[Marco] [Domenica sera 17/03/2019]
Guardo mio fratello, si rizza sul mio letto e fissa intensamente papà, che invece si alza e raddrizza la schiena, ma non dice nulla. Luca insiste: "Allora?"
"Vorrei fosse chiara una cosa. Oggi mi avete deluso. Tanto. Non è tanto per dire. Non volevo tornare a... questi sistemi. A queste sculacciate così lunghe e articolate, prima la mano, poi la paletta, poi qualcos'altro..."
"Taglia corto, basta con la ramanzina, se vuoi sculacciarci smuoviti e falla finita!", replica mio fratello.
"Eh no!", guardo papà camminare minaccioso verso di lui. "Non funziona così, caro il mio monellaccio!" Luca lo fissa con uno sguardo colmo d'odio, lo posso capire. Però... vorrei che questa cosa si possa risolvere in pace, senza rancore. Altrimenti va a finire come ogni volta tra papà e Riccardo, si mettono a urlare sempre di più e peggiorano solo le cose. Per fortuna, papà sembra pensarla come me, vedo che addolcisce lo sguardo e abbassa la voce. "Luca, cerca di capirmi. Oggi doveva essere un giorno di festa. Una festa della ritrovata libertà. E la libertà va sempre di pari passo alla responsabilità". Luca resta imbronciato. Dai, bro, assecondalo. Finiamola con questa storia. "Sarebbe troppo facile picchiarti fino a farti piangere e poi pensare di voltare pagina. Così come sarebbe troppo facile togliervi di nuovo ogni cosa per un altro mese. No, non può andare. Devo farti entrare in quella tua testolina ribelle cosa significa il rispetto delle regole, in modo tale che sarai tu ad autoregolarti, per il puro senso del dovere e il senso del limite, senso di cui, a ben vedere, entrambi difettate completamente!" Luca incrocia le braccia, imbronciato, ma almeno non reagisce insultandolo.
Papà si volta e mi chiama. "Dai, metti le mutande anche tu, come Luca. Vieni qui e mettiti di fianco a tuo fratello". Faccio come dice, metto le mutande e basta, mi siedo accanto a Luca, papà resta in piedi di fronte a noi. Sembra proprio che ora inizi la seconda ramanzina. Speriamo sia una cosa veloce.
"Avete fatto comunella con Giulietto, tenuto nascosto tutto e così via. E per questo siete stati puniti, con le sculacciate. Questa storia è chiusa". Luca accenna una risposta, ma papà lo blocca con la mano. "Fammi finire. Il discorso ora è diverso, perché si tratta di punire questo sciagurato comportamento: vi siete messi d'accordo per usare quello che ha combinato vostro fratello a vostro personale vantaggio. Vi ho restituito la playstation e già da subito avete creato un problema, solo perché non vi è bastato il tempo che vi ho dato".
"Ma papà!", decido di intervenire. "E' stato troppo poco, cerca di comprendere noi! Dopo tre settimane senza, e tante sculacciate, finalmente abbiamo la playstation e ci dobbiamo giocare solo mezzora l'uno!" Vediamo se riesco a farlo ragionare.
"Ma vi ho dato la possibilità di unire le vostre mezzora e giocare insieme per un'ora, mi sembra sufficiente".
"Sì, sufficiente. Ma tu che ne sai, scusa, che non ci giochi mai. Avessi mai giocato una volta con noi!" Sbotta Luca. Pum! Colpito e affondato. Bravo fratellino.
"Io... hai ragione". Incredibile, Luca ha davvero fatto centro! "Avete ragione. Scusatemi, ragazzi. Non mi sono mai interessato di voi, in questo senso, ma capisco che è una parte importante delle vostre vite". Sembra persino imbarazzato! "Vi prometto che cercherò di essere più presente, va bene? Facciamo così: vi aumenterò il tempo a disposizione, anche se dopo la figura di oggi, non ve lo meritereste. Però... badate bene, questo tempo extra che vi aggiungo lo dovrete impiegare giocando con me".
"Dici davvero?" La risposta di papà è più di quanto sperassi! Mi volto verso mio fratello. "Che ne dici bro?" Luca resta imbronciato, e dai bro, gli tiro una gomitata, così almeno si scioglie e infatti allarga le braccia.
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Le nuove regole di papà (vol. 1)
General FictionUna anonima città italiana, all'inizio del 2019. Un padre di quattro figli, tra i dieci e i sedici anni, insoddisfatto di sé e della sua politica eccessivamente permissiva, si ritrova costretto a prendere in mano l'educazione dei figli andando contr...