Pianeta Desi
Era ancora pomeriggio, e le squadre erano ancora alla clinica abbandonata. Tra la polvere e la tosse, Thomas cercava di scacciare via della polvere ingombrante che gli si parava davanti agli occhi –"accidenti, che botta"- si lamenta, appoggiando una mano sul proprio fianco, notando che la giacca era leggermente strappata. Un leggero bagliore di luce gli illumina un piccolo spazio su cui era caduto, capendo di essere in una specie di cantina.
-"Thomas! Sei ferito?!"- esclama una voce. Thomas la riconobbe subito, era la voce della sua adorata moglie, come sempre si preoccupava per lui –"Anna... sto bene, ho solo preso una botta"- risponde con calma. A prima vista, il posto poteva essere addirittura un magazzino, dato le diverse scatole nere che scorgeva a stento. Un'altra voce gli parla dall'alto –"Thomas... aspetta ti tiriamo fuori"- avverte Morios, girandosi e cercando un tipo di corda. Rico fu il primo a spostarsi, cercando qualcosa per tirare su il ragazzo –"vado a vedere sul retro"- informa correndo.
Girandosi verso il collega poliziotto, Alessandra lo prende per un polso e lo trascina davanti al buco –"Howie... non puoi usare i tuoi poteri delle terra per portalo qui, come un ascensore?"- domanda curiosa. Howie si tese verso il buco, per realizzare quanto fosse profondo –"uhm... potrei provarci, anche se mi sembra un po' stretto"- commenta perplesso.
-"secondo me dovresti provare, in ogni caso puoi fermarti"- ricorda Deepa.
Guardando in alto, Thomas ricerca di sentire cosa stanno dicendo, però tutto quello che riusciva a capire erano solo bisbigli. Perlustrando nuovamente la cantina, nota che ogni cassa aveva una striscia rossa scritta in una lingua strana. L'odore di chiuso era insopportabile e più si avvicinava all'oscurità, più lo odorava. Così decide di rimanere in quel piccolo cerchio di luce lunare nel quale il pavimento cominciò a tremare. Thomas si mise subito a terra dopo aver esclamato qualche "woh" allarmato. Il pavimento a cui si era aggrappato si stava trasformando in una bassa montagna che lo sollevava verso l'uscita, finalmente sarebbe uscito.
Invece no, mentre saliva cadevano grosso pezzi di soffitto tanto che rischiava di prenderseli in testa.
-"fermo! Stanno cadendo troppi pezzi grossi"- esclama Ivan, mostrando a Howie la propria mano in segno di stop. Howie non perde tempo e fa sommergere il terreno facendolo tornare come prima. Morios si sporge a guardare –"forse potrei usare l'acqua o il vento"- ragiona incerta.
-"meglio di no, Dea blu"- risponde la soldata Tiae, attirando l'attenzione di tutti i presenti –"l'acqua rischia di inondare tutto, senza contare che qui da noi è autunno, potrebbe ammalarsi. Il vento rischia di far volare tutti gli oggetti là sotto"- spiega con tono cupo.
-"allora scendo e poi lo tiro su"- afferma velocemente Morios, gettandosi dentro il buco e facendosi risucchiare nelle tenebre. Tiae stava per ribattere, ma non fece in tempo ad aprire bocca che la divinità si era già lanciata, rimanendo senza parole per l'accaduto, dirige uno sguardo sconvolto agli umani. Sebbene si stesse trattenendo dalle risate, Howie conclude che è meglio tranquillizzarli –"non vi preoccupate, lei è fatta così"- afferma gentilmente.
Nel sotterraneo, era presente un urlo famigliare, Thomas ha rialzato gli occhi e adocchia una figura che conosce bene, ma prima che potesse spostarsi viene schiacciato. Con la Dea sopra di lui che gli bloccava il respiro, credeva di essere spacciato –"Morios..."- respira a malapena, cercando disperatamente di respirare. La Dea si mette seduta, rimanendo sulla schiena dell'amico e guardandosi attorno –"è stata una bella caduta"- dichiara felicemente, sorpresa di non essersi fatta male.
-"... per me... no"- si lamenta Thomas –"togliti"- tenta di urlare.
Morios si solleva subito dal suo posto –"oh scusa, stai bene?"- chiede ridacchiando. Thomas riesce e mettersi in ginocchio e a darsi qualche colpo al torace –"Morios, stavo per restarci secco!"- esclama turbato.
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Battaglia senza confini - L'apparizione di una dea
Science FictionGli umani non sanno nulla sull'universo, né del virus che ha colpito il loro pianeta. Conoscono solo una piccola percentuale di ciò che li circonda, ecco perché non sapevano che tutto sarebbe cambiato grazie ad una Dea... Una ragazza con...