CAPITOLO 3

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Oggi

Osservo incredula la mora davanti a me.

"Saray?"

Penso che sia passato un anno dall'ultima volta che l'ho vista.

Gli anni passano ma non ci cambiano, davvero non trovo che sia troppo diversa da come la ricordavo, la sua espressione mi suggeriva già che è portatrice  di brutte notizie ma mai avrei immaginato fossero così terribili.

"Capo Vargas.. cosa la porta qui?"

Mi ero congedata.
Avevo chiuso con quel mondo per poter stare dietro a mia madre e mai avrei pensato che un giorno mi avrebbe ribussato alla porta.

"Mi fai accomodare dentro, Ferreiro, o parliamo di sicurezza nazionale sul tuo zerbino?"

Mi scosto per permetterle di entrare, di certo non aveva perso il suo pungente caratterino.

Il suo sguardo vaga per tutta la stanza, ha preferito incontrarmi fuori dal suo ufficio perciò deduco che sia di rilevanza estrema.

Mi fermo in piedi ad osservarla mentre lei studia l'arredamento vecchio e malandato di casa mia, non vivo di certo nel lusso e ammetto che la copertura sanitaria è talmente scarsa da farci vivere quasi in miseria.

Quando dico di non aver nulla, dico sul serio.

"Ho poco tempo e non ho voglia di girarci troppo intorno perciò andrò dritto al punto saltando i soliti convenevoli del caso.." il suo sguardo scatta nel mio, seria e determinata, lo sguardo che ci si aspetterebbe di vedere da un capo "..Ci conosciamo ormai da anni, ti ho pratica cresciuta io da quando eri una recluta alle prima armi.. si può dire che ti ho letteralmente asciugato il latte dalle labbra e svezzata per renderti l'agente migliore del Paese.."

"Apprezzo la schiettezza e i complimenti" rispondo sapendo che la finta diplomazia non è mai stata di mio gradimento, seppur ne riconosca i benefici.

"Ho bisogno che torni operativa"

Bomba sganciata ed esplosa direttamente nel salotto del mio appartamentino sciatto.

Spalanco lo sguardo e scoppio in jnaa sonora risata "..È uno scherzo!?"

Risata che muore non appena mi accorgo della sua espressione "Non scherzo" ribatte glaciale "Ho bisogno della migliore e sei tu" sappiamo molto bene entrambe che le mie sono doti al di fuori del comune, abilità ricercate e rare che mi permettono di essere praticamente infallibile.
O almeno era così.

Incrocio le braccia al petto "Dopo il tentato attacco del treno sa bene che non voglio tornare operativa, ho una madre molto malata che ha bisogno di totale assistenza.."

"Conosco bene la tua situazione e, a quanto mi risulta, sei in ritardo con l'affitto di tre mesi, i tuoi conti sono in rosso e l'assicurazione sanitaria non copre tutte le spese.. il tuo padrone di casa ti ha già mandato il secondo avviso di sfratto e al momento non c'è luce in fondo al tunnel che possa risollevarti da questa situazione perciò sei sul lastrico, Macarena" la verità è una doccia gelida in questi casi, un pugno nello stomaco tirato con tanta forza da rendere gli organi interni poltiglia, mi toglie il fiato.

Parliamo così chiaramente da passare dalle formalità alle informalità senza nemmeno accorgercene.

"Cosa proponi esattamente?" Chiedo, non perché stia davvero considerando questa opzione ma più per curiosità, sapendo in cuore mio che ho bisogno di soldi "..Quale sarebbe il mio compito?"

"Guardia del corpo"

"Va bene" Questo non mi preoccupa, l'ho già fatto in passato "E di chi?!"

È proprio questo il punto. Lo capisco da come attende una frazione di secondo prima di rispondere.

Rido istericamente "..non sarà mica un politico.."

"Il Segretario di Stato"

La risata mi muore in gola e lo sguardo mi cambia da sorpreso a schifato in mezzo secondo.

"Adesso il Segretario di Stato è.."

"Zulema Zahir" rispondo secca sapendo perfettamente di chi stiamo parlando "Lo so, guardo la TV e leggo i giornali.."

