CAPITOLO 19

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Stesso giorno.

Ore 12:00. Maria era fuori a pranzo con Vanessa, annoiata guardava fuori dalla finestra del ristorante. Un posto dal soffitto molto alto. L'entrata era molto spaziosa, aveva colori scuri sulle pareti e sul pavimento, davanti all'entrata c'era un bar con il bancone bianco e anche gli scaffali. Al fianco destro c'erano tavoli semplici e in legno. Loro erano sedute vicino alla finestra.

Vanessa guardava il menù nero, indecisa su cosa ordinare. Maria era chiaramente annoiata, guardando fuori vedeva un mucchio di persone passare, alcune con neonati nel passeggino, altri con bambini di 2 o 3 anni.

Maria sorride, con uno dei tovagliolini che aveva preso dai contenitori quadrati neri al centro del tavolo, ci fece una pallina e la lanciò addosso alla fronte della collega. Vanessa la ignora mentre continuava a leggere il menù. Ma la detective continuò per circa 3 minuti, mentre Vanessa si irritava sempre di più, finché alla fine non sbatté il menù sul tavolo –"dacci un taglio, sto cercando di decidere!"- esclama seccata. Attirando così l'attenzione dei baristi e camerieri di turno. Maria ride, mentre la sua amica diventa leggermente rossa per l'imbarazzo, si nasconde il viso dietro il menù finché non arriva il cameriere. Un ragazzo giovane dai capelli bruni con occhiali che gentilmente chiede –"le signorine hanno deciso?"- prendendo il piccolo tablet con cui scriveva le ordinazioni.

Maria annuisce soddisfatta –"aragosta con patatine fritte, grazie!"- risponde allegramente. Il cameriere fu leggermente sorpreso, ma scrisse comunque l'ordine, si rivolse a Vanessa che sospirando rispose –"insalata di riso rosso con pesce spada"- cerca di evitare gli occhi del cameriere. Che gentilmente prende il menù e si dilegua.

Vanessa con irritazione, fissa la detective che non smette di sorriderli. Finché non sospira –"perché ti sei comportata così?"- chiede stancandosi di essere furiosa. Maria alza le spalle –"sinceramente mi annoio, inoltre, ho capito perché ultimamente sei sgarbata con tutti"- confessa altezzosamente. Vanessa si sorprende anche se ormai avrebbe dovuto farci l'abitudine –"il sesto senso non è normale, sembra quasi che leggi l'anima delle persone"- commenta seria. Maria annuisce –"vedila come ti pare, ma so perché sei seccata. Il progetto a cui sta lavorando Alessandra le prende tutto il tempo e non può più passare qualche ora con te, prima stavate sempre insieme, ma adesso sei invidiosa dell'aliena che riceve tante attenzioni"- spiega dettagliatamente intanto che lo racconta con il coltello e la forchetta. Vanessa scuote leggermente la testa con un lieve sorriso sulla faccia –"sai non posso darti torto, mi sento molto lontano da lei. Inoltre, ogni volta che ci parlo è sempre più stanca ed entusiasta. Non credo di essermi mai sentita così distante da lei"- ammette alzando le spalle. Maria annuisce –"so come ti senti... quando percepisci che una persona si sta allontanando, magari per un segreto... è piuttosto brutto. Ti senti abbandonata e sola... ma alla fine, è solo una tua sensazione. Vedrai che non appena avrà qualche ora libera uscirà con il suo ragazzo e passerà del tempo con te"- racconta cercando di sollevarle il morale. Anche se in quel momento, le venne di nuovo in mente la sua vecchia amica scomparsa. Vanessa si intenerisce, sa bene che ha passato un momento peggiore rispetto a quello che sta passando lei –"dimmi... ti manca mai la tua amica?"- chiede gentilmente. L'espressione di Maria diventa subito seria –"a dire il vero, non è passato giorno senza che non ci pensassi. Sono diventata detective per scoprire dove fosse finita, ma non ho mai trovato un indizio. Niente. È come se si fosse volatilizzata. Anche se questo non mi fa perdere la speranza che sia ancora viva"- afferma ritornando a sorridere di poco. Vanessa annuisce, comprensiva per i suoi sentimenti –"se hai bisogno di qualcosa puoi sempre dirmelo, lo sai vero?"- chiarisce, offrendosi volontaria. Maria annuisce insieme alla collega –"certo, grazie. Però adesso non voglio pensarci, lei è da qualche parte mentre io sono qui con i miei amici e colleghi. Se mai la ritroverò, farò in modo di non perderla mai più"- spiega allegramente, poi si guarda intorno come se fosse la prima volta che lo faceva in quel ristorante –"comunque, come si chiama questo ristorante?"- domanda felice. Vanessa ridacchia –"si chiama Buttati, è stato aperto di recente"- spiega contenta.

Dopo circa 30 minuti sono arrivati i loro piatti caldi. Subito mangiano. Dopo essersi gustate il pranzo, e i loro piatti vuoti e con avanzi portati via. Maria si ordina il dolce, gelato alla nutella, intanto che Vanessa prende un orzo.

Arrivati entrambi. Maria si fionda sul gelato come se fosse una oasi nel deserto, nel frattempo, Vanessa beve tranquillamente il suo orzo, finché non sente il cellulare vibrare. Vedendo che era Alessandra risponde subito credendo che ci fossero problemi.

-"ci sono problemi?"- chiede preoccupata Vanessa.

-"no. Però ho visto che tu e Maria non avete visualizzato i messaggi sul gruppo. Volevo aggiornarvi"- risponde con voce perplessa la scienziata.

-"Maria è qui con me, dimmi pure"- ribatte la motociclista.

-"bene. Ascolta, la comandante ha confessato che c'è un laboratorio segreto in America, in un bosco, dice che da quel luogo è partito il virus che ha distrutto il 95% dell'umanità. Ho contattato la leader che mi ha dato il permesso di formare una squadra per andare a controllare. Ho già assunto Immacolata, però mi servono altri due componenti, ci state?"- chiede seria.

-".... Sarà un'avventura. Ci stiamo"- risponde determinata Vanessa.

-"perfetto, tra 2 ore partirà un aereo privato, sarà all'aeroporto, pensate di farcela?"-domanda seria.

-"si nessun problema"- ribatte e riattacca. Rimettendo il cellulare in borsa mentre guardava Maria che mangiava beata il gelato e che chiedeva –"va tutto bene?"- confusa.

-"si, ma il gelato te lo mangerai mentre andiamo. Pago io e ti spiego tutto mentre andiamo"- risponde alzandosi e trascinandola per un braccio. Maria fu sorpresa dalla velocità in cui l'afferrò.

Corsero al bancone a pagare mentre si dirigevano a tutta velocità verso la macchina di Vanessa. Si mise al volante e premette sull'acceleratore. Mentre Maria sussultava per la troppa fretta e subito Vanessa comincia a raccontarli tutto con un sorriso divertito ed entusiasta. 

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora