. I suoi occhi era gialli e al momento fissava il nulla. Vestiva con abiti bianchi e dorati, dallo stile largo e comodo. Lui era il Dio Eterno, colui che ha creato il tutto, sia il dio infinito che il dio del nulla. Creatore dell'equilibrio (Tao) e della famiglia Universale. Colui che controlla tutti gli dei esistenti e che riesce a vedere il passato, presente e il futuro di tutti. L'unico che è sempre esistito, anche prima della creazione dell'etere.

-"sei pensieroso, più del solito"- comunica il dio Eterno con un sorriso rilassato.

-"hai ragione, come sempre... dio eterno, devo chiederti una cosa, ma sono sicuro che sai di cosa si tratta"- dice severo Leonardo.

-"vuoi sapere se quella ragazza è veramente la dea blu, vero?"- chiede gentilmente il dio Eterno.

Leonardo annuisce.

-"si, è lei... e questo ti preoccupa"- conferma il dio.

-"in passato mi hai detto che tutti gli dei assoluti sono completamente diversi l'uno dall'altro, puoi dirmi se sarà gestibile o meno?"- domanda Leonardo sentendo un leggero nervosismo.

-"questo dipende da come tu la gestirai, posso solo dirti che è assolutamente lei"- afferma nuovamente il dio Eterno, divertito dalla reazione del giovane di fronte a lui.

Leonardo sbuffa –"capisco, dovrò cavarmela da solo, eh?"- commenta portando pazienza –"grazie per il tuo tempo dio Eterno, le auguro buona giornata"- saluta. Però la potente divinità, lo ferma con una frase –"non preoccuparti, sarai all'altezza della situazione"- tranquillizza con un sorriso. Leonardo esce dalla stanza e prende un respiro profondo: cominciamo!. Pensa convinto. Chiude i suoi occhi verde e blu, così si teletrasporta di nuovo nella sua dimora, proprio nell'atrio. Una volta che ha riordinato le idee, prende il suo telefono e seleziona un contatto, dopo pochi squilli, risponde –"Rokber, devi andare a prelevare Maria Mogrish, è urgente, portala al palazzo bianco, nel mio ufficio"- ordina severo e riattacca.

Intanto che si dirigeva verso il suo studio. 

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora