Capitolo 71: nel ventre della nave 🐙🚢

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L'interno della nave era meno freddo, certo, ma Lele percepì subito che in alcuni punti oltre le mura di legno c'era un'aria glaciale molto più glaciale che in altri. Procedendo giù per il corridoio, entrambi i Targaryen si accorsero di non essere soli sulla nave, ma le altre presenze non davano esattamente segni di vita. Giunsero dietro un muro che girava (era il corridoio a girare ma suppongo che anche il muro girasse) e sentirono dei rumori di passi. Deanys mise una mano sulla spada, pronta a sguainarla. I passi si avvicinarono sempre di più finché da dietro il muro (del corridoio che girava) non comparve una figura. Era un morto vivente, un estraneo, un uomo di ghiaccio dagli occhi azzurri. Aveva un'aria dignitosa rispetto a quelli che avevano visto in giro per le rovine di Westeros - infatti indossava un completo nero con un papillon, e in mano teneva un vassoio con un bicchiere vuoto.

Deanys e Lele si guardarono straniti, ma prima che potesse succedere qualunque cosa Deanys estrasse la spada e tagliò di netto il collo del nonmorto di ghiaccio. La sua testa cadde a terra e si frantumò in mille pezzi di ghiaccio, e la stessa cosa fece il bicchiere sul vassoio solo che i pezzi erano di vetro e non di ghiaccio.

"Chi è che fa tutto sto casino? Sto streammando!" disse una voce proveniente da una camera in fondo al corridoio.

Lele e Deanys ripresero in mano le spade, anche se quella di Lele era più un coltello che una spada, trattenendo il fiato dalla suspance.

La porta della camera si aprì, ed un ragazzo dai capelli rossi come il fuoco uscì allo scoperto. Era vestito come un autentico pirata dei ghiacci, con troppe cinture di pelle per essere contate e una bandana nera tra i capelli. La sua camicia bianca con vari fronzoli e pizzi rivelava un tatuaggio intricato sulla sua pelle scura, che a prima vista sembrava essere un disegno di un kraken. Le sue orecchie erano piene di orecchini dorati, ed il suo viso era decorato con un trucco azzurro color ghiaccio.

"Alfreddo?" chiamò il ragazzo, mentre i suoi occhi si abituavano alla luce fioca del corridoio. Non appena il suo sguardo si posò sul non morto ormai morto, un'espressione di sconforto tinse il suo viso quasi perfetto. "Noooo!! Alfreddo!!"

Lele e Deanys si guardarono confusi, più confusi di prima. Il ragazzo li notò solo a quel punto, e rivolse loro uno sguardo di disprezzo.

"Perché mi avete decapitato il maggiordomo?!"

Lele avrebbe voluto ribattere qualcosa di intelligente e sarcastico, ma gli occhi azzurri (vivi) del giovane lo stavano guardando con un'aria di giudizio talmente severo che non gli venne in mente nulla, se non un profondo senso di disagio e nervoso.

"Perché era uno zombie di ghiaccio! Aveva persino le vene rosse negli occhi!!" fu Deanys a parlare, il che infastidì ancora di più Lele che di solito aveva qualcosa di sveglio da dire.

"Sì, ma era il MIO zombie di ghiaccio!" il ragazzo alzò gli occhi al cielo, incrociando le braccia e sporgendo i fianchi verso destra. "Certo che siete dei trogloditi, non avete mai visto un maggiordomo di ghiaccio?"

Deanys alle sue parole provocatorie scattò, balzando verso di lui a spada tesa. Il ragazzo sgranò gli occhi in modo quasi comico, ma molto più in fretta dell'umanamente possibile intrecciò i segni magici delle mani, evocando non una, non due ma ben tre scimitarre dal manico dorato (una la teneva tra i denti dalla lama). Bloccò abilmente l'attacco della giovane Targaryen, respingendola con una forza tale da spedirla a terra. Lele rimase di ghiaccio proprio come il maggiordomo morto, sforzandosi di pensare ad un incantesimo oscuro abbastanza potente, ma per qualche motivo il senso di sconforto e disagio aumentò troppo perché riuscisse a pensare ad una soluzione!

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