[Papà] [Sabato 4/05/2019]
La giornata inizia apparentemente col piede sbagliato. Mi sveglio presto, prima del solito. Colpa della primavera, le giornate sia allungano, il sole sorge prima, e mi sveglio prima ancora che suoni la sveglia, già settata di suo abbastanza presto. Pur di sottrarmi alla tortura dell'insonne, stare a girarsi e rigirarsi sul letto fino all'esaurimento nervoso, ho rispolverato il mio assetto da jogging e me ne sono andato a correre.
Ho corso come un matto, sfiancandomi, ritrovandomi poi a boccheggiare al parco vicino a casa, piegato in due, sotto gli sguardi perplessi dei passanti. Ho corso per lasciare indietro i cattivi pensieri, ma, come la mia ombra, non si sono mai allontanati.
Quando torno trovo mia moglie già in piedi, tutti i ragazzi ancora a letto. Eppure sono le dieci passate. Ho un battibecco veloce con mia moglie: stizzito, ho chiesto perché non li avesse svegliati, e lei mi ha detto di farla finita, di lasciarli respirare, di farli dormire. Si vede che, come ho sempre sospettato, mia moglie non mi ha mai appoggiato in pieno, ma non ha voluto far vedere ai nostri figli che i loro genitori non sono compatti come lasciano credere. Ora, però, sto esagerando, dice lei. Sono passati due mesi e bisogna allentare la presa. E' vero... mi sono lasciato prendere la mano. Ho fatto numerosi sbagli. Ma non sono disposto ad ammetterlo. Insisto per svegliare i ragazzi, pur nella disapprovazione di mia moglie.
Mi chiudo in doccia e cerco di lavar via i cattivi pensieri. Va a finire che resto sotto la doccia ben più di un quarto d'ora e così fornisco a Riccardo l'occasione di criticarmi. Ormai i ragazzi hanno fatto propria la regola di stare sotto la doccia per poco tempo, e io, invece, mi concedo il lusso di fare come mi viene più comodo. Non posso ribattere nulla e, stizzito, mando Riccardo a rifarsi il letto e sistemare la stanza.
L'ho gestita male, lo so.
A pranzo abbiamo mangiato più tranquillamente. Riccardo mi ha chiesto il permesso di uscire – almeno questo, si è ricordato di chiedermelo anziché comunicarmelo e basta – e mia moglie ne ha approfittato per fargli mille domande alle quali non è riuscito a sottrarsi. Così ora sappiamo che: uscirà con i suoi quattro compagni maschi, due dei quali fidanzati, sì, ci sarà anche Antonella, andranno a sentire una cover band al solito locale e a far da capofila sarà, come sempre il fratello universitario di uno dei suoi amici. Gli ricordo il coprifuoco, sua madre unisce raccomandazioni sulla ragazza – cosa che mi sarei guardato bene dal formulare, se l'avessi fatto io non mi avrebbe parlato per il resto della giornata! – e la discussione è chiusa. A quel punto, come per mettersi in mostra, Luca parla a sua madre della festa di stasera. Qualche lieve momento di imbarazzo – tra me e Riccardo, che ci guardiamo stando zitti – mentre mia moglie tenta abilmente di scucire qualche informazione al gemello piantagrane sulle ragazzine invitate alla festa e sulla festeggiata, alla ricerca di segnali su un possibile interesse dei ragazzi, ma Luca sembra non abboccare.
Il pomeriggio scorre più facilmente e velocemente. Eppure, la sensazione è che certe situazioni, certe tensioni, anziché evaporare vengano, semplicemente, congelate. Così come i miei propositi... dovrò impartire due sculacciate, ma dovrò attendere, a questo punto, la giornata di domani. Non c'è nulla di peggiore delle sculacciate domenicali... di nuovo, peraltro. Pazienza... per oggi, che i ragazzi si divertano senza pensieri... tanto, si sa, la domenica fa sempre schifo.
* * *
[Papà] [Domenica mattina 5/05/2019]
Ieri sera, approfittando dell'assenza di tre ragazzi su quattro, sono riuscito ad avere un momento di confronto con mia moglie. Le ho raccontato in modo più approfondito della giornata di venerdì, del pranzo al Mc dei ragazzi, di come poi hanno giocato e del cambiamento di Luca. Venerdì non ne avevo avuto occasione: mia moglie è rincasata tardi, è filata sotto la doccia, ha cenato e poco dopo è crollata sul divano. Luca è riuscito a dirle dell'otto in inglese ma poi non ho avuto modo di raccontarle il resto.
![](https://img.wattpad.com/cover/307452211-288-k103290.jpg)
STAI LEGGENDO
Le nuove regole di papà (vol. 1)
Художественная прозаUna anonima città italiana, all'inizio del 2019. Un padre di quattro figli, tra i dieci e i sedici anni, insoddisfatto di sé e della sua politica eccessivamente permissiva, si ritrova costretto a prendere in mano l'educazione dei figli andando contr...