49. Tre guai in uno/4

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[Papà] [Domenica sera 17/03/2019]

A cena mangiamo salsiccia e patate a forno. Un pasto in fin dei conti semplice, ma tipico delle domeniche in cui mia moglie ci benedice con la sua presenza, e che non ha mai fatto lamentare nessuno di noi. Non che qualcuno si sia concentrato particolarmente sulla cena... Gli occhi di tutti sono fissi sui due gemelli mezzi nudi. Ben consapevoli, tutti quanti, delle sculacciate che sono state servite, prima di cena.

Se Riccardo comicamente inarca un sopracciglio, limitandosi in tal modo a esternare il proprio stupore alla vista dei due gemelli in felpa e mutande, Giulietto fa subito notare la cosa, chiedendo ai fratelli dove hanno lasciato i pantaloni. Al che, mia moglie ripete la domanda, chiedendo spiegazioni al sottoscritto. E così, prendendo la parola al posto dei ragazzi, spiego sbrigativamente come stanno le cose.

I gemelli, dal canto loro, non aprono bocca, troppo imbarazzati e anche addolorati. I cuscini che ho fatto trovare ai loro posti, nondimeno, mi sembrano di loro gradimento. Marco mi ha indirizzato un caldo sorriso, a notarlo. Luca ha fatto finta di niente, come al solito. Giulietto, però, se ne è accorto e ha vivacemente protestato contro l'ingiustizia: anche lui è stato sculacciato prima di cena e merita un cuscino. Riccardo si è allora alzato e ha recuperato un cuscino dal divano, chiedendo però di smetterla, di parlare di sculacciate a tavola.

Tra l'imbarazzo, un filo sottile di nervosismo, e qualche grossa risata, la cena va avanti fino a conclusione. Riccardo, che ha finito di mangiare prima di tutti e si è sbrigativamente mangiato un'arancia, facendola a pezzi, rifiutando qualunque aiuto a staccarne gli spicchi come si deve, fa per lasciare la tavola, mentre mia moglie insiste a far mangiare a Giulietto tutta la sua porzione di frutta. Faccio per bloccarlo a tavola, preparandomi a dare disposizioni sullo sparecchiare, ma mia moglie mi precede, dando il permesso al ragazzo di tornare in camera e lanciandomi un'occhiataccia. Come a dire: basta disciplina e sculacciate, per oggi. Peccato che i conti sono ancora in sospeso...

Dopo Riccardo, i gemelli chiedono – a loro madre, mica a me! – il permesso di tornare in camera. Marco mi rivolge un lungo sguardo interrogativo, ma fingo di non coglierlo. Non voglio affrontare la cosa in questo momento. Li raggiungo più tardi.

Una volta sparecchiato con mia moglie, che non ha preteso altri chiarimenti su quanto accaduto – ma, sono sicuro, me li chiederà una volta a letto –, mi dirigo subito alla camera dei gemelli. Li trovo intenti a leggere – Marco – e a giocherellare al telefonino – Luca –, la console rigorosamente spenta, così come qualsiasi altro dispositivo elettronico, cellulari esclusi.

Decido di mettere Marco davanti a un'altra scelta, manifestandogli la mia stanchezza: lo sculaccio prima di andare a letto. Oppure, posticipiamo la faccenda all'indomani, cosa che subito dipinge di sollievo il volto di mio figlio, sollievo rapidamente spazzato via quando aggiungo che per un simile posticipo dovrà pagare un extra. In verità, spero tanto che scelga la seconda opzione. Innanzitutto, sono veramente stanco. Seconda cosa, spero di poter avere un momento da solo con Marco, per scucirgli la verità sull'intera faccenda. Eppure, Marco mi sorprende, chiedendomi di farla finita, anche subito. No, fuori discussione. Troppo stanco per rimettermi a sculacciarlo, appena finito di cenare. Rimaniamo per il momento di andare a letto.

Uscito dalla camera dei gemelli, torno in salone, dove trovo Giulietto, nel mentre cambiatosi, con il pigiamino addosso, ad aspettarmi. Il piccolo sembra di nuovo in vena di coccole e, volendo approfittare del momento, gli chiedo se, nonostante sia passata un'oretta se non di più, vuole messa la Nivea sul culetto dolorante. Non se lo fa chiedere due volte e così, mentre guardiamo senza molta convinzione un film animato, il piccolo si stende su di me, lungo tutto il divano, il pigiamino e le mutandine abbassate, a lasciarsi spalmare la cremina.

Le nuove regole di papà (vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora