CAPITOLO 23

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ZULEMA

Esiste un momento in cui nella vita capisci che quella persona che hai davanti ha qualcosa di diverso da tutte quelle che hai incontrato prima. Un qualcosa che ti attrae, ti seduce e che ti spaventa perché sai che sei vulnerabile. Quando qualcuno ti entra dentro senza sforzo, abbassa le tue difese e ti disarma come ha fatto Lei, fa paura.

Ma cazzo se è bello.

La sua mano resta sul mio viso mentre con la mia le accarezzo il viso "Questo.. non ti sembra vero?" Le sussurro ancora avvicinandomi alle sue labbra. Voglio baciarla. Lo voglio con tutta me stessa.

Appena le nostre labbra si sfiorano, ruota la testa e mi respinge ancora "Questo è sbagliato.."

La sua razionalità è impressionante ma non riesce a mentirmi completamente "Dimmi la verità.. lo stai sentendo davvero così sbagliato o è quello che ti stai continuando a ripetere per convincerti?" Abbassa lo sguardo, non riesce a tenermi testa quando ho ragione "Se è la prima, esci di qui e non parliamone più, ma se è la seconda.." sollevo delicatamente il suo mento "..resta qui stanotte perché è solo paura" conosco bene quella sensazione perché la sto provando anche io.

"Questo non ha importanza adesso.." si allontana da me di qualche passo, è tormentata da morire "Stare insieme raddoppia la probabilità che quello che è successo ricapiti un'altra volta e potresti non essere così fortunata"

"Non sono stata fortunata, c'eri tu che mi hai protetta" le rammento.

Lei invece esce di testa "Non sono infallibile, Zulema!" Sbotta e il suo sguardo è in panico, io credo che oggi non ci ha avvicinate ma l'ha allontanata di più "Non lo capisci? Io sono radioattiva per te.."

Sta per sfuggirmi ancora, è compito mio riprendermela.

La prendo per un polso e la tiro a me "Non ho intenzione di permetterti di scappare da me"

Lei non si allontana ma non si calma "È per la tua sicurezza!"

Prendo il suo viso per costringerla a guardarmi negli occhi "Se non fosse stato per te, ora non sarei qui"

"Se non fosse stato per me, ora Terry sarebbe vivo" confessa.

Sensi di colpa e paura.
Ecco cosa sta provando.

"..Non è colpa tua" le accarezzo il viso e per un istante si accoccola a me ma non riesce a calmarsi.

"Eccome se lo è e lo sai.. se fosse capitato a te io.." i suoi occhi diventano lucidissimi.

"Ho anche io dei nemici o te lo sei dimenticato?" Le domando, devo fare appello alla sua logica per toglierle questi pensieri dalla testa e potrebbe non bastare.

"Hanno sparato ai sedili davanti! Il bersaglio ero io, Zulema!" Esclama, la sua intelligenza non ha limiti ma questo è solamente un motivo in più per ammirarla. Nient'altro.

"Questa volta! E la prossima minaccia?" Domando.

"Farò in modo che tu sia al sicuro, te lo prometto" ed è sincera, ma c'è solo un problema: voglio lei.

Scuoto la testa e me la tengo stretta, ho paura che possa fuggire via da un momento all'altro "..Tu non vai da nessuna parte"

"Zulema io non posso avere questo peso sulla coscienza lo capisci?!" Sbotta fuori di sé.

Onestamente non so se c'è un ragionamento o solo istinto, la mia mano finisce dietro la sua nuca e le mie labbra si appoggiano sulle sue premendo appena, senza essere troppo invadente, e le muovo in un bacio semplice ma che sento fin dentro la pelle.

La sue mani finiscono sul mio viso e risponde al mio bacio, calma, serena e tormentata allo stesso tempo. Oscillo in avanti fino a farle appoggiare la schiena contro il mobile della cucina mentre le nostre labbra non accennano alla volontà di staccarsi.

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