[Fine Aprile 2019]
Ultimamente le cose si fanno complicate. Non capisco perché, non capisco se davvero è tutta colpa mia. E' vero... mamma e papà si sono lamentati spesso di me, ma credo sia normale. Però, insomma, non so...
Tutto è cominciato con la pagella di primo quadrimestre, credo. Rispetto all'anno scorso ho preso troppe insufficienze. Mamma mi ha sgridato e mi ha tolto la Xbox. Anche papà mi ha sgridato, ma poi mi ha detto che se mi impegnavo ogni cosa si sarebbe sistemata. Per un po' non ci ho pensato, era giusto così insomma. Però a scuola mi scocciavo, trovavo sempre più difficile stare al passo con le lezioni e dopo due mesi la situazione non era cambiata. Papà era sempre più assente, sempre in giro per lavoro, mi ritrovavo sempre di più a casa con mamma o con la nonna e mia sorella, ad annoiarmi. E per di più, a fine febbraio, Marco e Luca sono pure spariti (poi ho scoperto che stavano anche loro in punizione, ma questa è un'altra storia).
Poi c'è stato il ricevimento di aprile e mamma è tornata arrabbiatissima. Quella sera ha litigato con papà su come punirmi, alla fine papà non ha detto nulla, ma mamma mi ha tolto di nuovo la xbox per tutta la durata delle vacanze. Chiamale vacanze... a pasquetta sono stato bene, insieme a Luca e a Marco, ma poi papà mi ha sculacciato, prima lì in pineta, davanti a tutti, e poi di nuovo a casa, una sculacciata coi fiocchi, come quelle che prendono i miei amici...
Quella sera ne ho parlato con Marco, devo dire che è stato bello potermi confidare con lui e credo che anche lui ne sia stato felice, anche se era dispiaciuto per me, perché così anche lui poteva confrontare la sua esperienza con me. Certo, lui ha a Luca, fanno tutto insieme, mentre io no... ma non mi lamento, so che quando ho bisogno Marco per me ci sarà sempre.
Il giorno dopo la sculacciata non sapevo come comportarmi. Mamma non ha detto nulla, come se non fosse successo niente, con papà, quando è tornato la sera, mi sono sentito super a disagio... poi son tornato a scuola e per qualche giorno non ci ho più pensato. Il venticinque aprile dovevamo uscire di nuovo con i gemelli, però papi e mamma ne discutevano e litigavano anche su questo. Secondo mamma dovevo restare in punizione fino alla fine della settimana, papà ha detto che mi aveva sculacciato e per lui era abbastanza e che si sentiva una merda (per fortuna papà non sa che l'ho sentito), insomma, alla fine mamma si è convinta, anche se convinta non sembrava per niente. Poi però ha fatto brutto tempo e forse è stato meglio così, io avevo paura di prenderle di nuovo davanti a tutti e poi temevo anche che si mettessero a litigare davanti ai nostri amici.
Quando è arrivato il finesettimana mamma è venuta da me e mi ha detto che siccome poi mi sono comportato bene ed è saltata l'uscita del venticinque potevo riavere la Xbox. Mi ha fatto mille raccomandazioni e mi sono sentito in colpa così tanto che per tutta la mattina di sabato nemmeno l'ho usata. Il pomeriggio invece papà mi ha voluto parlare, lo ricordo bene.
Io stavo in camera a fare i compiti, subito dopo pranzo, così mamma non rompeva e poi avevo il pomeriggio libero per giocare. Stavo seduto a letto perché mi ero stufato di stare alla scrivania. Papà è entrato e ha chiuso la porta e subito mi sono preoccupato. Deve esserne accorto perché ha subito cercato di tranquillizzarmi e ha detto che voleva solo fare una chiacchierata. Ho messo da parte libro e quaderno e gli ho fatto posto sul letto. La conversazione è andata più o meno così.
* * *
"Sabato pomeriggio e stai studiando, cosa vedono i miei occhi!", ha scherzato papà.
"Già", ho detto io, scocciato.
"Vedi che quando vuoi sai essere un bravo ragazzo?"
"Tu dici?" L'ho guardato, lui sorrideva, ma io non ne ero convinto.
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Le nuove regole di papà (vol. 1)
Ficción GeneralUna anonima città italiana, all'inizio del 2019. Un padre di quattro figli, tra i dieci e i sedici anni, insoddisfatto di sé e della sua politica eccessivamente permissiva, si ritrova costretto a prendere in mano l'educazione dei figli andando contr...