CAPITOLO 60

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Morios era ritornata a palazzo, dove arriva alla sua stanza. Quando entra il luogo è molto ampio, le pareti erano azzurre chiaro. Le tende erano grosse e blu scuro. Il pavimento era in piastrelle azzurre. Quel giorno c'era il sole, ma il freddo dell'inverno si sentiva molto, anche rimanendo sul piano esistenziale divino. Appoggia una mano sul vetro di una finestra che mostrava una specie di isola privata in un'altra dimensione, con il freddo pungente sulle dita: questo freddo... sembra quasi che voglia ferire le dita... Pensa.

I suoi pensieri vengono interrotti quando sente bussare alla porta. Morios sospira e va ad aprire, trovandosi di fronte il dio bianco –"Leonardo, che c'è?"- chiede con calma. Leonardo si mise una mano in tasca –"sono arrivati i risultati dei tuoi amici, stanno arrivando... credo che tu voglia essere presente mentre gli parlo"- dichiara severo. Morios annuisce e lo segue.

Arrivano nello studio del dio bianco. Quando Leonardo apre la porta, si poteva vedere Rokber che era nella stanza a tenere compagnia agli umani. Morios li saluta con un sorriso –"ciao ragazzi! Mi siete mancati"- dice allegramente, correndo ad abbracciarli. Jenna, Vanessa, Elisa e Alessandra non riuscivano a respirare a causa della forza esagerata che usava. Infatti, la caposquadra le stava toccando il braccio per farla smettere –"Maria... cioè...Morios... non riesco... a respirare..."- diceva con il fiato mancante. Morios li lascia subito andare –"ah mi dispiace ragazze"- dice agitata. Fearghal incrociò le braccia –"per fortuna abbiamo evitato di essere soffocati"- commenta acidamente. Morios si volta verso i restanti amici –"oh... quindi volete anche voi un abbraccio?!"- esclama con un grosso sorriso, intanto che apre le braccia e va incontro agli altri. Angelina indietreggia d'istinto –"no! Ti prego risparmiaci!"- esclama spaventata.

Le quattro donne erano state talmente stritolate che ebbero tutte uno svenimento. Howie, Thomas, Anna e Deepa le aiutano ad alzarsi.

Morios si ferma, quando Angelina supplicava, voleva dire che stava esagerando –"va bene, va bene! voglio sentire i risultati del vostro DNA"- esclama contenta.

Leonardo era andato a sedersi alla sua scrivania e di fronte a sé ci sono diverse cartelle, con la telecinesi le fa fluttuare ad ogni proprietario e comincia a spiegare –"secondo le analisi, e come avevo predetto, quattro di voi hanno le pietre. Vanessa ha la pietra dell'acqua, Ivan ha la pietra del fuoco, Howie ha la pietra della terra e Anna ha la pietra dell'aria. Voi quattro starete qui a palazzo così potrò insegnarvi come usare i poteri legati alle pietre primordiali, vi sarà dato l'alloggio e il pasto. Mentre agli altri darò dei gadget che ho chiesto fossero recuperati"- informa. Pochi secondi dopo, la porta si apre e la comandante entra con una grossa scatola tra le mani.

-"aspetti! Quindi io avrei una pietra primordiale magica dentro di me?!"- esclama sconvolta Vanessa.

-"ti prego non farmi le stesse domande che mi ha fatto Morios... sono frustranti"- risponde passivamente Leonardo.

-"ma come sono finite dentro di noi?"- domanda preoccupata Anna.

-"difficile a dirsi, si dovrebbe prima contattare i custodi precedenti, solo loro lo possono sapere... ma siccome sono dati per scomparsi, dobbiamo semplicemente accettare le cose e andare avanti"- informa la comandante, intanto che appoggiava la grossa scatola sulla scrivania.

-"una favola bellissima, ma io non resto qui"- dice Ivan irritato.

-"la pietra primordiale del fuoco è molto pericolosa, ti consiglio di rimanere se non vuoi carbonizzare il tuo pianeta"- ribatte Leonardo, non si scomponeva neanche di fronte ad una persona così irritabile. Ivan sbuffa e rivolge il suo sguardo altrove.

-"a chi non ha una pietra, gli consegnerò degli oggetti che sono stati creati proprio per alieni senza poteri ma che devono comunque combattere"- informa nuovamente Leonardo.

Battaglia senza confini - L'apparizione di una deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora