Maria venne scortata con una macchina, in un parcheggio e lì, Rokber estrae una piccola scatolina bianca che ricordava una sigaretta elettronica, preme un bottone e parla –"palazzo divino bianco"- con tono autoritario. Dal piccolo cilindro sulla sommità dell'oggetto, fuoriesce un laser un laser bianco. Appare un cerchio e dall'altra parte si poteva vedere un pezzo di giardino verde-dorato. Senza timore la soldata lo attraversa. Dubbiosa, Maria la segue. E di fronte a sé, trova un grosso castello.
Esso era immenso e guardandosi attorno, aveva dei muri alti, dietro al cancello trasparenti si poteva vedere un limpido pavimento trasparente. Maria si avvicina, sgranando gli occhi alla vista di una gran parte di Azaltieri –"ma dove siamo?"- chiede senza parole. Rokber rimise in tasca la piccola scatola –"questo è il piano dimensionale divino, qui vivono gli Dei. Questo è il palazzo divino bianco, uno dei due castelli delle famiglie divine"- informa passivamente. Dopotutto su Azaltieri tutti sapevano di questo posto, come sapevano che Azaltieri era l'unica luogo dove le divinità potevano scendere tranquillamente. Maria voleva farle altre domande, però vedendo la soldata che proseguiva oltre per andare verso l'entrata, gli e lo impedì.
All'entrata c'erano delle guardie vestite di bianco che fecero passare sia lei che Rokber. Senza mai dire una parola, l'aliena le faceva strada, Maria cercava di restare al passo con la donna, però si distraeva facilmente a causa delle vetrate nelle quali c'erano decorazioni di personaggi di vario genere, simili a divinità. Attraversando quel grande corridoio, arrivarono di nuovo davanti ad una portone altissimo dalle leggere sfumature colorate. Rokber la aprì. Ed entrarono.
Maria insieme alla donna rimane immobile quando vede ben sette troni dai colori diversi. Rokber nota che non veniva più seguita, così torna indietro di qualche passo e vede che la detective era rimasta incantata dai troni –"stai bene?"- domanda severamente. Maria sentiva un piccola ansia salirle –"si..."- risponde per poi tornare a seguire l'azres, non sapeva il motivo, ma per qualche ragione era rimasta a bocca aperta.
Alla fine, arrivarono ad una porta bianca, ma più piccola. Rokber bussò e una voce maschile gli dà il permesso di entrare. Una volta dentro, Maria si ritrova nuovamente di fronte al dio bianco. Era seduto alla scrivania bianca, con dietro una finestra che mostrava una gran quantità di luce. Intorno a loro c'erano scaffali pieni di libri e la sedia del dio era chiaramente comoda, inoltre, sembrava occupato a leggere vari fogli. Leonardo alza gli occhi verso di lei e sospira –"Rokber ... vai pure, adesso ci penso io"- dichiara, intanto che teneva in mano una penna nera ed era circondato da una bassa fila di cartelle. La donna si inchinò e uscì dalla porta.
In quel momento, Maria desiderò molto andare con lei, dopo quello che era successo, non aveva il coraggio di affrontare il dio bianco in persona. Prende un respiro profondo e sorrise –"ho fatto qualcosa di grave?"- chiede nervosa. La divinità scuote la testa e si alza dalla scrivania, prende una cartella giallo limone e la consegna alla detective. La giovane detective, perplessa la prende –"che cos'è?"- domanda sentendo l'agitazione salire. Leonardo non perde tempo, soprattutto perché non voleva –"dentro quella cartella ci sono i risultati del tuo DNA... sei figlia di Chemi Rageshade, una donna azres, e sei anche la dea blu conosciuta anche come guaritrice cosmica, destinata e scelta dagli Dei fin da prima della tua nascita"- spiega senza giri di parole. Maria spalanca gli occhi, diventando seria e sentendo il corpo che cominciava a tremare –"no... deve esserci un errore"- dice sentendo il respiro che abbandonava i polmoni. Apre subito la cartella e legge –"Morios Rageshade... questa non sono io"- ribatte confusa. Leonardo annuisce –"invece sì, quello è il tuo vero nome, c'è anche la data di nascita, i tuoi poteri e il tuo vero sesso..."- precisa incrociando le braccia, intanto che la fissava.
Maria lesse ogni parola che c'era nei fogli –"... manipolazione dell'acqua, dell'aria e della luce?"- chiede con il cuore che batteva forte. Leonardo vedeva il panico, lo sconvolgimento e la confusione nel viso della donna, era normale una reazione simile, chi mai avrebbe potuto immaginare una cosa del genere?
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Battaglia senza confini - L'apparizione di una dea
Fiksi IlmiahGli umani non sanno nulla sull'universo, né del virus che ha colpito il loro pianeta. Conoscono solo una piccola percentuale di ciò che li circonda, ecco perché non sapevano che tutto sarebbe cambiato grazie ad una Dea... Una ragazza con...