CAPITOLO 38

2 0 0
                                    

Stesso giorno – giovedì.

Ore 16:00. Angelina aveva raggiunto la casa di Anna. Suona al campanello ma non rispondeva nessuno. Vagava intorno alla casa, finché non si arrese: Anna! Dove sei cazzo?!. Pensa preoccupata. Rimane davanti al cancello automatico, a fissare il giardino frontale.

Sente un tonfo. Paralizzata dalla paura, si volta lentamente e vede la collega di Alessandra con una divisa grigia che aveva in braccio Anna. Era senza parole, con gli occhi spalancati, quel giorno era uno shock dopo l'altro.

Anna scese dalle braccia dell'azaltas e vide la collega spaventata di fronte a lei –"oh Angelina! Che ci fai qui?!"- chiede sorpresa.

-"che ci faccio qui?! Questo dovrei chiederlo io a te! Hai idea che caos c'è in città in questo momento?!"- urla piena di rabbia.

-"caos?!"- domanda sconvolta la sciamana.

-"si! La comandante è scappata! Alessandra e Vanessa sono in ospedale! Elisa è sparita ed è stata rapita! E da quando tu lavori con un azaltas?!"- urla ai quattro vento, era fuori controllo. Anna le tirò uno schiaffone per calmarla, con un sorriso la fissa –"senti, questa è Naqar e io dovevo un favore alla comandante"- spiega con assoluta calma. Angelina la interrompe –"hai liberato la comandante?!"- urla nuovamente disperata. Naqar interviene –"sta tranquilla mortale, non vuole fare del male a nessuno, vuole solo le sue armi e tornare nel nostro mondo"- racconta passivamente. Angelina cominciò ad avere un tic nervoso ad un occhio –"ceerto. Vuole solo sterminarci! Anna! Adara crede che sia la comandante ad aver rapito sua sorella, ha dato l'allarme rosso a tutti! Ora tutti stanno dando la caccia alla comandante!"- esclama mentre perdeva il controllo. Anna le diede un altro ceffone e la fece nuovamente calmare –"ascolta, la comandante non ha rapito Elisa perché era con noi tutto il tempo, deve essere stato qualcun altro"- dichiara seria. Angelina rimase ancora più confusa –"cosa? Ma Maria ha detto che era una persona vestita di bianco... ha avuto una visione"- ragione un attimo e subito le salta alla mente una cosa –"aspetta! Perché c'è un azaltas qui?!"- domanda in ritardo e completamente nel panico. Anna ruota gli occhi, divertita dallo strano comportamento –"è nostra alleata per ora. Sai dov'è la comandante?"- interroga seria. Angelina scuote la testa –"no, non lo so assolutamente, perché?"- chiede confusa. Anna si avvicina contenta al viso della collega per guardarla meglio negli occhi –"perché la comandante è amico di Maria... è Luen!"- esclama con un sorriso.

Angelina spalanca gli occhi –"cosa?! Quella Luen? Quella che è scomparsa? Perfino io non ho trovato nulla a riguardo!"- ribatte sconvolta.

-"provo a chiamare Maria, magari l'ha trovata"- commenta Anna mentre prende il proprio telefono.

-"non vorrete mica andare a mettervi in mezzo, vero?"- chiede esitante Naqar.

-"assolutamente no. Ma sicuramente voglio vederla questa famosa Luen"- risponde Angelina seria, con le mani sui fianchi.

Anna era al telefono con Maria che le chiedeva dove si trovava. Maria era ancora sconvolta, stavano inseguendo la sua amica comunica. Anna ritorna dalle due donne e spiega esattamente quello che le ha comunicato Maria. Angelina annuì –"come faremo a muoverci?"- domanda curiosa. Anna si ricordò che la sua auto era rimasta alla casa isolata e così fissò l'aliena –"Naqar, potresti portarci in centro città?"- domanda supplicante, con un po' di imbarazzo. Naqar sbuffò seccata –"e va bene. Ma solo perché voglio ricongiungermi con la comandante"- ribatte seria. Angelina rimase confusa –"e come hai intenzione di portarci laggiù"- interroga incrociando le braccia.

Naqar le prese come dei sacchi di patate, una sulla spalla destra e l'altra sulla sinistra. Subito si mette a correre verso il centro, ma volando con l'aurora del volo attorno a sé. 

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora