19/05/2020 – Terra – Sabato
Maria guidò fino ad arrivare vicino all'entrata del primo bosco, ovvero quello vicino a casa sua. Così ne approfitta per parcheggiare la sua macchina a casa. Una volta scese dall'auto si guardarono intorno, sorprese. Soprattutto Eleke, non immaginandosi che un umano potesse vivere così distante dalla città e dalle comodità. Luen guardò la casa con le mani appoggiate sui fianchi –"quindi abiti qui?"- chiede, anche se conosceva la risposta. Maria annuì sorridente –"si, se vuoi te la mostro"- propone allegramente. Luen scosse la testa –"no, sono in servizio"- ricorda, per poi allontanarsi e guardare il bosco dietro la casa. Eleke la seguiva come un cagnolino. Maria si rattristì dopo aver sentito quella risposta fredda. Anna le accarezzò la schiena, provando pena per la detective. Eleke fissò il mucchio di alberi –"secondo lei la troveremo?"- chiede perplessa con le mani congiunte dietro la schiena. Luen annuì, anche se dietro quell'affermazione c'erano dei dubbi. Maria le raggiunse insieme ad Anna, tirò fuori il cellulare dalle tasche –"che ne dite se chiamo anche il resto della squadra? Così possiamo trovarla più in fretta"- chiede. Luen gli lancia uno sguardo passivo, nascosto dalla maschera, voltandosi dietro di lei così che potesse guardare in faccia la detective –"ma sei impazzita?"- domanda seccata. Maria si accigliò sentendosi sottovalutata –"perché? Potrebbero aiutarci"- obbietta sbattendo le braccia sui lati del proprio corpo. Luen sbuffò, pensando di avere a che fare con una bambina –"stammi a sentire, se chiami i tuoi amichetti e incontriamo gli illumix, mi puoi garantire che sapranno difendersi?!"- dice con tono schietto. Maria restò in silenzio, era ovvio che non potesse garantire una cosa del genere, ma in fondo voleva proteggere la sua amica anche se non ne aveva bisogno. Anna mise una mano sulla spalla della detective e disse –"comandante, la prego di perdonare la mia collega. Vede ultimamente non usa molto la testa"- si scusa. Maria voleva discutere, ma poi notò lo sguardo della sciamana, erano gli stessi occhi che vedeva ogni volta che la difendeva dagli altri. Luen si calmò, si era dimenticata per un attimo con chi aveva a che fare.
Si sentì uno scatto, un suono veramente leggero, come una freccia scoccata che però colpì il terreno, proprio nel punto in cui si trovavano le quattro donne. Esplose! Mostrando una forte luce bianca. Luen ed Eleke atterrarono indietro e in piedi, piegandosi su un ginocchio per il grande balzo. Maria e Anna, a causa della spinta, finirono completamente stese a terra, non si aspettava certo un attacco del genere. Maria guardò la casa, vedendo che non aveva danni e questo le fece tirare un sospiro di sollievo, poi guardò le due aliene che fortunatamente stavano bene, anche se doveva aspettarselo viste le loro abilità. Poi sentì un urlo, guardò Anna che aveva le mani sugli occhi. Maria gli corse accanto, piegandosi di fronte a lei –"che succede? Stai bene?!"- domandava preoccupata. Anche le altre due donne corsero vicino a loro. Eleke si piegò per controllare e subito dopo da uno sguardo alla comandante –"l'ha accecata temporaneamente, deve aver tenuto gli occhi aperti nel momento dell'esplosione"- spiega nervosa. Luen si volta a guardare il bosco dove vide un illumix maschio, con i soliti abiti bianchi simili a vesti di tipo orientale, impugnava un arco e delle frecce. Puntava a loro, pronto a scoccarne un'altra.
-"la principessa è laggiù..."- dice con voce calma la comandante, intanto che fissava l'arciere.
Maria si alza per mettersi al suo fianco –"hai un piano?"- domanda. Luen si gira a guardarla –"... io no... ma tu sì"- convinta di quel che diceva. La conosceva troppo bene per sbagliarsi. Maria sorrise, contenta che ancora la ricordava –"sono contenta che ti fidi ancora di me"- ammette. Luen non rispose, ignora quel commento sdolcinato –"guidami pazzoide"- risponde con un piccolo sorriso. Maria annuì –"vedi quegli alberi? La cosa migliore sarebbe che tu facessi il giro largo così non ci può puntare, intanto io avanzerò dritta, evitando i colpi. Cerca di non farti vedere altrimenti ti prenderà di mira. Una volta che sarai al suo fianco su quegli alberi, sparerai un colpo. Deve essere preciso, non credo che avremmo un'altra possibilità, visto che qui di fronte a noi c'è un campo aperto"- spiega, per poi dare un'occhiata all'amica. Luen annuì. Maria fece un passo avanti –"pensi di riuscire a non sbagliare?"- chiede con tono provocante. Luen la raggiunse con le mani sui fianchi –"io non sbaglio mai un colpo"- ribatte severa. Eleke le guardò sorpresa e subito si avvicina alla comandante, preoccupata di quello che potrebbe accadere –"comandante! Come potete fidarvi di questa umana? E se volesse imbrogliarvi?"- chiede seria. Maria le lancia un'occhiata seria. Luen scuote la testa e mette una mano sulla spalla della generale –"Eleke... questa donna non è come tutte le altre... porta Anna in macchina e digli che dopo la curerò"- la tranquillizza. Eleke sebbene volesse ribattere, lancia un'occhiataccia alla detective e obbedisce.
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Battaglia senza confini - L'apparizione di una dea
Science FictionGli umani non sanno nulla sull'universo, né del virus che ha colpito il loro pianeta. Conoscono solo una piccola percentuale di ciò che li circonda, ecco perché non sapevano che tutto sarebbe cambiato grazie ad una Dea... Una ragazza con...