27. Tu e le tue stupide regole!

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[Riccardo] [Domenica mattina 3/03/2019]

"Hai sforato il tempo concesso". Non posso certo dirmi sorpreso. Vedo un braccio di papà infilarsi nella doccia, porgermi un telo per asciugarmi. Lo afferro con un gesto secco, lo tiro dentro e mi asciugo i capelli, frizionando la testa, poi provvedo ad asciugarmi rapidamente il torace, infine lo stringo alla vita. Anche se papà mi dà le spalle, l'idea di essere nudo e bagnato in sua presenza non mi fa per niente stare tranquillo. Soprattutto sapendo che adesso le prendo.

"Mi spiace, ma devo sculacciarti. Sono le regole", riprende papà. Anche questa non è certo una sorpresa.

"E dai, papà...", gli dico, parlando alla sua schiena.

"Dai, Ricky, non rendere tutto più... imbarazzante".

Sposto completamente la tendina e mi preparo a uscire dalla doccia. Papà sta ancora girato. "Tu e le tue stupide regole", commento, scocciato. Anche se ho deciso di assecondarlo, non ho comunque intenzione di fargliela passare liscia. E' una regola del cazzo, non mi piegherò senza combattere e soprattutto non gli farò credere di avere la ragione dalla propria parte.

"Ti sposti?", dico ancora alla sua schiena. Papà si scuote, si volta, indietreggia. Finalmente mi fa spazio, così passo oltre il bordo della vasca e atterro sul morbido tappetino. "Puoi almeno aspettare che mi asciughi?", chiedo, ma papà mi guarda, senza dire niente. No, non ha capito. "Intendevo, nella mia stanza". Lo vedo scuotere la testa in segno di diniego. "Ma che significa?!", esclamo. Questa poi!

"Riccardo, mi pare di essere stato chiaro. Se a tempo scaduto sei ancora sotto la doccia, io entro e ti sculaccio seduta stante. Se vuoi asciugarti, asciugati pure, ma qui davanti".

Quindi è così che avrebbe fatto con Giulietto, se fosse capitato a lui. Mi chiedo come, però: se lo sarebbe caricato sul grembo, mentre sta seduto sul water chiuso? E come gliele avrebbe date? Ma soprattutto, come ha intenzione di darmele? Qui in bagno non c'è spazio e non c'è nulla che può usare. Forse si limiterà a qualche schiaffetto, anche se l'idea di mettermi a culo nudo non mi piace proprio.

"Passami quello spazzolone", riprende a parlare. Sgrano gli occhi. Cosa?! Mi volto, istintivamente, vedo il grande spazzolone, quello per lavarsi la schiena, che sta appeso a un gancio alla parete. Non dirà sul serio?! Mi volto di scatto vero di lui. "Quello!", esclamo, indicandolo col dito. "Mi vuoi sculacciare con quello?!"

"Hai idee migliori?" Non ho parole. "La spazzola", ripete, suona come un ordine. Lo fisso, poi distolgo lo sguardo e faccio quello mi ha ordinato, mi allungo appoggiandomi sul bordo della vasca, afferro con la punta delle dita la spazzola e la tiro verso di me. Senza dire nulla, ma guardandolo con aria di sfida, gliela porgo.

"Molto bene", replica. Mi chiedo se farà male. Non può essere come la cintura...

"Quindi?", lo incalzo. Come vuole procedere? Non c'è spazio!

"Voltati, piegati verso la vasca. Appoggiati al bordo con le mani, in modo da fare sporgere il culetto". Da non crederci! Prima di arrossire violentemente, mi volto, sottraendomi al suo sguardo, faccio come vuole. "Porta le gambe un po' indietro e... allargale un po', sì, così". Ma dico io, se è normale che uno alla mia età si deve sentire dire certe cose! "Ok, come posizione direi che va bene. Lascia pure cadere l'asciugamano, adesso".

"Cosa?!"

"Hai capito bene. Non penserai mica che te le darò sull'asciugamano?"

"No, dai, papà! Per favore!"

"Tagliamo corto, Riccardo. Giù il telo. Le sculacciate sono a culo nudo, lo sai".

E' inutile, sapevo che sarebbe successo. Ci ho riflettuto abbastanza, ho accettato, parlando con me stesso, le possibili conseguenze, l'eventualità di finire a chiappe nude. Certo... non pensavo davvero che me le avrebbe date in bagno! Senza pensarci troppo, tanto son voltato, lascio cadere l'asciugamano a terra. Ed eccomi, completamente nudo davanti a mio padre. Be', almeno mi vede di spalle.

Le nuove regole di papà (vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora