CAPITOLO 49

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Deluṡióne s. f. [dal lat. tardo delusio -onis]. – Il deludere o l'essere deluso; sentimento di amarezza di chi vede che la realtà non corrisponde alle sue speranze. Il fatto stesso di riuscire contrario alle speranze, diverso dall'attesa.

(La mattina stessa)MACARENA

Il tempo rallenta fino a congelarsi, assumo un atteggiamento molto serio davanti alla sua espressione così combattuta. Il suo disagio e il suo imbarazzo lo sento sulla pelle. Il suo sguardo schivo mi suggerisce che qualsiasi cosa sia è grave "Cosa vuol dire mio fratello?" 

Tiene il fascicolo stretto nelle mani "Non sono io la persona che deve rispondere.."

Il mio tono inevitabilmente si incrina diventando più imperativo "Dammi quel fascicolo"

"Maca.." tenta di dissuadermi, con davvero scarso successo.

"Il fascicolo, Gibbs, subito" ordino.

Il fascicolo mi viene restituito con forte titubanza, glielo strappo via dalle mani e lo apro senza aspettare oltre. 

Resto di ghiaccio davanti alle immagini che trovo mentre lui mi spiega "Tuo fratello è rinchiuso in un centro riabilitativo privato in Scozia.. da più di cinque anni"

Punto gli occhi nei suoi, è sotto inquisizione "E tu questo come lo sai?"

La verità arriva come una doccia fredda "Perché sono stato io a portarcelo" 

Delusione, tradimento, dolore, rabbia, tristezza, rancore, vendetta.. tutte insieme generano uno tsunami dentro di me. 

I miei occhi si posano sui referti, le terapie a cui è sottoposto da anni, i dati medici e tutte le altre prove delle sue bugie, delle sue strategie da donna malata del controllo "Ti sto ascoltando, Gibbs.. ti conviene parlare e in fretta" 

"Nel momento in cui abbiamo scoperto che Fabio sapeva dove vi nascondevate, Zulema ha pensato di arrangiare la faccenda sradicando il problema alla radice.." lo dice tutto d'un fiato senza fare pause, si libera di questa verità nascosta che evidentemente gli pesava sul cuore, scaricando l'enorme macigno proprio sopra la mia testa.

"Mia madre è morta lo stesso" dico serrando la mascella in una morsa.

"Non sappiamo se l'informazione sulla vostra localizzazione fosse partita da Roman" ammette.

Sbuffa una risatina mentre mi passo rapidamente una mano sulla fronte "Mio fratello è rinchiuso in un centro riabilitativo in Scozia da cinque anni e voi non sapete nemmeno se è responsabile di qualcosa" concludo chiudendo il fascicolo. "Zulema ha fatto questo e non me lo ha detto?" domando retorica sentendo il nervoso a fior di pelle, scorrermi direttamente nelle vene. Mi sento tradita e presa in giro dalla donna che amo, l'unica a cui tengo a questo mondo. Questo è un tipo di dolore che a parole non riesco a descrivere.

"Mi dispiace tanto, Maca.. io.." balbetta impacciato.

"Risparmia fiato, hai avuto cinque anni per dirmelo e hai aspettato che li scoprissi da sola" taglio corto, non voglio sentire spiegazioni di alcun tipo, non ci sono giustificazioni per quello che hanno fatto "Tu mi sei debitore  e lo sai. Mi assento.. e tu non dirai a nessuno che ho scoperto questa cosa fino al mio ritorno, se mi tradirai di nuovo, Gibbs.. ti ritroverai a fare la sicurezza di un fast food" lo minaccio fulminandolo con lo sguardo "Hai appena perso la mia amicizia, fai in modo di non perdere anche il tuo lavoro" esco dall'ufficio, sgattaiolo fuori dalla villa. Voglio andare fino in fondo a questa storia.

ZULEMA

Mi tolgo il vestito mentre mi piomba in camera Fatima "L'ho vista uscire troppo presto per aver fatto qualcosa!" esclama strillando.  

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