"Allora forse saprai che la situazione terroristica ha attivato gli allarmi di tutta la Nazione, siamo sotto attacco e lei vuole incrementare la sua scorta.. per sentirsi più sicura" spiega semplicemente.

"Se le sue politiche non fossero così agguerrite e sanguinarie forse non temerebbe così tanto per la sua incolumità" rispondo senza troppi giri di parole né peli sulla lingua.

Non so chi sia ma so in cosa crede e questo mi basta per sapere che non andremo mai d'accordo su niente.

Siamo il giorno e la notte.
Il bianco e il nero.
Sole e luna.
Diametralmente opposte.
Due cose ben distinte.

"Non devi amarla, Macarena, ma solo proteggerla.." mi ricorda che non devo per forza essere conforme alle sue idee "..ha chiesto il migliore dei miei uomini e non ho dubbi sul fatto che sia tu. Propone di pagarti il doppio oltre che coprire tutte le spese mediche di cui sicuramente hai bisogno.. sarebbe letteralmente la svolta per te, per voi.."

"No" declino secca e decisa.

La sorprendo tanto da farle spalancare lo sguardo "No?!"

"I soldi non comprano le mie idee" ribadisco secca.

"Stai rifiutando solamente perché è un politico?" Domanda stralunata "Ti credevo più intelligente di così!"

"Saray.. tu non eri su quel treno, perciò risparmiami la tua morale" rispondo altrettanto decisa.

"Il triplo dello stipendio? A settimana" Propone e so che si tratta di una cifra di sei zeri.

Forse non afferra che non è una questione di denaro "Ci sono molti ottimi professionisti che accetterebbero volentieri l'incarico.. ha parlato con Rizos? Fitzgerald? Frank?"

"Vuole la migliore" ribadisce scandendo bene le parole.

"Vorrà dire che per la prima volta nella sua vita, l'Onorevole Zahir non otterrà esattamente quello che vuole.. che gran peccato!" ironizzo mentre mi dirigo in cucina per bere dell'acqua nel tentativo di placare i nervi, lei mi segue senza demordere.

"Ferreiro, si tratta di proteggere una donna che vive con una figlia di otto anni.. credimi che non mi troverei qui se non fossi convinta che si tratta di una cosa seria!" capisco che è sincera dal suo sguardo "Onestamente non credo tu sia nella posizione di fare la schizzinosa.." controbatte altrettanto schietta "Fino ad ora hai sempre protetto esponenti politi esteri, capi dei governi stranieri, ambasciatori.. questo è senza dubbio un salto di carriera e la possibilità di ritornare in pista ha solo dei benefici"

L'idea di rischiare la mia stessa vita per una donna simile mi fa rabbrividire.

"Pagamento anticipato?" Chiedo sapendo che ha ragione, non sono nella posizione di rifiutare, non importa quanto il mio cuore si stia opponendo.

Lei fa parte di una categoria spregevole.
La stessa categoria che ha mandato l'omicidio di Nadia su quel treno e di chissà quante come lei.
Una categoria che appoggia la guerra e non la pace, un pensiero distruttivo e sadico di potere.

"Ci puoi scommettere" risponde Saray sorridendo appena, sa bene che sto valutando l'offerta e la sua strafottenza non tarda a mostrarsi "Inizi lunedì.. hai ancora qualche completo bello da indossare, non è vero?"

Il suo sguardo scende sui miei vestiti. Una tuta vecchia e sciatta in tono con il resto della mia vita "La Signora vuole anche pizzo e tulle?" Domando già scazzata.

Sorride divertita "Il solito completo formale andrà più che bene"

"Non ho ancora accettato, voglio prima vedere di che si tratta.." ringhio infastidita.

"Allora ci vediamo domani a casa sua.. così puoi già farti un'idea"

Così come è arrivata, lascia l'appartamento.
Io mi ritrovo completamente spaesata e schifata alla sola idea di proteggere chi rappresenta tutto ciò che odio e disprezzo a questo mondo.

Di sicuro non è proprio una bella giornata e, da quello che posso immaginare, non lo saranno nemmeno le prossime.

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