Dal Diario delle punizioni
Domenica, 28/04/2019
La giornata di oggi, ultima domenica di aprile, è stata davvero particolare. Ho sorpreso i miei figli con l'ennesima novità, forse l'ennesima stramberia di un papà che non sa più che pesci pigliare. Ho tirato fuori dal cilindro della mia fantasia un nuovo tipo di punizione, che va così a completare la collezione dei tipi di sculacciate che ho messo in pratica nell'ultimo mese. Eppure, al culmine di questa carrellata di punizioni e sculaccioni, ho raccolto solo la somma delle mie incertezze, delle mie contraddizioni. Ho severamente punito i miei figli per delle sciocchezze e li ho trascurati quando essi stessi si aspettavano di prenderle. E mentre un mio caro amico, seguendo il mio esempio, ha rispolverato il caro vecchio sculaccione, mi sono reso conto di quale esempio ho fornito al mio piccolino, quando ha deciso di fare valere le proprie ragioni, in una banale lite a scuola, ricorrendo alla violenza fisica.
Ma non demordo. Ogni volta è sempre più difficile... ma poi mi ricordo perché sto facendo tutto questo. E allora stringo i denti e vado avanti.
Insomma, oggi ho sculacciato...
"Un momento, arrivo!", esclamo. Mia moglie mi chiama dall'altra parte della casa. Poso la penna e faccio sparire il diario, per il momento, non si sa mai. Continuo appena possibile.
* * *
[Riccardo] [Domenica pomeriggio 28/04/2019]
Me ne sto tranquillo in camera, steso sul letto ad ascoltare musica, le cuffie alle orecchie a cazzeggiare col telefono. Guardo un po' le foto dei ragazzi su Instagram. Rivedo le immagini del compleanno di Axel, la sua festa è stata strepitosa, per fortuna ho convinto papà a farmici andare e a stare fino a tardi, così stavolta i ragazzi non hanno cagato il cazzo con le loro battutine e frecciatine. E ieri sera pensavano che li avessi di nuovo traditi, restando a casa a badare ai miei fratelli e invece no! Quando ho mandato loro la foto di Anto mezza nuda addormentata sul mio letto accanto a me sono impazziti! Stavolta li ho proprio stupiti, forse è la volta buona che mi sono guadagnato il loro rispetto. Insomma sono di ottimo umore al punto che nemmeno Giulietto riesce a rompermi le palle, ma per fortuna se ne è andato in camera dai gemelli a giocare alla play. Papà e mamma, anche loro sono di buonumore, si vede che la loro uscita è andata bene ieri.
Me ne sto tranquillo in camera dunque, finché mi arriva un messaggio su Whatsapp da papà. Stamattina ha deciso di creare un altro gruppo con noi, ma senza mamma. Non capisco il senso, ma poi mamma non si offende? Ho pensato che poteva essere per decidere insieme cosa regalare a mamma per il comple, ma mancano ancora due mesi, forse voleva un gruppo per soli maschi, ma a che pro? Alla fine è stato Luca a chiedergli che significa, per fortuna ho sentito che ne parlavano poco fa mentre stavano in corridoio. Papà ha dato la sua solita risposta che non significa niente, ovvero: "Scoprirete prima o poi che ci sono cose che preferite comunicarmi senza che lo sappia la mamma". Ho pensato che doveva essere per forza qualcosa che ha a che fare coi gemelli, non so, sul fatto che stanno crescendo e insomma... non è passato molto tempo da quella volta che sono entrato in bagno, di mattina presto, e ho trovato dimenticate le mutande di Marco... inequivocabilmente sporche di sperma... forse un altro incidente notturno, le avesse messe almeno a lavare! Ho dovuto pensarci io, almeno gli ho tolto l'imbarazzo di farle trovare a papà (o peggio, a mamma).
Comunque, la notifica di papà sta ancora lì. Ha chiamato il gruppo Lupacchiotti... e come immagine profilo un disegno di un papà-lupo circondato di cuccioli. Forse ha voluto scegliere qualcosa di simile all'immagine stampata sulla mia felpa preferita, chissà. Potrebbe anche essere tenero... se non fosse che urla così tanto "alert: quarantenne su Facebook"!
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Le nuove regole di papà (vol. 1)
Ficção GeralUna anonima città italiana, all'inizio del 2019. Un padre di quattro figli, tra i dieci e i sedici anni, insoddisfatto di sé e della sua politica eccessivamente permissiva, si ritrova costretto a prendere in mano l'educazione dei figli andando contr...