Continuo a guardarmi allo specchio, aggiustando il vestito che prima mi sembrava potesse andare bene e invece ora mi sembra troppo corto. Il trucco forse è un po' troppo, sarebbe meglio più semplice anche se ho solo dato un po' di mascara. I capelli li ho raccolti solo in parte ma forse era meglio tirarlo su tutti, solo che a lei piacevano i miei boccoli biondi. Vorrei indossare gli occhiali da sole nel caso non riuscissi a trattenere le lacrime ma forse è una mancanza di rispetto e verrei sicuramente criticata pesantemente.
Improvvisamente penso che stia sbagliando tutto, che non vada bene assolutamente niente e che sto per fare una bruttissima figura perché Zulema si è occupata di tutto ed io dovevo pensare solo all'elogio ma non sono riuscita a finirlo.
La sua figura compare nel riflesso dietro di me "Non sarà troppo?"
Mi sorride amorevolmente "Assolutamente no.. sei perfetta" si avvicina, indossa un tailleur nero che ke sta d'incanto. È molto professionale e coperta, qualcosa di semplice che non attirerà l'attenzione. Ma dentro di me so che lei è magnetica di natura, non dipende da quello che indossa, semplicemente è fatta così. Inevitabilmente l'attenzione sarà anche su di lei e mi va bene perché così la gente non dovrà guardare me.
"Agitata?" Chiede aggiustandomi il vestito con cura.
"Un po'.. hai pensato tutto tu" ironizzo ma la verità è che le sono grata.
"..E non sai cosa aspettarti" aggiunge lei.
"Spero solo che non ci sia la stampa" ho sempre voluto qualcosa di intimo, riservato, familiare. Non voglio sbandierare in mio dolore sulle prime pagine di tutti i giornali.
Mi accarezza "Sono convinta di aver fatto le cose per bene"
Sorrido e abbasso lo sguardo sul suo corpo, un corpo che ho avuto più volte negli ultimi due giorni e di cui non sono sazia "Sei molto elegante"
"Ti piaccio?" Domanda maledettamente sensuale sulle mie labbra.
Che domanda stupida.
La tiro verso di me non avendo più timore di nulla "Tanto.." sorride mordendosi le labbra e si fa sempre più vicina, mi rendo conto che è cambiato tutto tra noi "Zulema.." la richiamo conoscendo molto bene questo sguardo famelico da predatrice: tra pochissimi istanti saremo senza vestiti. Non c'è tempo.
Si riprende e mi sorride, oggi non è giornata. Appoggia la fronte contro la mia e mi culla. Il suo profumo mi calma. Il contatto con la sua pelle mi genera brividi e calore, io sento che impazzisco per lei "..Non potrò farlo là fuori" mi ricorda che noi per il resto del Mondo siamo nessuno. Io la sua guardia del corpo. Lei il mio lavoro assegnato. Professionalità e distacco. Fuori da quella porta noi due siamo estranee. Ma qui dentro..
"Questi due giorni.." mi si spezza la voce sentendo che quanto l'orologio scorra all'indietro velocemente.
"..Non sono ancora finiti" mi ricorda sapendo che non è la fine.
"Io non ho finito di scrivere l'elogio" ammetto con le lacrime agli occhi "Non riesco a trovare le parole, non so cosa dire.. tutto mi sembra sciocco e sbagliato, senza senso.."
Mi prende il viso tra le mani e mi prega di calmarmi "Ehi..Voglio che tu stia tranquilla.." mi aggiusta una ciocca dietro l'orecchio "Parla con il cuore, Macarena.. non potrai sbagliare"
"Mi manca così tanto" aggiungo con un filo di voce "Non riesco ancora a credere a quello che sta succedendo.."
"..non potrò starti accanto come voglio, ma non ti perderò di vista" mi promette e so che è la verità.
Ma ci sono troppe ragioni per le quali lei dovrebbe evitarmi "Vorrei che in pubblico stessi molto distante"
"Lo faccio solamente perché non vogliamo che la gente faccia domande, non per la sicurezza" mi risponde sicura.
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DOOM
FanfictionMacarena Ferreiro, ex agente della Metropolitan Police Service di Londra ormai in congedo per motivi familiari, viene contattata dai suoi ex superiori per vigilare sull'incolumità dell'ambiziosa Zulema Zahir, Segretario di Stato Inglese. Trovando...