CAPITOLO 49

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Stesso giorno. Sabato.

Quando la squadra arrivò a casa di Maria. Anna raccontò loro cos'èra successo e lo stesso fece Jenna.

–"state bene? Gli illumix sono alieni molto testardi"- dice preoccupata Anna. Thomas l'abbracciò e le baciò la guancia –"per fortuna stai bene, quella donna aveva detto che eravate morte"- dichiara per poi staccarsi dal forte abbraccio. Anna gli sorrise. Jenna sbuffò –"sono felice che stiate bene, ma dov'è la comandante, adesso?"- chiede severa. Tutti si erano accomodati sul divano. Eleke ruotò gli occhi –"si sta facendo una doccia mentre la principessa si sta lavando"- risponde la generale. Giria ridacchiò –"davvero? Chissà se si stanno lavando a vicenda"- si chiede divertita. Eleke sospirò, conoscendo la voglia di scherzare della sua subordinata –"piuttosto Giria, per che diavolo sei venuta qui?! Non ti ho dato l'ordine di seguirmi!"- esclama seccata. Giria non si fa problema a dire la verità –"è stato il re a mandarmi, visto che non abbiamo tue notizie da diverse ore e poi ... aveva paura che la comandante fosse impazzita e ti avesse ucciso"- informa con tranquillità. Sul viso di Deepa compare un ghigno –"mi consolo, non sono l'unica che odia quella donna e la vede per ciò che è"- commenta acidamente.

-"come prego?!"- dice Eleke con voce bassa e minacciosa, mentre fissa la donna militare.

-"se perfino il tuo re ne ha paura, perché la difendi? Che cosa ha fatto per meritare tutta quella stima?"- interroga irritata Deepa.

-"Deepa!"- richiama Jenna, volendo che si calmasse prima di provocare ulteriori danni.

Eleke non rispose, ma continuò a fissarla cercando di reprimere l'impulso di attaccarla.

-"cerchiamo di calmarci tutti! È chiaro che ognuno ha un'opinione diversa della comandante, c'è chi la vede come una donna di tutto rispetto e onore. C'è chi la vede come un mostro. C'è chi la vede anche come un verme da schiacciare o addirittura come... un mistero da studiare. Ma questo non ci deve impedire di obbedire agli ordini e di assistere il nostro popolo, giusto?"- dice Giria con la sua solita allegria elegante, poi si rivolge alla generale e si addolcisce –"non è quello che ripete sempre lei... generale?"- chiede. Eleke distoglie lo sguardo dalla subordinata e si allontana di qualche passo dal gruppo di umani seduto di fronte a lei. Jenna si alza dal suo posto e annuisce –"avete assolutamente ragione, vi chiedo scusa per il comportamento della mia subordinata, ancora non sono riuscita ad insegnarle di tenere a freno la lingua"- afferma.

Eleke ruotò gli occhi infastidita e poi bussò alla porta del bagno –"comandante! Principessa! Come sta andando?"- domanda assennata.

-"tutto bene generale! Io e la comandante stiamo parlando con l'angelo!"- esclama la principessa disinvolta.

-"ah bene... aspetta... l'angelo?"- chiede spalancando gli occhi e con un calcio butta giù la porta per poi ritrovarsi davanti una scena molto strana.

La comandante aveva un asciugamano bianco che le copriva la maggior parte del corpo, fino alle ginocchia e si potevano vedere gli stivali neri che indossava. La principessa era al suo fianco di fronte al lavandino che si stava asciugando i capelli con il fon che aveva in mano la donna omecal. Il tutto accompagnato da un uomo dai capelli bianchi e occhi di diverso colore, uno dorato e uno azzurro, vestito di bianco, che stava abbracciando il collo della comandante.

Eleke sguainò la spada, puntandola verso l'uomo –"allontanati subito da loro!"- esclama. L'uomo sorrise divertito –"adorabile"- dice allegramente, dalla mano destra comparì una spada azzurra/bianca e subito ci fu uno scontro fra lame. Tutti si avvicinarono alla porta del bagno e videro la scena, sconvolti, presero le loro armi e si sentirono pronti a colpire. Ma Luen li interruppe subito –"Light! Dacci un taglio, sai benissimo che la generale Eleke non può permettere che un estraneo si avvicini alla principessa"- avverte passivamente, intanto che continuava ad asciugare i capelli della quindicenne. Light si allontanò dalla generale facendo dei passi indietro, fino al tornare alle spalle della comandante –"si, mia signora"- risponde con un ghigno e un tono gentile. Eleke si allarmò subito –"comandante chi diavolo è quest'uomo?!"- esclama preoccupata. Hoethy si voltò verso la generale e con un'espressione seria la fissò –"lui è l'angelo custode della comandante"- risponde con calma.

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora