Arriva sempre un momento in cui la vita non ha senso.
Si ricerca sempre un disegno, una motivazione, una logica per la quale accadono certe cose ma non sempre la si trova.
Allora ti ritrovi lì.
A pensare e pensare.
Ad analizzare minuto per minuto, ogni dettaglio, ogni parola, per poter giungere alla semplice conclusione che non ha senso.Non ha senso che io mi ritrovi qui.
Ai piedi di una bara bianca circondata da fiori colorati.
Il cielo terso, senza neanche una bava di vento, il sole tiepido.Non riesco a percepire il mio corpo, come se non mi appartenesse più, vivo in una bolla piena d'acqua e sto annegando.
Ma non reagisco.Che senso ha lottare se si perde sempre?
Ho lottato contro la sofferenza e ho perso.
Ho lottato per questo proteggere chi amo e ho perso.
Mia mamma ha lottato contro il cancro e ha perso.
Mio fratello ha lottato contro la droga e ha perso.Perciò che senso ha?
Quella tranquillità che non mi è mai appartenuta e che probabilmente non mi apparterrà mai.
Mi stringo nei vestiti facendomi piccola piccola mentre la voce del prete arriva ovattata e, per quanto io ki sforzi, non credo di distinguere nemmeno una parola nel lungo discorso sicuramente sentito e commovente a giudicare dalle espressioni dei presenti ma è come se non li riconoscessi.
Sono circondata da movimenti, cose e persone ma la sensazione è quella di essere soli in una stanza buia completamente vuota. Mi cede il pavimento da sotto i piedi perciò cado nel vuoto. Non ho appigli, non ho modo di salvarmi, semplicemente cado.
"E ora diamo la parola a Macarena Ferreiro.." la frase interrompe la sensazione di caduta solo per un frammento di secondo.
Sorrido appena mentre mi avvicino al microfono.
Cosa dovrei dire? Davvero non lo so.
Zulema ha detto di parlare con il cuore ma come si fa quando hai il cuore polverizzato? Quale parte in cui è frantumato dovrei ascoltare per poter dire qualcosa?
Segue un secondo di silenzio e poi semplicemente parlo.
"L'ultima volta che io e mia madre abbiamo avuto un confronto è stato quando si è accorta che io amavo qualcuno.. ma che disperatamente non volevo sentire quel sentimento" mi schiarisco la gola e guardo la bara come se potessi vedere attraverso il legno il suo volto "Mi disse che amare ed essere amata alla stessa intensità era l'unica cosa che contava. Ha sempre voluto che vivessi la vita al massimo, che provassi le mie emozioni con profondità e che fossi travolta dai miei stessi sentimenti.. perché per lei questo era l'unico modo di vivere. Tutto il resto, è soltanto esistere. In quel momento ho pensato che fosse una sciocchezza, non gli diedi importanza e quasi la presi in giro tagliando corto il discorso perché non la volevo ascoltare.." mi vengono gli occhi lucidi e mi pizzica la gola, sensazione che non riesco ad alleviare nonostante cerchi di schiarire la voce "..che cosa darei per sentire ancora un paio di quelle sciocchezze" aggiungo con debole sorriso "..io posso solo sperare che possa perdonarmi per non averle dato la soddisfazione di essere ascoltata nemmeno una di quelle volte. In fondo lei lo sapeva, sono troppo testarda per assecondare il pensiero di qualcun altro, ma è paradossale pensare che nella vita ho sempre saputo come comportarmi ma adesso.. adesso avrei davvero bisogno di un suo consiglio ma lei non c'è e per quanto io possa chiedere.. so che non mi può più rispondere" tutti mi ascoltano, ma non mi importa. So che ho la loro attenzione ma non mi interessa, potrebbero non essere qui e non farebbe la differenza, fatta eccezione di una sola persona "Mamma, spero solo che tu sappia quanto ti voglio bene" chiudo appoggiando la mano sulla bara. Alzo lo sguardo su di loro "Grazie a tutti per essere venuti, questa era la sua canzone preferita.."
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DOOM
Fiksi PenggemarMacarena Ferreiro, ex agente della Metropolitan Police Service di Londra ormai in congedo per motivi familiari, viene contattata dai suoi ex superiori per vigilare sull'incolumità dell'ambiziosa Zulema Zahir, Segretario di Stato Inglese. Trovando...