Erano ormai le 11:00 di mattina, Maria ora chiamata Morios, era stata accompagnata da Rokber, ritornata nel dormitorio dove alloggiavano i suoi amici. Dubbiosa perfino nell'aprire la porta di fronte a lei, fa un respiro profondo ed entra. Rokber continua a fissarla, non solo perché doveva riaccompagnarla, ma anche perché doveva proteggerla in caso di attacchi terroristi. Sebbene tutti i tipi di portali per Azaltieri siano stati chiusi secoli fa, esisteva la possibilità che qualcuno riuscisse ad aprirne uno. Anche se improbabile.
Nell'atrio c'erano tutti quanti seduti sui divani, guardavano il camino acceso per scaldare la grande stanza. Maria entra e tutti la guardano. Jenna si fa avanti –"com'è andata? Cosa è successo?"- chiede preoccupata. La detective prende coraggio e racconta tutto. Sulla sua identità, sulle pietre primordiali, sulla Dea blu e il resto.
Alla fine, tutti rimasero in silenzio. Ivan fu il primo a rompere il silenzio –"tutto questo è assurdo! Sembra quasi un presa per il culo"- commenta nervoso. Vanessa si era raggomitolata sul divano –"quindi vuol dire che quattro di noi sono alieni"- afferma turbata. Elisa guarda la collega –"e tu ti chiami Morios?"- domanda incredula. Maria annuisce –"esatto, ha sconvolto molto anche me... il Dio bianco vuole che ... facciate tutti quanti il test del DNA, così troveremo subito le pietre, dato che alterano il corpo"- spiega preoccupata. Deepa sbuffò –"cosa? Per quanto dovremmo subire questo?"- interroga rabbiosa.
-"sentite, andrà tutto bene... credo che sia meglio collaborare, inoltre, se noi abbiamo simili poteri possiamo stare certi che gli azaltas non ci faranno del male"- spiega Maria.
-"e quando scopriremo chi ha le pietre cosa faremo?"- domanda Fearghal con calma.
-"il Dio bianco ha detto che ci insegnerà ad usare i nostri poteri... e chi possiede le pietre sarà il loro custode"- risponde Maria, cercando di farli agitare.
-"oh mio dio, faremo la fine del sorcio"- disse sconvolta Angelina.
-"io ho una domanda migliore, incontrerai la tua famiglia biologica?"- domanda Thomas con curiosità.
-"sul serio? Noi siamo qui che rischiamo di scoprire una verità sconcertante e tu gli domandi se incontrerà il suo paparino?"- interroga seccato Ivan.
-"aspetta, vuol dire che non solo sei immortale, ma sei anche un'azres! Sei molto forte e... hai un pene?"- domanda Anna, entusiasta e confusa.
-"si, ho anche quello..."- risponde a fatica Maria, sentendo un leggero imbarazzo. Era davvero importante puntualizzare cosa aveva dentro i pantaloni?
-"quindi sei un maschio?"- chiede passivamente Ivan.
-"tecnicamente sì, insomma, per gli azaltas gli azres sono i maschi mentre le omecal sono le femmine, giusto? In termini umani, credo che sarebbe definita in un altro modo... forse ermafrodita?"- dice Alessandra con altrettanta passività, intanto che si chiedeva se era simile.
-"Ehi! Dateci un taglio!"- esclama irritata Maria. Non voleva sentire queste discussioni, soprattutto adesso che doveva metabolizzare della sua nuova vita.
-"c-comunque ... almeno adesso hai le risposte a tutte quelle domande che ti facevi, giusto?"- chiede Jenna, cercando di calmare il nervosismo. Maria si siede sul divano –"immagino di si... però adesso devo andare, ah giusto... il Dio bianco, mi ha detto che verrà anche il capitano della squadra grigia, sarà lui a prelevarvi il sangue"- informa. Ivan si illuse che per un attimo stesse scherzando, ma non era così –"e celo dici solo ora?!"- ringhia.
La porta si spalanca e vedono un soldato dai capelli bianchi, lunghi e raccolti in una coda bassa che entrava contento e tranquillo –"ciao a tutti! Sono venuto a prendervi del sangue!"- annuncia mostrando felicità. Maria si avvicina –"ah tu sei il capitano, salve io sono Mari.... Morios Rageshade"- si presenta gentilmente. Miunes le sorrise e si inchinò –"buongiorno Dea blu, io sono Miunes Yukin, un uomo omecal e il capitano della squadra grigia"- spiega contento. Elisa guarda la sua collega scienziata –"anche lui è...?"- chiede a bassa voce. Alessandra annuisce –"a vederlo sembra uno scienziato"- spiega a bassa voce. Howie si intromette –"uhm... quindi tecnicamente Maria adesso è un maschio, sarà divertente"- conclude innocentemente. Alessandra annuisce –"già... anche se credo ce lo spiegheranno meglio alle lezioni di cultura"- afferma.
Miunes guarda gli umani –"adorabili, adesso datemi il vostro sangue"- esclama con un sorriso inquietantemente allegro. Tutti insieme fecero un passo indietro. Rokber guarda la Dea e il capitano –"non mi sembrano molto convinti"- fa notare, tenendo le mani dietro la schiena. Maria sorrise –"già... tranquilli ragazzi, sono sicura che il capitano sa quello che fa, vero?"- chiede voltandosi verso di lui. Miunes annuisce –"ma certo! È solo un prelievo di sangue, non succederà nulla"- rassicura allegramente. Elisa lancia un'occhiata alla detective -"tu che farai adesso?"- interroga freddamente. Maria sospira stancamente, non voleva andarsene, però il Dio bianco la voleva al palazzo per ogni evenienza ed era abbastanza normale –"io devo tornare al palazzo bianco, mi trasferirò là... mi daranno nuovi vestiti e una camera... una volta arrivati i risultati, voi verrete a palazzo... il dio bianco ha detto che deciderà cosa fare"- racconta con un po' di tristezza.
Sperava di non aver fatto la scelta sbagliata a fidarsi di Leonardo. Successivamente, va nella sua camera ed apparecchia le proprie valige, che non erano nemmeno svuotate. Infine, Rokber la riporta indietro.
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Battaglia senza confini - L'apparizione di una dea
Science FictionGli umani non sanno nulla sull'universo, né del virus che ha colpito il loro pianeta. Conoscono solo una piccola percentuale di ciò che li circonda, ecco perché non sapevano che tutto sarebbe cambiato grazie ad una Dea... Una ragazza con...