ZULEMA
Varco l'ingresso del mio edificio con l'aspettativa di ritrovarmi la mia ex bionda ad aspettarmi e invece quello che trovo è solamente il deserto dei tartari.
Mi giro verso Gibbs usando un tono poco cortese, come ogni volta che non succede quello che mi aspetto che dovrebbe succedere "Dov'è Ferreiro? Doveva essere qui dieci minuti fa!" Strillo arrogante "Possibile che non sia più in grado di fare il suo lavoro?!"
Tempo di dire ciò, la porta dello stanzino della sala ristoro a piano terra si apre e sento la sua risata risuonare per tutta la hall.
Se da una parte mi viene da sorridere perché Dio solo sa quanto mi è mancato sentirla ridere.
Dall'altra il nervoso aumenta perché lei non sta ridendo con me.Infatti si palesa accanto a quel Bob che lavora qui, avrei dovuto licenziarlo anni fa, il tono divertito di Tony non mi passa certo inosservato "Abbiamo la risposta.."
Il quadretto di loro che ridono complici mi fa esplodere il cervello di cieca pura rabbia condita da una buona dose di gelosia.
"Ti prego, non posso crederci.." risponde lei a chissà quale argomento così divertente che possa aver trovato un babbeo simile.
"Te lo giuro!" Esclama lui ridendo a sua volta.
Lei osa mettere la mano sul braccio di lui "Sei incredibile!"
Non ci sto più dentro.
Mi schiarisco la gola così forte da farmi sentire in tutta la hall.
Cala il gelo.
Lei mi guarda sorpresa mentre io sibilo con il nervoso a fior di pelle "Il tuo turno è iniziato dieci minuti fa"
"Infatti ero qui ad aspettarla, Onervole, è lei quella in ritardo" mi precisa la bimbetta pignola.
"Ma sono arrivata e tu non eri al tuo posto, Sergente Ferreiro" tuono in un ringhio.
"Non è scoperta, ci sono Gibbs e Tony.. davvero non trova la strada per i suoi uffici senza di me?" Domanda imperitente.
Faccio qualche passo verso di lei con l'istinto di volerla riempire di sberle "Io ti pago, Ferreiro, vorrei il servizio"
Bob il cretino trova il momento per intervenire "Di che genere di servizio parla?" Domanda con quel sorrisetto scemo, avrà circa due neuroni che si sentiranno molto soli in un cranio così vuoto.
Lei, invece di tagliarlo, gli da corda tanto che ridacchia "Sei fin troppo malizioso!"
"L'ha detto lei, non io!" Si difende l'idiota.
Lei cambia sguardo, i suoi occhi diventano intensissimi e ricordo come mi toglieva il fiato dai polmoni quando mi riservava quello sguardo. Uno sguardo che ora sta puntando un'altra persona "Facciamo così.. se domani sera ti comporterai bene, ti darò un assaggio del mio servizio"
"Io non credo proprio" tuono.
Cala di nuovo il gelo.
Macarena si volta e mi trucida con lo sguardo "Scusa?"
Mi rendo conto di trovarmi in una situazione alquanto scomoda "Non te l'ho detto? Domani sera mi devi accompagnare alla raccolta fondi della compagnia"
"Non è in agenda!" Protesta lei aprendo le braccia "Ed io avrei un impegno!"
"Più importante della sicurezza del tuo superiore?" Domando quasi offesa "Doveva accompagnarmi Tony ma si sente poco bene.."
Lei spalanca lo sguardo e si rivolge all'amico "Davvero? Che hai?"
"Non è ver.." sta per dire ma Gibbs gli tira un calcio nella caviglia "..sì!" Finge di tossire "Un forte mal di gola.. scusa Maca!"
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DOOM
FanfictionMacarena Ferreiro, ex agente della Metropolitan Police Service di Londra ormai in congedo per motivi familiari, viene contattata dai suoi ex superiori per vigilare sull'incolumità dell'ambiziosa Zulema Zahir, Segretario di Stato Inglese. Trovando...